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Eurilink University Press: Studi e dialoghi giuridici. Ambito privatistico

Diritto, lavoro, nuove tecnologie e blockchain

Diritto, lavoro, nuove tecnologie e blockchain

Libro: Libro in brossura

editore: Eurilink University Press

anno edizione: 2021

pagine: 344

Se fino allo tsunami del COVID-19 vi era chi proponeva di rileggere la Quarta Rivoluzione Industriale come «la fase di golden age della rivoluzione tecnologica», oggi è certamente possibile affermare che a tale fase di maturità si sia forzatamente giunti. La tecnologia ha, definitivamente, radicato il suo impatto pervasivo su tutti gli aspetti della nostra vita e, fra questi, il diritto ed i rapporti, umani, commerciali e sociali che il diritto è chiamato a regolare per non esserne travolto. L'inesorabile direzione tracciata dallo sviluppo tecnologico, infatti, solleva quesiti nuovi cui risulta sempre più difficile offrire risposte soddisfacenti, tanto sotto il profilo della regolamentazione, quanto di interpretazione dell'esistente sulla base dei consolidati canoni ermeneutici. Senza la pretesa della completezza, l'Opera si propone di analizzare i rapporti fra tecnologia e diritto nelle sue principali aree di contatto: dai sistemi di regolazione adottati nella circolazione delle criptovalute, agli smart contract, dal cowdfounding allo smart working, dal dibattito sulle autonomous entities sino ai possibili impatti dell'intelligenza artificiale sul diritto penale, approfondendo i rapporti fra tecnologia e diritto, nelle sue sfaccettature civili, commerciali, laburistiche e penali.
25,00

L'oggetto della confessione

L'oggetto della confessione

Daniela Noviello

Libro: Libro in brossura

editore: Eurilink University Press

anno edizione: 2018

pagine: 232

Il tema dell'oggetto della confessione si pone all'attenzione dell'interprete non privo di rilevanza pratica, in quanto, proprio sulla base dell'oggetto della dichiarazione, risulta definita la distinzione tra la confessione e altre dichiarazioni delle parti processualmente rilevanti, come il riconoscimento e l'ammissione, che si rivela complicata soprattutto per la difficoltà di discriminare, nella prospettiva del processo, il fatto dal diritto. La prima sezione della ricerca è svolta nella prospettiva della evoluzione storica dell'istituto e in considerazione delle trasformazioni processuali incidenti, tanto sulla nozione della confessione e del suo oggetto, quanto sulla nozione di prova. La seconda sezione ripercorre l'evoluzione della nozione di oggetto confessione, in particolare, nel passaggio dalla disciplina del codice del 1865 a quella del codice del 1942, e si conclude con la proposizione di una definizione orientata dalla caratterizzazione dei fatti confessati come sfavorevoli al dichiarante e favorevoli all'altra parte; definizione che consente, altresì, di indicare un puntuale criterio di distinzione tra confessione e ammissione.
20,00

I fiduciary duties nel quadro delle scalate ostili. L’esperienza statunitense tra criticità, prospettive e circolazione del modello

I fiduciary duties nel quadro delle scalate ostili. L’esperienza statunitense tra criticità, prospettive e circolazione del modello

Ferruccio Maria Sbarbaro

Libro: Libro in brossura

editore: Eurilink University Press

anno edizione: 2018

pagine: 189

La posizione degli amministratori di una società quotata in pendenza di OPA ostile - leggasi: a essi sgradita - sfugge in parte alla riconduzione nell'ambito delle categorie tipiche del diritto civile (e, in specie, alla consecutio tra doveri del mandatario, conflitto di interessi, responsabilità), nel senso che una simile lettura, pur consentendo l'applicazione di una serie di normi e principi sostanzialmente uniformi, non ne coglie alcuni profili significativi. Al di fuori dei casi di interesse precipuo rispetto a un determinato esito dell'operazione, i quali possono liquidarsi come eventuali violazioni del dovere di lealtà, emerge infatti in capo al target's board una funzione di intermediazione nella contrattazione tra acquirente e venditore della partecipazione societaria che difficilmente può ricondursi all'interno della delega gestoria sottesa al rapporto fiduciario e che, per certi versi, può risultare riduttivo risolvere semplicemente riparametrando i confini dell'interesse sociale. In questo senso, l'ordinamento statunitense costituisce un essenziale terreno di indagine per almeno due ordini di ragioni: innanzitutto la struttura manageriale della moderna corporation, fondata sulla separazione tra proprietà e controllo, porta al limite le tensioni di corporate govemance e gli agency costs nei rapporti tra soci e amministratori; in secondo luogo, la matrice prettamente giurisprudenziale della disciplina dei fiduciary duties e della takeover defense ha favorito negli U.S.A. la proliferazione di numerose ed eterogenee tattiche difensive. Dopo una necessaria premessa - comparatistica - sul tema generale del conflitto di interessi nei trasferimenti del controllo e un focus sui fiduciary duties, il lavoro si concentra dapprima sulla struttura operativa delle tattiche difensive e poi sulla definizione del relativo perimetro di legittimità, affiancando all'elaborazione giurisprudenziale elementi di diritto positivo e riscontri dottrinali. Alle conclusioni è affidato, poi, il compito di riassumere criticità e prospettive dell'esperienza statunitense nell'ottica della circolazione del modello. Introduzione di Oreste Cagnasso.
20,00

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