Espressioni di Marca Aperta: Storie noir

La storia di Carlo prosegue verso l’epilogo finale. Un romanzo che rivive stili e comportamenti forse ormai non più di moda. Le persone che partecipano agli eventi sono continuamente avvolte dal mistero di chi incontrano quotidianamente e il risvolto della trama si annoda su di loro. Dai due gradini scendono ancora tutti, ma adesso qualcuno forse non scenderà più perché sarà la giustizia ad entrare all’Antica Vienna. Non c’è un protagonista che spicca e ognuno potrà scegliersi il personaggio che più lo coinvolge, ricorda e ama. La verità rimane alla base del racconto e la famiglia rimane il centro di tutto.

Non è solo un giallo, ma addirittura una ricerca della verità a dir poco inaspettata. I luoghi sono raccolti nella Marca Trevigiana e in particolar modo sul Montello, uno scenario tanto famoso per diversi eventi storici e tanto macabro per la storia che ne è protagonista. Luci e ombre in un paese, forse tranquillo, dal nome Volpago del Montello, appunto, e un enigma che lo scrittore perfeziona attraverso il suo percorso nel tempo e nello spazio. Disegni che nascono belli, ma che nascondono mistero e tensione.

Una storia veloce e drammatica si svolge tra le mura di una vita incapace di decollare. L'amore è per ogni donna la ragione di vita che diventa una dura prigione quando tutto va male. Selin racconta di sé e del suo perenne senso di colpa nel non riuscire a trovare quella serenità introspettiva per la quale tutte le donne si abbassano alla ricerca. Un uomo, un amico, una sorella, un vero amore, un brutto gesto diventano l'anima interposta.

Chi di voi si aspetterebbe che un imprenditore della ristorazione, dal suo lavoro che ama immensamente, scriva un thriller. Dai due gradini scendono tutti e lui si trova ad indagare per un omicidio che lo coinvolge senza via di scampo. Il protagonista ascolta, impara e lavora per rincorrere la curiosità di conoscere la verità, decidendo pazientemente quello che è bene tralasciando quello che è male. Si accorge che soddisfare i desideri del palato dei clienti non basta. La verità è la sua fonte di vita e va ricercata ad ogni costo. La famiglia lo aiuta e si allea con lui perché il bene è ciò che ci resta.

Giovanni Maria Lupo è un bel trentenne alto e longilineo, di modi raffinati e sempre attento nella scelta dell'abbigliamento, osservato e desiderato dalle donne. Ha misura e armonia in ogni cosa che fa, forse perché è un ballerino classico mancato, e quando ci si forma con l'arte del movimento questa poi emerge anche in molte cose quotidiane. Alcuni eventi, che gli accadono alla fine del lungo percorso coreutico, lo fanno rinunciare a proseguire su questa strada e lo inducono a dare una svolta netta alla sua vita: s'iscrive a legge, si laurea e poi partecipa, e vince, un concorso per commissario della polizia di Stato. Come primo incarico è assegnato al commissariato di Venezia, città teatro delle vicende di questo romanzo. In qualità d'ufficiale di polizia Lupo conosce una Venezia oscura e impensabile, ne scopre l'animo torbido, grottesco, erotico, assassino. Risolve alcuni delitti orrendi ma affronta anche i crimini minori come il violento fenomeno del knockout game, condotto da una banda di teenager su cittadini isolati, al calare delle tenebre.