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Einaudi: L'Arcipelago Einaudi

Piccolo dizionario delle malattie letterarie

Piccolo dizionario delle malattie letterarie

Marco Rossari

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2025

pagine: 104

I libri sono una febbre bellissima, e tutti noi ne siamo malati. Ma che succede quando vi viene la sindrome di Salinger? E che cos’è l’intellettualite? Avete mai avuto il complesso di Henry Miller o la paranoia di Pessoa? E il flaubertismo, o il singhiozzo di Dickinson? Compilando questo breve, fulminante dizionario, Marco Rossari ci racconta cosa significhi esser contagiati dal virus delle parole. Perché è vero che la letteratura è spesso un portentoso medicinale, ma nessuno ci aveva mai detto che le controindicazioni possono essere pericolose e divertentissime. Con intelligenza e sarcasmo, Marco Rossari stila un elenco curioso ed esilarante di tic, compulsioni, vizi, vezzi e malattie immaginarie contratte da chi, nella vita, ha scelto di dedicarsi anima e corpo ai libri. Troverete l’antidepressivo Sedaris, il morbo di Bernhard, i medicamenti fasulli dell’autopubblicazione, la plaquette come forma di infezione batterica contratta tramite enjambement e la bukowskite, che sappiamo di avere quando ci svegliamo dopo una sbronza e improvvisamente ci sentiamo scrittori. E poi la temutissima sindrome di Franzen e quella adolescenziale di Siddharta, il borgesismo come forma acuta di labirintite. Chi contrae l’intellettualite legge Bachtin mentre tutta l’Italia guarda Sanremo, invece chi romanza troppo la propria vita potrebbe aver preso il morbo di Zeno... Pubblicato per la prima volta da Italo Svevo Edizioni nel 2016, torna in una nuova versione rivista e ampliata questo divertissement acuminato, perfetto per chi è capace di non prendersi troppo sul serio. Da sfogliare e leggere ad alta voce, da conservare come un talismano e consultare come un oracolo – anzi, un bugiardino.
13,50

Scrivere è un tic. I metodi degli scrittori

Scrivere è un tic. I metodi degli scrittori

Francesco Piccolo

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

pagine: 128

Tutti quelli che scrivono hanno dovuto, prima o poi, scendere a patti con il mito romantico dell’ispirazione e trovare un proprio metodo, delle regole, inventarsi una tabella di marcia. Anche davanti alla pagina bianca, ciascun romanziere giura di avere un suo personalissimo rituale. Ma è disposto a svelarlo? Trent’anni dopo la prima edizione, torna in libreria un libro diventato di culto. Posato sulle scrivanie di chi scrive per professione e di chi sogna di poter pubblicare, fotocopiato clandestinamente e circolato sottobanco nelle scuole di scrittura, “Scrivere è un tic” è un prezioso vademecum che ci permette di sedere al fianco dei grandi nomi della letteratura mondiale. E di spiarne gli appunti. Qual è il momento giusto per alzarsi dalla sedia dopo una sessione di scrittura? Hemingway sosteneva che ci si deve interrompere solo quando già si sa come ricominciare il giorno successivo. Ken Follett cominciò a scrivere perché gli si era rotta l’automobile e non aveva i soldi per farla riparare. Oltre a un metodo per scrivere, Isabel Allende ne ha messo a punto anche uno per smettere. E sapevate che Gabriel García Márquez, quand’era alla scrivania, indossava una tuta da meccanico? Una delle ragioni migliori per iniziare a scrivere è credere nell’incredibile. E in queste pagine, in mezzo a trucchi serissimi e rituali comici, tra manie, ossessioni e scaramanzie, di cose altamente incredibili – eppure tutte vere e documentate – ne troverete parecchie. Quando non era ancora uno scrittore Francesco Piccolo ha pazientemente catalogato le ispirazioni, i fallimenti, i luoghi prediletti, le attitudini delle donne e degli uomini che un imprecisato giorno della loro vita si sono resi conto di non poter fare a meno di scrivere. Perché il mestiere dello scrittore esiste e ha le sue strane regole cui tutti, persino i più straordinari autori, si sono attenuti. O meglio: quelle regole se le sono ritagliate addosso. «Disciplina», «Ritualità», «Solitudine»… Sono soltanto alcune delle voci che compongono “Scrivere è un tic”, la guida imprescindibile per conoscere le leggende e sfatare i miti degli scrittori (e magari per rendersi conto di assomigliare in qualche modo a loro). Si può diventare uno scrittore dopo aver letto questo libro? Si può imparare un metodo, una postura. Per scrivere un romanzo, come per lo stare al mondo, non esistono bugiardini o istruzioni per l’uso: bisogna giocare, dare tutto, subito o domani, purché non si tenga da parte nulla. Così che, qualsiasi cosa succederà nella sua vita, lo scrittore quel giorno avrà scritto una pagina nuova.
14,00

