EDT: Biblioteca di cultura musicale
Vivaldi
Michael Talbot
Libro: Copertina morbida
editore: EDT
anno edizione: 2013
pagine: 285
Frutto di un approfondito lavoro scrupolosamente condotto sulle fonti biografiche e documentali dirette, lo studio di Michael Talbot tratteggia, nella prima parte, la vita del compositore veneziano, non mancando di dare appropriato e vigoroso rilievo al quadro storico, politico, sociale e culturale entro il quale si iscrive l'affollata e spesso pittoresca biografia vivaldiana. La seconda parte prende in esame le composizioni, e dopo averne evidenziati gli elementi stilistici caratterizzanti l'attenzione si focalizza dapprima sulle opere strumentali e poi su quelle vocali, campo quest'ultimo che presto conoscerà un impetuoso sviluppo, tale da ribaltare l'idea corrente di un musicista principalmente dedito alla ricerca tecnica ed espressiva in campo violinistico. Correda il volume un'ampia appendice che include tra l'altro il catalogo completo delle opere redatto da Peter Ryom e considerato a tutt'oggi pressoché definitivo.
Brahms
Christian M. Schmidt
Libro: Copertina morbida
editore: EDT
anno edizione: 2013
pagine: 195
Nella maggior parte dei libri su Brahms il piatto della bilancia pende decisamente dalla parte della biografia: le composizioni, pur venendovi considerate, sono trattate prevalentemente per il ruolo che hanno assunto nella vicenda umana e biografica del compositore. Questo libro pone invece in primo piano la musica, con i suoi presupposti estetici e i suoi elementi di tecnica compositiva, resi particolarmente significativi dal contesto storico cui appartengono. Oggetto della ricerca è quel rapporto con il passato che fu favorito dalla coscienza storica del compositore: la posizione delle opere nella loro epoca rispetto alle tendenze allora dominanti, il loro influsso sui tempi successivi, sulla recezione e l'evoluzione della tecnica compositiva. Da parte di uno dei più acuti e apprezzati specialisti brahmsiani, uno studio in cui finalmente la vita del compositore, i suoi contemporanei, i celeberrimi amici e il contesto creativo sono posti accanto alla sostanza estetica e musicale delle sue opere, con precisione e senza eccessivi tecnicismi.
Le opere di Verdi. Volume Vol. 1
Julian Budden
Libro: Libro in brossura
editore: EDT
anno edizione: 2013
pagine: XII-600
Articolato in tre volumi e contraddistinto da un eccezionale lavoro di ricerca, documentazione e analisi critica, il monumentale studio di Julian Budden segue lo sviluppo dell'intero percorso creativo verdiano, dalla prima opera, "Oberto", fino al capolavoro finale del "Falstaff". Apparso per la prima volta in lingua inglese tra il 1973 e il 1981, "Le opere di Verdi" fu immediatamente salutato dalla critica internazionale come il testo imprescindibile per qualsiasi esplorazione della vita e delle opere di Giuseppe Verdi, e tuttora spicca su ogni altra monografia per completezza e profondità di visione. Questo primo volume traccia lo sviluppo dell'idea verdiana di melodramma dal 1839 al 1851, fino cioè a "Rigoletto", dedicando a ciascuna opera un capitolo in cui viene offerto un quadro completo delle sue origini drammatiche e storiche, così come una breve il valutazione critica. Più di 350 esempi musicali e indicazioni dettagliate sulla forma e la vocalità contribuiscono a chiarire il significato di queste prime opere nello sviluppo dello stile di Verdi.
Le opere di Verdi. Volume 2
Julian Budden
Libro: Copertina morbida
editore: EDT
anno edizione: 2013
pagine: 601
Questo secondo volume del trittico dedicato da Julian Budden alle opere di Giuseppe Verdi segue l'evoluzione dello stile del compositore a partire dalla crisi del periodo post-rossiniano. È la fase in cui Verdi, avendo sfruttato a fondo le possibilità dell'estetica e della forma che aveva dato origine a capolavori come "Il Trovatore" o "La Traviata", trova nuovo impulso nel confronto con i grandi maestri dell'opera parigina nei "Vêpres Siciliennes". La varietà del pensiero musicale e la novità della scala spettacolare si faranno sentire nelle opere successive, da "Simon Boccanegra" a "Un balla in Maschera", per culminare nella vasta concezione della "Forza del Destino". Di particolare interesse, a fianco delle analisi dettagliate delle singole opere, sono i capitoli dedicati alle difficoltà che la tradizione musicale italiana stava all'epoca attraversando, e alla maturazione del personale stile verdiano.
Le opere di Verdi
Julian Budden
Libro: Copertina morbida
editore: EDT
anno edizione: 2013
pagine: 629
In questo terzo e conclusivo volume del grande affresco dedicato da Julian Budden alle opere di Giuseppe Verdi si prendono in esame gli ultimi venticinque anni del percorso creativo del compositore. È il periodo in cui, sulle scene italiane, l'affermarsi del modello del grand-opéra parigino e le tendenze cosmopolite indurranno molti critici a evidenziare una perdita di identità della musica italiana; ma è anche il periodo in cui Verdi, componendo i suoi ultimi quattro capolavori - "Don Carlos", "Aida", "Otello" e "Falstaff" - riesce ancora una volta a rinnovare la propria concezione drammaturgica, gettando le basi per un nuovo idioma musicale riconoscibilmente italiano.
