Ephemeria: Arte e architettura
Esposizione alla bellezza
Giorgio Cutini, Gilberto Marconi
Libro: Libro in brossura
editore: Ephemeria
anno edizione: 2024
pagine: 108
Da due prospettive ermeneutiche diverse e complementari, narrativa e fotografica, gli autori tentano di rendere universale una lettura della bellezza che si presenta dietro vicende e incontri personali. Tra le pieghe di questi testi traspare la meraviglia per la fascinazione che il bello sa offrire anche quando indossa una veste non usuale.
Del silenzio per frammenti
Giorgio Cutini
Libro: Libro rilegato
editore: Ephemeria
anno edizione: 2024
pagine: 126
Libro fotografico che propone un'immagine inconsueta dei paesaggi montani appenninici delle Marche, attraverso i bianchi, i grigi e i neri, non si tratta di mera rappresentazione di una realtà visibile e consueta ma diviene poetica del silenzio e dell'invisibile. Inquietudine, solitudine e silenzio sono i temi oggetto di riflessione della recente ricerca di Giorgio Cutini. La semantica si occupa dei processi di significazione come dire la produzione di senso e come percepiamo il mondo attorno a noi, indiscutibile certificato di presenza; Cutini è alla ricerca di una configurazione che possa rispondere alle sue motivazioni interiori e adegua con alcuni artifizi propri delle caratteristiche linguistiche del medium fotografico che ne modificano in parte il linguaggio naturale, il corpus come grado di rivendicazione dell'artista, e, quindi, dal recupero della sua identità critica e propositiva, attraverso una fotografia affrancata dalla sua stessa storia e tradizione. Una fotografia che va intesa come una riduzione di una ideologia romantica a favore di una produzione allineata ai nuovi strumenti della produzione culturale e multimediale. Cutini si concentra su soggetti che di per se evocano la potenza della natura e nel contempo la solitudine dei paesaggi e che accentuano la comunicazione del concetto del silenzio contemplativo. La fotografia di Cutini cattura non solo lo stupefacente aspetto esteriore della scena, soprattutto il significato simbolico ed emotivo. La scelta accurata delle prospettive, degli equilibri compositivi, dei vuoti e dei pieni degli elementi, del tratteggio tonale come parafrasi della profonda libertà creativa di Cutini, unita all'incondizionata interpretazione dell'immagine come capacità di evocare emozioni e riflessioni profonde. Il frammento, la modularità utilizzata i tasselli che collegano luci e ombre esaltano la forza evocativa delle immagini che, senza dimenticare le origini del lavoro, lasciano ampi spazi all'interpretazione personale. Una fotografia che cattura una parte di scena e stimola la mente a riempire i vuoti con le proprie esperienze e sensazioni trasferendo nella sperimentazione il linguaggio fotografico, più intimo e coinvolgente. Il frammento fotografico è parte integrale della narrazione visiva, incastri regolati che portano l'osservatore a condividere suggestioni e richiami. Cutini utilizza il medium fotografico per catturare misteri fugaci, particolari significati per una complessa riflessione sulla propria coscienza critica, un'esperienza esplorativa caratterizzata dal potere comunicativo e dalla nuova versatilità della fotografia come mezzo manifesto.
Oreste Bogliardi e gli amici del Milione. Catalogo della mostra (Monte Vion Corrado, 15 luglio 2023-7 gennaio 2024)
Libro: Libro rilegato
editore: Ephemeria
anno edizione: 2024
pagine: 128
Tra quelli che Licini definisce “amici del Milione” nella Lettera aperta al Milione del 1935, c'è Oreste Bogliardi (Portalbera, Pavia, 1900–Rapallo 1968), artista che ha avuto un ruolo fondamentale negli esordi dell'arte astratta in Italia, a tutt'oggi non abbastanza conosciuto e valorizzato. Aveva firmato nel 1934 con Ghiringhelli e Reggiani, in occasione della prima mostra di arte astratta del Milione, una Dichiarazione degli espositori ritenuta il primo “manifesto” dell'astrattismo italiano. Della collana dei “Quaderni liciniani”, il volume, che documenta la mostra accolta negli spazi del polo museale di Monte Vidon Corrado, presenta la parabola pittorica di Bogliardi dai felici esordi figurativi alla fase astratta degli anni Trenta, alle creazioni del periodo di guerra a Portalbera, alle prove incerte del dopoguerra, quando si trasferisce a Rapallo e per esigenze economiche deve lungamente astenersi dalla pittura, alla produzione più tarda in cui astrazione e figurazione si alternano, fino all'approdo, dopo la partecipazione alla Biennale del 1966, a una rarefatta, limpida astrazione geometrica. Il catalogo contiene anche un focus sulla feconda stagione espositiva del Milione negli anni Trenta, sensibile alle suggestioni europee, ricca di fermenti avanguardisti. In catalogo testi dei curatori Daniela Simoni e Franco Tagliapietra, di Stefano Bracalente, biografia di Arianna Ghilardotti nipote di Bogliardi.
L'architettura della terra
Amos Masè
Libro: Libro rilegato
editore: Ephemeria
anno edizione: 2020
pagine: 752
Un libro sulla storia dell'architettura e dell'urbanistica ricco di tavole, planimetrie e illustrazioni interamente a colori. I capitoli trattati sono: La città antica, L'architettura moderna e il tramonto dell'episteme, Dalla città medievale alla città moderna, Dalla rivoluzione industriale alla nascita dll'urbanistica, Metropoli, Contributi per la città del XX secolo, La città del Secondo Dopoguerra, La città del neoliberismo, L'architettura della terra. Il volume è particolarmente rivolto agli studenti universitari e agli studiosi di architettura e urbanistica.