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Il Poligrafo: Ricerche

Tuo affezionatissimo Amilcare Ponchielli. Lettere 1856-1885

Tuo affezionatissimo Amilcare Ponchielli. Lettere 1856-1885

Libro: Libro in brossura

editore: Il Poligrafo

anno edizione: 2010

pagine: 472

28,00

Per non morire mai. La percezione della morte in guerra e il culto dei caduti nel primo conflitto mondiale
24,00

Due passi in Marx. Per uscirne infine

Due passi in Marx. Per uscirne infine

Gianfranco La Grassa

Libro: Libro in brossura

editore: Il Poligrafo

anno edizione: 2010

pagine: 148

20,00

Gli archivi del Consiglio dei Dieci. Memoria e istanze di riforma nel secondo Settecento veneziano
23,00

Trivia nelle tre corone. I volti di Diana nelle opere di Dante, Petrarca e Boccaccio
23,00

Alimenta. Il racconto delle fonti

Alimenta. Il racconto delle fonti

Irene Cao

Libro: Libro in brossura

editore: Il Poligrafo

anno edizione: 2009

pagine: 364

27,00

I granai del re. L'immagazzinamento centralizzato delle derrate a Creta tra il XV e il XIII secolo a.C.
27,00

Dall'Eufrate allo Scamandro. Contatti e scambi nel terzo millennio a. C.

Dall'Eufrate allo Scamandro. Contatti e scambi nel terzo millennio a. C.

Monica Tonussi

Libro: Libro in brossura

editore: Il Poligrafo

anno edizione: 2008

pagine: 442

Le indagini archeologiche condotte nei territori dell'Alta Mesopotamia, della Siria e dell'Anatolia centro-occidentale, negli ultimi quarant'anni, hanno portato alla luce numerosi interessanti reperti che testimonierebbero l'esistenza di rapporti tra queste regioni già a cominciare dalla seconda metà del III millennio a.C. Attraverso l'analisi di tali oggetti e la loro distribuzione sull'area considerata è stato possibile individuare, tra un'ampia gamma di materiali in ceramica, metallo, pietra e altro, alcuni particolari reperti che risultano essere interpretabili come importazioni. Un ulteriore studio e un'adeguata contestualizzazione di questi manufatti ha permesso di valutare in modo più approfondito il loro ipotetico significato e valore, all'interno di questo complesso circuito di scambi interregionali. Questo saggio si propone di riproporre i meccanismi che possono avere stimolato la nascita di tali relazioni, considerando da più punti di vista il diverso grado di organizzazione sociale, politica ed economica dei vari gruppi coinvolti e offrendo una panoramica dello sviluppo degli insediamenti nei territori.
26,00

Venezia e la vitalità del contemporaneo. Paolo Marinotti a Palazzo Grassi (1959-1967)
23,00

La reinvenzione di Venezia. Tradizioni cittadine negli anni ruggenti

La reinvenzione di Venezia. Tradizioni cittadine negli anni ruggenti

Filippo Mariani, Francesco Stocco, Giorgio Crovato

Libro: Libro in brossura

editore: Il Poligrafo

anno edizione: 2008

pagine: 194

Negli anni Venti e Trenta del Novecento la Grande Venezia già vagheggiata da D'Annunzio a inizio secolo diventa modello di sviluppo per le città storiche italiane, assumendo un ruolo inedito: non più realtà prigioniera della gloria passata e del proprio isolamento, come la decadente Venezia ottocentesca, ma laboratorio ideologico e culturale per un regime fascista in cerca di ampliare il proprio consenso e per la sperimentazione di nuovi canali di massa nazional-popolari e nazional-elitari: sport terrestri e marittimo-lagunari, regate, cinema-teatro nei campi e in piazza, manifestazioni folkloristiche. I contributi qui presentati riguardano i vari settori di intervento di una struttura come l'Opera Nazionale Dopolavoro, impegnata nel mobilitare e coinvolgere Venezia e i suoi visitatori in questa cornice di attività e svaghi, in una continua rappresentazione immaginaria del centro lagunare, della sua storia e delle sue tradizioni rappresentazione che, sotto la regia attenta di esponenti di primo piano del regime come Volpi o Giuriati, è anche l'affermazione di una ritrovata centralità nel contesto italiano e mediterraneo. In questo periodo l'OND lavora sistematicamente per imprimere ai veneziani il senso di essere eredi della tradizione marinara della Serenissima, organizzando il tempo libero di massa secondo nuove abitudini e nuovi codici.
20,00

