GOG: Pamphlet
L'egemonia invisibile. La Cina alla prova del soft power
Barbara Onnis
Libro: Copertina rigida
editore: GOG
anno edizione: 2021
pagine: 120
Barbara Onnis, docente di Relazioni internazionali presso l'università di Cagliari, nel suo pamphlet ci racconta l'arrembante discesa a rete del grande Stato orientale che conta più di un miliardo di cittadini. Impavidi e indifferenti di fronte agli ultimatum della Comunità internazionale che timidamente la minaccia di sanzioni per la questione ambientale, la Cina sembra tirar dritto senza ripensamenti o indugi sulla strada dell'egemonia economica mondiale e l'impressione è che, quando avrà finito con questo mondo, o anche prima, inizi una vera e propria scalata verso lo spazio. Partendo da un'interpretazione originale del concetto di soft power, il volume intende fornire un'analisi della strategia di potere soft messa a punto dalla Repubblica Popolare Cinese a partire dalla seconda metà degli anni Novanta al fine di accrescere la sua influenza e il suo potere globale. Ci si soffermerà in particolare sugli strumenti utilizzati - dalla tradizionale diplomazia culturale alla consolidata diplomazia economica, alla più recente diplomazia cosiddetta delle "first lady" -, sugli esiti, ancorché parziali, finora prodotti, e sulle sfide legate al sistema politico autoritario del governo cinese che ne limitano potenzialmente la definitiva concreta affermazione e che la recente crisi pandemica ha contribuito ulteriormente ad esacerbare.
Stroncature. Il peggio della letteratura italiana (o quasi)
Davide Brullo
Libro: Libro in brossura
editore: GOG
anno edizione: 2020
pagine: 100
Marchette, recensioni pilotate, lisciate di pelo: il giornalismo culturale ha messo al bando uno dei suoi generi più audaci, la stroncatura. Non più duelli, dunque, ma pranzi di gala, passerelle su carta stampata dove persino, anzi soprattutto i più mediocri tra gli scrittori (che della conventicola letteraria fanno parte), ricevono gli omaggi della critica.
Chiudiamo le scuole di scrittura creativa! Perché la letteratura non è una catena di montaggio
Alfio Squillaci
Libro: Libro in brossura
editore: GOG
anno edizione: 2020
pagine: 130
Stendhal, per scrivere La Certosa di Parma, trovò l'ispirazione nella lettura del Codice civile, Gadda prese a modello lo stile di uno spedizioniere marittimo, Franz Kafka scrisse sempre con ferocia, dove gli capitava, come gli capitava, senza il complesso dell'editing. Nessun grande scrittore ha mai frequentato una scuola di creative writing, né ha mai seguito regole precise, forse perché la letteratura non è una catena di montaggio fordista, ma è invece il regno dell'ignoto, di una virgola che manda all'aria un'esistenza. Scrivere, insomma, non è un esercizio pacifico o metodico, ma equivale, come dice Rimbaud, a «rendere l'anima mostruosa», a «crepare nel balzo attraverso le cose inaudite e innominabili». E allora cosa aspettiamo a chiudere queste scuole dove si può imparare tutto, tranne l'originalità, il talento, lo stile? Squillaci, con questo breve e appassionato saggio, esorta l'aspirante scrittore a guardare altrove, anche a rinunciare al suo sogno se necessario, sicuramente ad abbandonare la catena di montaggio della narrativa di consumo.
Alla mia patria ovunque essa sia
Filippo La Porta
Libro: Libro in brossura
editore: GOG
anno edizione: 2020
pagine: 87
La modernità ci vuole tutti sradicati: occorre non avere radici né tradizioni né famiglia per essere i perfetti consumatori compulsivi delle metropoli. La soluzione, però, non è il revival del nazionalismo, argine ingannevole alle derive della globalizzazione. Il radicamento è ancora possibile, ma è necessario, come insegnano Svevo e Pavese, Pasolini e Levi (scrittori italiani universali proprio in quanto “provinciali”) tornare alle piccole patrie interiori, patrie d'elezione individuali e perciò collettive: perché le uniche radici – multiple e celesti – sono quelle che ognuno decide di avere, le patrie vere sono solo quelle immaginarie, e prima di essere difese, vanno conosciute e interiorizzate.
L'Italia profonda. Dialogo dagli Appennini
Franco Arminio, Giovanni Lindo Ferretti
Libro: Copertina morbida
editore: GOG
anno edizione: 2019
pagine: 96
C'è un'Italia assopita che non è quella delle grandi città, né quella dei borghi patinati che vediamo sui dépliant turistici. C'è un'Italia che non è Roma o Milano, né tantomeno Civita di Bagnoregio o la costiera amalfitana. C'è un'Italia che non sta sotto i riflettori ma se ci capita è a causa di qualche catastrofe naturale. C'è un'Italia che rischia l'estinzione, che è silenziosa, disabitata: è l'Italia dell'entroterra appenninico, delle zone collinari e pedemontane, dei piccoli borghi abbandonati, ai margini del commercio, dell'industria, della cultura. Chi può raccontarla meglio del paesologo Franco Arminio, che gira l'Italia interna cantando poesie, e di Giovanni Lindo Ferretti, ex cantante dei CCCP che oggi dimora sulle alture di Cerreto Alpi ricucendo i legami millenari che avvolgono uomini, cavalli e montagne? Due storie appenniniche da due prospettive diverse che però si intersecano in più punti dando vita a un dialogo costruttivo e al tempo stesso malinconico su un mondo dimenticato da Dio che però resta l'unico luogo da dove Dio si può ascoltare.