Farinaeditore: Fuori dal sacco
L'eterno femminino. Agostino Cantoni studioso di Teilhard de Chardin
Patrizia De Capua
Libro: Libro in brossura
editore: Farinaeditore
anno edizione: 2024
pagine: 84
«Questo scritto, a cent’anni dalla nascita del professor don Agostino Cantoni (1925-2008), intende celebrarne il ricordo senza la pretesa di fornire una visione d’insieme dell’opera e del pensiero di un personaggio tanto ricco di interessi, quanto dedito alla vocazione sacerdotale nel significato più nobile ed elevato. Il testo presente si concentra su un limitato aspetto della ricerca filosofica di don Agostino, profondo conoscitore delle teorie di Teilhard de Chardin. Si tratta della tematica dell’Éternel féminin, che occupa un posto rilevante nella meditazione del gesuita francese.»
Gli animali che ci «servono». Antologia di testi sulla questione animale
Libro: Copertina morbida
editore: Farinaeditore
anno edizione: 2018
pagine: 136
"La presenza di animali nelle nostre vite è pervasiva: non si tratta solo del cibo ma di tutto ciò che indossiamo, degli oggetti di cui ci attorniamo, delle medicine che assumiamo, delle cure psicologiche, persino delle armi che usiamo nelle guerre: dipendiamo dagli animali senza neppure rendercene conto. Come vivono la loro breve vita e sofferta esistenza gli animali che ci sono indispensabili? Non parliamo ovviamente di quelli che ospitiamo nelle nostre case, che amiamo e curiamo con attenzione, ma di tutti gli altri che non vediamo. Essi hanno dei diritti?"
Passo a due con Nureyev. Racconti di filosofia della danza
Isabella D'Isola
Libro: Copertina morbida
editore: Farinaeditore
anno edizione: 2018
pagine: 100
«Roland Petit rivide Rudy in calzamaglia bianca con la lira in mano: statuario e bellissimo. Pensò che nessuno si era mostrato più greco di quel tartaro che, mentre aveva il cuore agitato da mille passioni, trovava dentro di sé la forza e il coraggio di sedarle e di ordinarle nell'armonia perfetta prodotta dalla danza. La danza era stata la sua medicina dell'anima, altrimenti non sarebbe stato in grado di vivere. Ne sentiva la mancanza. Gli si riempirono gli occhi di lacrime e, ripreso l'asciugamano, si deterse il sudore inesistente. Sylvie gli si sedette accanto e gli accarezzò dolcemente una mano. - Riproviamo, maestro, faremo il nostro piccolo Parnaso.»