Creature in bilico

Creature in bilico

Nadia Fusini

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2023

pagine: 192

«La verità è che lei moriva di spavento, di fronte all’amore». Dove vanno le donne che s’incamminano senza una meta? E quanto coraggio occorre perché andare alla deriva diventi una forma di libertà? Se lo domanda Agata, che commette lo stesso peccato di Era: non può evitare di amare il fratello. Ada, invece, è stata testimone del peggiore dei crimini: ha visto una madre che, proprio come Medea, uccideva suo figlio. E poi c’è Susanna, così ossessionata dal racconto di Sansone e Dalila che decide di riscriverne il finale a modo suo. In questi nuovi miti contemporanei Nadia Fusini compone un affascinante compendio degli amori letterari e degli incontri fortunosi che le hanno educato lo sguardo. Storie femminili di intelligenza e amicizia, di intraprendenza e sventatezza. Una nuova specie di donna si aggira per le strade: il passato di queste creature – così simili a noi – sembra affondare nel mito, nella leggenda, nella fiaba. Sebbene ciascuna di loro possegga corpi, desideri e nomi qualunque. Per esempio Teresa: è una vita che va a caccia, è una vita che vede lontano. La si potrebbe definire la guida di tutte noi, anime perplesse alla ricerca del senso della verità più profonda. Poi c’è Giulietta, che trascorre le giornate in un cartone buttato in un angolo a Campo de’ Fiori e parla solo con se stessa, vagando alla ricerca di qualcosa che soltanto lei conosce. E ci sono Alice e Aracoeli, due sorelle che, ragionando sulle pagine di Karen Blixen e Katherine Mansfield, cercano un modo nuovo di dire le cose. E Ninfa? Cosa le rimarrà ora che ha scoperto che la sua vita non è un quadro di Monet? Con occhi curiosi e incantati Nadia Fusini segue il destino delle sue creature, tutte in bilico tra responsabilità e fatalismo, e ne indaga le motivazioni più intime. La realtà delle donne – che da sempre, affascinata, l’autrice studia, osserva e racconta – sta cambiando. Ed è anche alla letteratura che spetta dare, se non un senso, una rappresentazione del mondo mentre fa la muta. «Quel che qui e ora le donne si dicono ha la funzione che hanno le frasi quando diventano mani, che spingiamo in avanti per toccare chi ancora non conosciamo. Parlano, ora, come i ciechi parlano: per tastare la distanza».
16,00

Voltare pagina. Dieci libri per sopravvivere all’amore

Voltare pagina. Dieci libri per sopravvivere all’amore

Ester Viola

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2023

pagine: 144

Curare le pene d’amore coi libri si può, ma bisogna saper leggere. C’è una storia giusta per ogni struggimento del cuore, il romanzo perfetto per voltare pagina: è cosí che la penna sulfurea di Ester Viola diventa un balsamo per lenire le ferite. Anna Karenina, Nick Hornby, L’amica geniale, Sally Rooney, Domenico Starnone, Frammenti di un discorso amoroso: nelle loro pagine ogni innamorato tradito, geloso o non corrisposto potrà trovare risposte impreviste alle sue domande impossibili. Dieci racconti irresistibili, un manuale di self-help letterario, una microterapia per cuori infranti. «Non esistono libri capaci di salvare la vita ai lettori, ma alcuni ci provano meglio di altri». C'è chi non si è mai ripreso dal primo amore; chi di amori ne ha mille, e nessuno buono; chi è tradito e vede tutti traditori; chi è tradito e fa finta di niente, perché la coppia funziona meglio in tre; chi è alle prese con un narcisista. E poi c'è la ragazza che dalla vita ha avuto tutto e adesso non le piace niente; quella che non ha avuto niente e pensa che niente è quello che si merita... In una Milano scintillante ma severa, soprattutto negli uffici legali frequentati dalla protagonista di questi racconti, proliferano solitudini e matrimoni andati a male, rimpianti per la provincia e dipendenze dai social network. Ma l'amore rimane comunque un affare complicato, basta rileggersi Anna Karenina. Esistono i libri medicinali? Quelli capaci di farci «voltare pagina» nella vita? Ci si rifugia nei libri per distrarsi, per trovare conforto, per capire meglio cosa non ha funzionato e non ripeterlo. Una pagina, un personaggio, perfino una frase: a volte bastano per curare una ferita del cuore, se non per raddrizzare una storia storta. Perché se trovi le parole per raccontarle, «le cose perdono la punta, l'ago e il veleno».
14,00

