Kalós: Profili d'arte
Ginevra Bacciarello. Il destino di una pittrice
Leda Vasta
Libro
editore: Kalós
anno edizione: 2024
pagine: 96
«La ricerca condotta da Leda Vasta mette in rapporto la breve vita/carriera di Ginevra Bacciarello (Ancona, 1890–Acireale, 1913) con le istanze dell'ambiente artistico isolano (in particolare acese) dei primi anni del Novecento, accennando alla dialettica fra tradizionalismo e slanci modernisti che caratterizzò le vicende di quel contesto culturale. La vita/carriera di Bacciarello è un caso evidente e doloroso d'una attitudine che oggi appare assurda: la considerazione dell'impulso artistico come fatto essenzialmente maschile, mentre all'altro sesso veniva assegnata semmai una realizzazione nell'ambito esclusivamente familiare, nella cerchia domestica. Chiara appare dunque l'intenzione dell'autrice: contribuire a un risarcimento etico, ridare rilievo a un'identità soffocata, negata. E provare a sciogliere il drammatico epilogo della breve esistenza di questa pittrice: un mistero insoluto, che oscilla tra un'ipotesi di suicidio e una di uxoricidio, poiché inspiegabilmente non è mai stata aperta alcuna indagine sulla sua scomparsa» (dalla prefazione di Giuseppe Frazzetto)
Elisa M. Boglino. Un percorso d'arte tra Copenaghen, Palermo e Roma
Anna Maria Ruta
Libro
editore: Kalós
anno edizione: 2021
pagine: 120
Nata a Copenaghen il 7 maggio 1905, Elisa Maria Maioli rivela subito le sue tendenze artistiche, frequenta la Reale Accademia danese di Belle Arti ed espone nella sua e nelle città vicine. Dal Nord, arriva a Palermo nel 1925 per studiare l'arte arabo-normanna e appena due anni dopo sposa l'avvocato Giovanni Boglino, vicino al gruppo di artisti che la giovane frequenta negli studi della Zisa. Cattura subito l'ottica straniata con cui Elisa osserva uomini e cose; il suo espressionismo nordico si mescola a quello meridionale sfumando colori e forme. Gli anni Trenta sono probabilmente il periodo più felice: si intensifica la sua attività espositiva – Milano, Roma, Berlino, la sua Danimarca – e la sua produzione artistica tocca vette altissime con quadri come Lavandaia, Ragazza con bambina e Le alienate, la sua opera più importante. Figura eclettica, accompagna alla pittura il disegno – soprattutto negli anni più bui della guerra vissuti a Santa Anastasia, nel cuore della Sicilia – e più tardi, nella Capitale, anche la scultura. Definita «pittrice ribelle, libera», Boglino è un'artista da riproporre oggi allo sguardo della critica e del pubblico come "pittora" di tutto rispetto, tra le protagoniste più significative della storia dell'arte del Novecento.
Giovanni Pernice. L'Arena Trianon e le altre opere
Fabio Alfano
Libro
editore: Kalós
anno edizione: 2019
pagine: 104
Uno studio che è anche un omaggio all’ingegnere Giovanni Pernice e alla sua attività di progettista in un periodo molto particolare contrassegnato dalle due guerre, dalle ricostruzioni, dal boom edilizio e dall’inizio della speculazione. Partendo dalla sua opera più conosciuta – l’Arena Trianon, realizzata nel centro storico di Palermo tra il 1944 e il 1945, che oggi merita una riflessione particolare per riscattarla dal degrado e dallo stato di abbandono in cui versa – queste pagine prendono in esame gran parte dei progetti del Pernice (gli edifici residenziali e gli arredi d’interni, i villini, gli esercizi commerciali, i chioschi), tutte opere in cui emerge nettamente il “decoro” progettuale quale sua cifra stilistica in una fase di grande trasformazione dei linguaggi architettonici. L’opera di Pernice diviene dunque motivo di riflessione sulla qualità architettonica, urbanistica e ambientale per ribadire la possibilità che abbiamo oggi di costruire bene, di fare vera architettura, rendendo la città il luogo del buon abitare.
Riscoprire Gennaro Pardo
David Camporeale
Libro
editore: Kalós
anno edizione: 2019
pagine: 80
Un viaggio appassionato alla riscoperta del pittore castelvetranese Gennaro Pardo, una delle personalità più affascinanti ed enigmatiche dell’arte italiana tra Ottocento e Novecento. L’indagine, arricchitasi durante il suo svolgimento di importanti acquisizioni inedite, restituisce un ritratto dell’artista estremamente variegato e suggestivo, gettando nuova luce non solo sul significato della sua produzione pittorica, ma anche sul valore della sua vicenda umana. Nel sottrarre il Pardo a un ingiustificato oblio, che rischiava di farne inesorabilmente perdere la memoria, l’autore offre una ricostruzione storico-critica rigorosa e completa, ma che ha quasi il sapore di una grande avventura spirituale, permettendo di esplorare l’universo di un artista autentico, e facendo ritrovare, attraverso le sue creazioni, la meraviglia di una terra ricca di contrasti, che pure conserva in molti aspetti intatto il suo primigenio splendore.