Jaca Book: Arte
La natura politica del museo
Giovanni Pinna
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 224
Lungi dall'essere istituzioni che narrano ai loro visitatori verità incontestabili, i musei sono strumenti di potere, attraverso i quali i gruppi che comandano all'interno di una società raccontano storie funzionali al mantenimento della loro leadership. Ciò è particolarmente evidente per i musei presenti negli stati totalitari, nei quali la distorsione della storia è al servizio dell'ideologia dominante; tuttavia non si può negare che anche nelle democrazie più consolidate siano funzionali alla stabilità politica. Il libro illustra non solo come i musei siano stati creati e usati dalle classi dominanti, ma anche perché nel corso della storia siano stati distrutti, vandalizzati e saccheggiati, permettendo quel rimescolamento di beni che ha decretato la fine di dinastie e la nascita di nuovi gruppi di potere. Ciò è vero tanto nell'agone politico, nello scontro fra nazioni, quanto all'interno di una stessa società, nella lotta per il riconoscimento del valore di realtà cui in passato è stato negato il giusto ruolo politico e sociale. Con una serie di case studies da tutto il mondo, la prima storia politica dei musei.
Panofsky e i fondamenti della storia dell'arte
Michael Ann Holly
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 238
Nessuno ha avuto così grande influenza nel campo della storia dell’arte contemporanea quanto Erwin Panofsky, e tuttavia molti dei suoi primi e originari studi rimangono ancora praticamente sconosciuti agli storici dell’arte. Questo libro esplora le origini intellettuali della storia dell’arte contemporanea. Collocando innanzitutto il lavoro teoretico di Panofsky nel contesto dei grandi sistemi storici di Hegel, Burckhardt e Dilthey, Holly mostra come questi stessi sistemi divennero il terreno della feconda disputa tra i precursori di Panofsky nella storia dell’arte – tra questi Riegl, Wolfflin, Warburg e Dvorak. L’autrice inoltre evidenzia come l’elaborazione di Panofsky dei termini e dei concetti dei neokantiani abbia prodotto nella sua opera parallelismi sorprendenti con la filosofia di Ernst Cassirer. Holly, infine, prende in esame i posteriori e meglio conosciuti studi “iconologici” di Panofsky a fronte dei suoi primi saggi, comparando le sue tesi originarie con la visione che ha ispirato recenti opere di filosofia della storia, semiotica e filosofia della scienza. Questo volume raccoglie i temi comunemente accettati e largamente praticati della storia dell’arte e li sottopone ad una analisi storiografica, interrogandosi sulle sue origini, le linee di tendenza e le controversie tra le sue maggiori figure. Nell’analizzare i fondamenti della storia dell’arte contemporanea, Holly approfondisce inoltre le possibilità storiografiche di ricerca sugli affascinanti nessi tra i grandi modelli storici del pensiero e l’arte. La nuova edizione di un long seller internazionale.
L'invenzione dell'immagine sacra
Emanuela Fogliadini
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 352
Dopo che le immagini sacre erano state vietate dall'Imperatore d'Oriente, il secondo Concilio di Nicea, con il grande plauso di tutti i monaci, non solo approva le immagini, ma riconosce alle icone una capacità di svelare l'invisibile. I fedeli che le ammirano e, prima di loro, gli artisti che le dipingono sono posti in relazione con chi è raffigurato, si tratti di Cristo, della Madonna o dei Santi. Mentre in Occidente la Chiesa vedrà le immagini sacre come puro veicolo di insegnamento, come fossero una Bibbia o un catechismo per gli incolti. Con Carlo Magno, poco dopo Nicea, la diffidenza verso una possibile idolatria delle immagini aumenterà e influenzerà l'arte occidentale che non comprenderà il mondo delle icone e i cieli dorati di Bisanzio. Nessuna idolatria delle icone, dei mosaici e degli affreschi nel mondo dell'Oriente ortodosso, ma senso di una profonda esperienza umana e spirituale attraverso le immagini. Nell'intreccio fra storia, teologia e arte, il libro spiega come nel 787 l'arte bizantina ha preso una strada che l'Europa occidentale non seguirà.