Le minime di Malinconico

Le minime di Malinconico

Diego De Silva

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2021

pagine: 96

Siediti, apri questo libro, ridi, entra nella testa più eccentrica che ci sia. Diventa Malinconico in 24 ore. «Io rimugino tantissimo. Quando cammino. Quando lavoro. Quando faccio l'amore. Soprattutto quando non lo faccio». «Spesso la gente non ha le emozioni chiare, altro che le idee». «Io faccio eccezione alla teoria del caos. A me, se una farfalla batte le ali a Pechino, non cambia assolutamente nulla». «Dicono che la felicità si trova nelle piccole cose. Sapeste l'infelicità». «L'amore è uno scambio di colpe». Questo sarebbe un libro di massime, ma visto che a pronunciarle è Vincenzo Malinconico, l'uomo che inciampa da fermo, tutt'al più si può parlare di minime: trecentoquaranta stilettate che compongono un esplosivo prontuario sentimentale. Pur essendo un personaggio a cui capita di dimenticarsi di se stesso, Malinconico ha una voce che non smette di parlarci. La sua saggezza ritorna se siamo a corto di frasi, quando un evento ci mette a sedere, quando la ragione sarebbe dalla nostra parte ma invece di venirci incontro ci ronza intorno. Lungo quattordici anni e cinque romanzi, mentre si complicava la vita, Malinconico non ha mai smesso di darci consigli non richiesti. Quanti di noi se lo sono ritrovati alle spalle, alla fine di un amore o quando ne cominciava un altro, mentre ci guardavamo allo specchio con i nostri sette chili in più, l'asciugamano avvolto intorno alla vita? E quanti di noi, cresciuti a rock e cantautori, hanno sentito tutt'a un tratto l'incontenibile desiderio di ascoltare Raffaella Carrà? Se leggendo i romanzi di Malinconico ci era sembrato che alcune frasi, come i completi quattro stagioni, potessero adattarsi perfettamente alla nostra vita, avevamo ragione. Per questo le abbiamo sottolineate facendo le orecchie alla pagina. E ora potremo portarcele tutte in tasca in un unico taccuino.
13,00

Momenti trascurabili. Volume 3

Momenti trascurabili. Volume 3

Francesco Piccolo

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2020

pagine: 136

E se nella vita non esistessero momenti trascurabili? Dai calzini irrimediabilmente spaiati alla cartomante che predice un nuovo amore a tua moglie, il divertimento di vivere ogni istante (anche quelli che dimenticheremmo volentieri) ormai lo conosciamo bene. E non ci stancheremo mai di ritrovarlo. «Ogni singolo gesto, i sapori, l'aria, il tempo, la stoffa, la strada, la persona accanto, il profumo, il panorama, il vento, la porta, il sorriso. Tutto, tutto. La vita non finisce più, se si sa comprendere ogni singolo momento di un giorno solo».
13,00

Sopruso: istruzioni per l'uso

Sopruso: istruzioni per l'uso

Valerio Magrelli

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2019

pagine: 130

Un medico in camice insulta un paziente sdraiato e in mutande (La Radiografia), un intero quartiere insorge contro chi spara musica (La Rivolta), un colpo in banca (La Rapina), una fila alle poste (La Raccomandata). Quattro scene madri per un unico scopo: individuare quelle vessazioni invisibili di cui siamo costantemente oggetto nel corso delle nostre giornate. Come le vittime dei «bravi» manzoniani, fin dall'infanzia Magrelli ha imparato a sue spese la grammatica dell'oltraggio, e la ricorda nell'appendice autobiografica sulla sventurata famiglia dei 'rosci'. Da qui la conclusione: « Tutto conferma che l'Altro rappresenta la fogna dei nostri problemi, la discarica dove sversare ogni difficoltà, il monnezzaro, l'isola ecologica, senza neanche raccolta differenziata». Eppure, dopo la morte di Dio, il suo unico erede è il nostro Prossimo. Ragion per cui, alla fin fine, questo trattatello vuole essere soltanto un grido nel deserto per annunciare la religione del Rispetto.
13,00