La marina militare attraverso l'8 settembre 1943. Il senso dell'onore tra dimensione storica e dimensione retorica

La marina militare attraverso l'8 settembre 1943. Il senso dell'onore tra dimensione storica e dimensione retorica

Concetta Ricottilli

Libro: Libro in brossura

editore: Il Poligrafo

anno edizione: 2008

pagine: 157

La vicenda della Marina Militare viene riletta e affrontata attraverso una ricostruzione accurata che, in queste pagine, si sofferma su episodi e valenze particolari di uno dei momenti cruciali della storia dell'Italia contemporanea: l'8 settembre 1943. Una serie di interrogativi fanno da cornice al lavoro di ricerca compiuto dall'autrice intorno alle scelte dolorose e alle lacerazioni che segnarono questa fase tragica e convulsa della storia nazionale, a partire dall'alternativa che si poneva subito dopo l'armistizio seguire la fuga del re a Brindisi e aderire al Regno del Sud o cercare una sorta di "riscatto" nella fatiscente Repubblica Sociale Italiana? E ancora: quali furono le peculiarità della Marina Militare durante il conflitto? È possibile sostenere una sua sostanziale "apoliticità"? In che cosa consistono, oggi, nozioni come "diritto" e "etica" nell'ambito delle istituzioni militari? Il volume sembra voler fornire una chiave di lettura inedita degli eventi, per giungere ad un¹interpretazione del comportamento delle gerarchie militari al momento dell'armistizio segnata da un concetto particolare: il senso dell'onore. Dopo aver decodificato e decontestualizzato un tema complesso e non univoco, sottoponendolo a vaglio critico, diventa possibile ripercorrere l'8 settembre e rispondere ad alcune delle domande poste in partenza.
20,00

Nato con libertà. Le lettere di Alberto Cantoni ad Angiolo e Adolfo Orvieto (1882-1903)

Nato con libertà. Le lettere di Alberto Cantoni ad Angiolo e Adolfo Orvieto (1882-1903)

Libro: Libro in brossura

editore: Il Poligrafo

anno edizione: 2008

pagine: 220

L'epistolario di Alberto Cantoni con i nipoti Angiolo e Adolfo Orvieto, protagonisti del panorama letterario fiorentino di fine Ottocento e della prima metà del Novecento, costituisce una privilegiata chiave di accesso per approfondire la personalità e la dimensione narrativa e poetica dello scrittore mantovano. Nell'arco dei vent'anni che caratterizzarono la produzione maggiore di Cantoni, le lettere conservate presso l'Archivio contemporaneo Bonsanti del Gabinetto Vieusseux di Firenze non rappresentano, tuttavia, una semplice testimonianza della comunicazione familiare con il ramo fiorentino della famiglia. Gli interessi letterari dei nipoti Orvieto, di Angiolo soprattutto, ricoprono un ruolo di primo piano negli scambi epistolari e consentono di vagliare le coordinate della formazione del giovane letterato, delineando un quadro preciso della dimensione familiare di Alberto che lo segue e consiglia. Questo epistolario offre quindi la possibilità di osservare da dietro le quinte le fasi di allestimento dell'opera di Cantoni (romanzi, racconti, novelle, ma anche collaborazioni alle riviste dei nipoti come "Il Marzocco"?), opera collocabile cronologicamente nella seconda metà dell'Ottocento ma già proiettata verso il Novecento, grazie alle caratteristiche dell'impianto narrativo e al particolare approccio al testo, connotato da un umorismo che trovò in Pirandello un attento estimatore.
22,00

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