L'opera italiana in Francia nel Settecento. Il viaggio di un'idea di teatro
Andrea Fabiano, Michel Noiray
Libro: Copertina morbida
editore: EDT
anno edizione: 2013
pagine: 118
"I Francesi non possono sapere cosa può produrre a teatro 'Artaserse' più di quanto gli Italiani siano in grado di sentire l'effetto di 'Armide'": così scrive nel 1740 Charles de Brosses, riassumendo la radicale alterità rappresentata dall'opera italiana rispetto a quella francese, tanto dal punto di vista estetico quanto da quello della produzione e della ricezione. Da una parte, in Francia, un sistema di valori che comprende l'equilibrio tra parola e musica, il rispetto delle regole classiciste e un forte controllo organizzativo; dall'altra, in Italia, il gusto per la melodia e il virtuosismo, la rottura drammatica tra recitativo e aria, la vivacità del sistema impresariale. Per queste ragioni è stato possibile che solo un paio d'intermezzi siano stati rappresentati a Parigi nella loro lingua originale fra l'"Ercole amante" di Cavalli (1662) e "La serva padrona" di Pergolesi (1752), e che nessuna opera seria sia stata cantata addirittura fino al 1804, quando tutto il resto d'Europa aveva ormai consacrato all'opera italiana un ruolo centrale. Un dato così schiacciante non deve tuttavia far velo a una vibrazione sotterranea che agisce proprio nel cuore della creatività musicale francese del Settecento: l'indagine di Noiray e Fabiano ne ritraccia lo sviluppo, dimostrando che oltre le fratture della storia, oltre ogni querelle o pamphlet, esiste una continuità segreta sottesa all'intero secolo.
La danza di ogni giorno
Deborah Bull
Libro: Copertina morbida
editore: EDT
anno edizione: 2012
pagine: 200
Che cosa vuol dire danzare, come si diventa ballerini, come ci si sente quando si danza e che cosa succede quando tutto finisce. In una narrazione strutturata come la giornata tipo di una ballerina (o di un ballerino), questo libro ripercorre non solo la scaletta degli impegni quotidiani di chi ha fatto della danza la propria vita, ma anche lo splendido arco della sua carriera, sin dalla primissima lezione: le scelte iniziali, gli studi, la vita all'interno di una compagnia, la gavetta nel corps de ballet e l'agognato ruolo di prima ballerina, per poi arrivare, neanche trent'anni dopo che tutto è cominciato, all'ultimo sipario, al ritiro dalle scene e al senso di vuoto che deriva dal dire addio a un sogno coltivato fin da bambini. Attingendo al patrimonio di esperienze di una lunga carriera professionale vissuta in uno dei migliori corpi di ballo del mondo, Deborah Bull racconta finalmente tutto quello che c'è da sapere su un mestiere impegnativo ed esclusivo come pochi altri, affrontando i grandi nodi che questa scelta professionale comporta senza dimenticare le cose più semplici e quotidiane, i mille dettagli che ne formano il segreto e il fascino: dalla dieta alla scelta degli indumenti. Niente immagini romantiche o aure di magia, solo la dura realtà quotidiana ma, al tempo stesso, l'esperienza unica e meravigliosa di vivere la danza.
Storia della danza italiana. Dalle origini ai giorni nostri
Libro: Libro in brossura
editore: EDT
anno edizione: 2011
pagine: 304
La storia del balletto in Europa è stata finora scritta tenendo il più delle volte Parigi al centro di ogni trasformazione; l'assenza di una storia complessiva della danza nel nostro Paese ha reso infatti più difficile agli storici e agli appassionati l'osservazione di quanto proprio l'Italia, con i suoi diversi centri di produzione e le sue personalità di spicco, abbia rappresentato una sorta di motore nascosto per questa ricca vicenda artistica e culturale. Lo scopo di questo libro è quello di fornire il tassello mancante alla ricomposizione del mosaico, seguendo il ballo teatrale italiano nella sua evoluzione storica e nei suoi molteplici intrecci con le altre realtà europee: la fioritura dei balli spettacolari nell'Italia delle corti rinascimentali, la nascita del ballo teatrale, la comparsa della figura del maestro di balletto e la pubblicazione dei primi trattati, il coreodramma, le controversie sul ballo degli intellettuali illuministi e l'emancipazione dello status sociale del ballerino fra Sette e Ottocento. Il volume si articola in sei ampi blocchi cronologicamente ordinati, ciascuno affidato a un esperto sotto la supervisione del curatore. L'esposizione è condotta incrociando le questioni storiche e tecniche della danza con quelle delle altre arti, in modo da rendere evidente il ruolo del balletto nella formazione del gusto e persino dei pregiudizi di ciascuna epoca.