Amarcord bianconero

Amarcord bianconero

Ernesto Ferrero

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2018

pagine: 99

Con questo libro di memorie autobiografiche Ernesto Ferrero, qui in veste di giovane tifoso juventino, ci riporta a un momento in cui l'epica di un calcio dal volto umano era ancora parlata e scritta: affidata alle radiocronache di Nicolò Carosio, alle immaginifiche descrizioni dei settimanali sportivi e poi di Gianni Brera, a figurine un po' meste in cui i calciatori non sorridono mai. Ma l'amarcord va oltre le tinte bianconere. Perché il calcio è un linguaggio universale in cui c'è dentro tutto: il singolo e il gruppo, il valore e la fortuna, il metodo e l'estro, la beffa e il riscatto. Siamo nei primi anni del secondo dopoguerra, segnati dalla storica partita Italia-Inghilterra e dalla tragedia del Grande Torino, e poi negli anni Cinquanta e Sessanta, quelli di un trio indimenticabile: l'astuto «cardinal» Boniperti; John Charles, il gigante buono; e Omar Sivori, l'imprendibile, beffardo coboldo italo-argentino. Insieme a loro, altri campioni e gregari, un'intera città in amore, il suo carismatico monarca Gianni Agnelli. Il calcio diventa una lente con cui guardare un tempo incantato che sembra favolosamente remoto. Le storie famigliari (il padre che aveva giocato nelle squadre giovanili, la nonna che confeziona bandiere), gli incontri e i singoli ritratti si sciolgono con naturalezza in quella grande metafora della vita che è il calcio, in cui ritroviamo tutta l'incompiutezza e la fallibilità degli esseri umani, le loro grandezze e miserie e imprevedibilità. Anche per questo il calcio ha coinvolto e appassionato scrittori che, in dialogo con l'autore, vengono colti al volo in queste pagine. Cosí Mario Soldati, Pier Paolo Pasolini, Vittorio Sereni, Giovanni Arpino, Osvaldo Soriano diventano parte integrante di un album di famiglia che non smetteremmo mai di sfogliare.
12,00

Il mio romanzo viola profumato seguito da L'io

Il mio romanzo viola profumato seguito da L'io

Ian McEwan

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2018

pagine: 55

Fin da ragazzi Parker e Jocelyn hanno condiviso tutto: letture, progetti, ambizioni letterarie. Le alterne fortune degli esordi non hanno fatto che temprare un'amicizia apparentemente destinata a durare per sempre. Perfino oltre l'improvviso successo di Jocelyn e l'altrettanto rapido declino di Parker. Perfino nei mondi ormai irrimediabilmente antitetici delle loro mezze età: una famiglia numerosa, un lavoro da insegnante e pochi libri all'attivo, tutti dimenticati, in un caso; un matrimonio fallito, la fama, il bel mondo delle lettere, nell'altro. Perfino allora, drasticamente separati dalla vita, Parker e Jocelyn restano inseparabili, «una famiglia», come amano ripetersi. Fino al giorno in cui, nella splendida casa dell'amico, Parker trova il dattiloscritto del suo ultimo romanzo. Lo legge d'un fiato: è il migliore che Jocelyn abbia mai scritto, la porta di accesso alla posterità. Come resistere alla tentazione di diventare lui? Del resto che cosa significa essere io, essere lui? Secondo una prospettiva particolarmente cara ai romanzieri, ci ricorda McEwan nel saggio che compendia il volume, l'io non è che «un racconto incessantemente riscritto», la «storia che raccontiamo a noi stessi». Se la biografia si sdoppia, dunque - lo scrittore di successo versus l'everyman travolto dal quotidiano - anche il racconto che l'io ne fa si può sdoppiare, ed è cosi che fra le pagine di un unico profumato romanzo viola si può consumare il crimine perfetto.
5,00

