Ibiskos Editrice Risolo: Creativity

Laura è una donna che, attraverso la riscoperta delle proprie radici e mediante il confronto con altre donne, dall'esistenza difficile, arriva alla comprensione autentica del proprio dolore e alla soluzione dei propri conflitti interiori. Il suo viaggio è permeato all'esistenza e complementarietà di due elementi, il dolore e il successivo riscatto, come premio alle sofferenze e omaggio alla grandezza dell'identità femminile.

Passeggiando tra queste quindici piccole sinfonie ti può capitare d'incontrare l'attrice senza più sorriso; il vecchio che ha vissuto una vita in attesa; l'uomo che ha conosciuto l'amicizia che salva oltre la vita; la donna che racconta solitudine e al ritmo di un fox si abbandona ai suoi ricordi; la bambina di Auschwitz a cui hanno cancellato perfino il nome. La Sicilia costituisce la trama su cui l'autrice tesse l'ordito delle sue storie. È la Sicilia di Sasà, metafora di un popolo che con fierezza ha attraversato tutte le dominazioni, depredata di tutto ma mai del suo orgoglio.

Otokongo è il nome di un ponte alla periferia di Lima, il suono di un abbraccio nelle tenebre del silenzio, di un sorriso nell'azzurro del mattino. Da Lima a Buenos Aires, da Bogotá a Caracas, da Mosca a Santa Cruz, questa è la storia di un viaggio che pretende di non finire mai. Non importa da dove si parta né dove si vuole arrivare, quello che conta è il transito.

Una giovanissima prostituta bionda viene trovata uccisa su un marciapiedi di Roma. Il caso, apparentemente banale, viene affidato al controverso commissario Alessandro Falconetti, che conduce l'indagine con uno stile dinoccolato e distratto, muovendosi con leggerezza in universi paralleli a quelli della cosiddetta buona società.

"Il racconto retrospettivo e popolare di Pasqualina Lombardi ricostruisce principalmente le vicende della sua vita familiare, una vita fatta di duro lavoro in campagna in qualità di mezzadri. [...] Riscoprire oggi quel mondo attraverso una narrazione semplice e diretta permette al lettore di riassaporare semplicità e amarezze di uno stile di vita che non appartiene più al nostro quotidiano."

Attraverso questa bella raccolta Anna Maria Borrelli denuncia difficoltà e drammi dell'essere umano di questo inizio millennio, espressi attraverso il racconto della vita di donne totalmente diverse tra loro per etnia ed estrazione sociale, quali Anìko, Shamira, Safìra, Ajelèn, Fiamma, Bruna.