Fondazione Tito Balestra: Le ali della libellula
«Risultato provvisorio di un processo» e altri progetti (1962-1968)
Mario Nanni
Libro: Libro in brossura
editore: Fondazione Tito Balestra
anno edizione: 2016
pagine: 112
Il libro intende porre uno sguardo sui processi esplorativi e immaginativi di uno degli artisti italiani più inquieti e produttivi degli ultimi decenni, attraverso la scelta di sessantaquattro disegni – in buona parte inediti – di studi per arredi, oggetti, sculture, allestimenti. Mario Nanni, in una recente intervista rilasciata a Marina Coden, afferma: “Erano gli anni più felici per la sperimentazione, eravamo in anticipo rispetto alle innovazioni che sarebbero poi state della Scuola Romana […] quando andai da Plinio (De Martiis, Galleria La Tartaruga, Roma) a portare un quadro informale che avevo realizzato tre anni prima, lui mi disse che la stessa idea l’aveva avuta in quel momento un artista romano, e tradì un lieve imbarazzo. Anche la prospettiva di una inedita unione tra metafisica e futurismo non era ancora venuta a nessuno. Io tentai di unire questi due periodi, metafisica a destra e futurismo a sinistra, tracciando una linea che doveva dividere e insieme unire i due movimenti […], a San Benedetto del Tronto ho sperimentato un lavoro sul vero e sulla natura, io ho realizzato il progetto e il pubblico ha realizzato l’opera: Automisurazione psicologica, i limiti del mare”
Contrappunti. Dipinti e opere su carta 1981-2015
Enzo Tinarelli
Libro: Libro in brossura
editore: Fondazione Tito Balestra
anno edizione: 2015
pagine: 112
Il libro realizzato in occasione della mostra personale di Enzo Tinarelli, "Contrappunti. Dipinti e opere su carta. 1981-2015", propone, attraverso una selezione di dipinti, pastelli, disegni e bozzetti, un percorso articolato fra vari cicli di ricerca pittorica, in oltre trent'anni di attività. Le ottantotto opere, molte delle quali inedite, rivelano una passione incessante dell'autore per lo studio e la sperimentazione di un linguaggio espressivo che, solo in un confronto insistente con la materia e la tecnica, realizza la dimensione di uno svelamento della propria poetica. Tinarelli pur mantenendo un certo apporto concettuale non perde mai di vista, per una sua più intima esigenza e coerenza, una relazione con le risorse fornitegli dalla tradizione. Non a caso è anche un abile mosaicista; anzi è assai più noto per le sue opere musive, a cui si dedica parallelamente alla pittura con la medesima passione e spinta sperimentale, ma, in questa occasione, si è inteso indagare la valenza del "segno", come sorta di scoprimento primario e immediato di una gestualità giocata fra istinto e riflessione. Scritti di Gianfranco Angelucci, Massimo Balestra, Bruno Ceccobelli e Claudio Cerritelli.