Superficie

Superficie

Diego De Silva

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2018

pagine: 105

Prendete un luogo comune, smontatelo, rovesciatelo, trovategli amici e parenti, coniugi e amanti, nemici e complici. Denunciateli. Poi accostatelo a una battuta, a un aforisma, a un nonsense: accendete la miccia e aspettate. Ad esplodere, sarà la vostra risata. E un gioco, si, ma è una sarabanda dell'intelletto. Perché è vero: molti discorsi umani sono irresistibilmente comici, sembrano costruiti solo per iniziare e non andare mai a fondo. Sono grandiosi tentativi di semplificazione impastati in un chiacchiericcio che supera ogni pretesa di profondità per diventare, gioiosamente, superficie. E vanno inchiodati a se stessi, accostati ad altri o ad altro, perché nel flusso torrenziale si producano attriti, urti, ribaltamenti di senso. Proprio come avviene nelle reazioni chimiche, vanno messi accanto a un reagente che, consumandosi, li trasformi.
12,00

Il porcospino

Il porcospino

Julian Barnes

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2017

pagine: 154

Il Procedimento Penale Numero 1 ha inizio il1o gennaio davanti alla Corte suprema. L'ex Presidente di un innominato paese dell'Europa dell'Est arriva sotto scorta militare: una figura bassa, tarchiata, con indosso un impermeabile abbottonato e i suoi soliti occhiali spessi, con le lenti leggermente colorate. Scende dalla Cajka, si leva il cappello e mette in mostra ancora una volta una testa che la nazione non stenta a riconoscere, per via dei numerosi francobolli che l'hanno raffigurato. E Stoyo Petkanov, Presidente destituito e intransigente veterano del partito lealista, finalmente chiamato a rispondere dei propri reati. In aula deve scontrarsi con il Pubblico Ministero Peter Solinsky, figlio di un intellettuale del Partito e vittima del regime. In un paese abituato a nascondere e tacere, la diretta televisiva è una delle tante trovate della pubblica accusa. La popolazione vorrebbe vederlo inchiodato per reati gravissimi - omicidio di massa, tortura, rovina della nazione - ma finirà per essere condannato per reati minori e solo grazie a un sotterfugio. Ispirandosi al modello del romanzo politico, Julian Barnes offre un crudele affresco della transizione che l'Europa dell'Est intraprende con l'emergere di un ordine democratico, ma le differenze tra buona e cattiva ideologia, tra comunismo sovietico e capitalismo occidentale rimangono volutamente sfocate e sul palcoscenico della vicenda si manifesta il rovescio di un presunto mondo nuovo. Solinsky percorre un cammino destinato a condurlo a consapevolezze scomode sul sistema, sulla speranza democratica e, in ultima analisi, su di sé. D'altro canto le parole con le quali il deposto dittatore sfida «il lato banale della virtù» sono acute, taglienti e capaci di rivelare confini fumosi tra il mito stanco del passato e l'illusione fragile del domani, arando solchi di verità moleste anche nei semplici testimoni della Storia.
13,00

Quasi Grazia

Quasi Grazia

Marcello Fois

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2016

pagine: 127

Nuoro, 1900. Grazia non ha neppure trent'anni quando decide di trasferirsi a Roma con il marito. La città eterna sembra chiamarla, o forse sfidarla: contro il parere della famiglia, la giovane Deledda si getta a capofitto nel mondo. Stoccolma, 1926. È il pomeriggio che precede la consegna del Premio Nobel: in una camera del Grand Hotel, marito e moglie si confrontano con tenerezza, entrambi stupefatti, su come sia possibile che la vita li abbia condotti alle soglie di quel giorno glorioso. Roma, 1935. In uno studio radiologico, un medico cerca di trovare le parole esatte per comunicare a una donna (che proprio delle parole ha fatto la sua forza) la ferocia del male che di lì a un anno la porterà via. Marcello Fois illumina tre momenti decisivi della vita dell'autrice di "Canne al vento", consegnandoci una storia di vocazione imbattibile, di tenacia assoluta, di fede cieca nel potere della scrittura. Un omaggio appassionato a un'autrice troppo a lungo sottovalutata, che letta oggi rivela tutta la sua dirompente contemporaneità.
13,00

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