Laterza: I Robinson. Letture
L'America in 18 quadri. Dalle piantagioni a Silicon Valley
Fabrizio Tonello
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 208
A New York c’è un luogo magnifico: è il Whitney Museum. Nelle sue collezioni ci sono opere che raccontano la storia americana, con dettagli che diventano visibili solo a chi le interroga con attenzione e sensibilità. Così partiremo da 18 quadri qui conservati per raccontare una storia diversa e sorprendente degli USA, dalle idee di uguaglianza e libertà scolpite nella Dichiarazione di Indipendenza del 1776 fino al governo dei miliardari dell’amministrazione Trump nel 2025. Perché proprio dei quadri? Perché la pittura ispeziona, indaga, svela. La pittura ha la capacità di rappresentare l’invisibile e ciò che è accaduto negli ultimi due secoli e mezzo in America è stato spesso invisibile, o dimenticato. Questi dipinti, quasi del tutto ignoti al pubblico italiano, assieme alla storia di chi li ha realizzati e di chi li ha commissionati e posseduti, ci porteranno a contatto diretto con momenti fondamentali e poco studiati della storia degli Stati Uniti: l’impero del cotone nel Sud e le lotte per l’emancipazione; i conflitti tra lavoratori e plutocrati a fine Ottocento, spesso armi alla mano; il sorprendente rapporto tra whisky e lotta di classe; i profughi climatici creati dai tornado che devastarono le grandi praterie negli anni Trenta; l’isteria collettiva per il timore dello spionaggio russo negli anni Cinquanta; le conseguenze dei test nucleari nell’atmosfera. Non mancano storie curiose e divertenti, come quella della flotta di baleniere del Massachusetts preda della marina sudista durante la guerra di Secessione, con grande beneficio dei cetacei.
Libri insieme. Viaggio nelle nuove comunità della conoscenza
Chiara Faggiolani
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 176
Sono numerose e si moltiplicano giorno dopo giorno in un autentico processo di gemmazione. Le comunità della conoscenza stanno cambiando il modo in cui le persone vivono i libri. Cosa sono concretamente? Sono realtà che prendono forma in contesti e luoghi molto diversi: biblioteche ‘normali’ e di condominio, gruppi di lettura analogici e digitali, librerie tradizionali e associative, silent reading party, ritiri letterari, human libraries. Sfiorano le gerarchie tradizionali della filiera del libro, ma più frequentemente nascono completamente al di fuori di essa, in spazi inusuali che ritrovano nuova vita grazie alla lettura condivisa. Le comunità della conoscenza fanno del libro il loro motore e delle storie il loro carburante. Storie che diventano strumenti di cura e agenti di sviluppo per le comunità. Chiara Faggiolani, attraverso conversazioni con decine e decine di pionieri della lettura nel nostro paese (e oltre), racconta micro-storie che vedono nella lettura l’agente di sviluppo per la comunità, lo strumento di rigenerazione urbana, di innovazione sociale, di contrasto alla solitudine e di promozione della salute. “Libri insieme” si rivolge a chi lavora nel mondo del libro e vuole cogliere nuove opportunità, ai professionisti che vogliono comprendere i cambiamenti culturali in atto. Ma è anche un libro che parla al cuore dei lettori, a chi crede nella forza trasformativa delle storie.
Conoscere l'economia per scegliere meglio
Elsa Fornero, Anna Lo Prete
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 160
La conoscenza dei meccanismi fondamentali dell’economia – oggi più che mai – è essenziale per orientarsi in un mondo sempre più complesso e per fare le scelte giuste, individuali e collettive. In questo libro, di assoluta chiarezza, due economiste da tempo impegnate nel diffondere i principi dell’educazione finanziaria ci aiutano a impadronirci di una materia che spesso risulta ostica e oscura. Che cosa devono sapere i giovani per orientarsi nel modo migliore nel mercato del lavoro? Come investire adeguatamente i propri risparmi in un mondo finanziario così incerto? Come costruirsi una discreta sicurezza finanziaria nell’età anziana? Perché disporre di competenze economiche è prezioso più che mai per le donne? Sulla base di quali criteri condivisi si contribuisce alle risorse collettive? Sono alcune delle domande a cui questo efficace libro cerca di dare risposte, ritagliate sulle esigenze di persone diverse per età, condizione sociale, livello di istruzione.
Magister. La scuola la fanno i maestri, non i ministri
Ivano Dionigi
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 152
La scuola non stampa moneta, non crea lavoro, non garantisce felicità, ma è il luogo in cui si forma la nostra coscienza linguistica, critica, storica, etica, politica. È alla scuola che spetta l’educazione dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze, che sono la bellezza, l’unità e la speranza del Paese. Smettiamola di credere che il mondo, come scriveva Eliot, sia «proprietà esclusiva dei vivi», senza trapassati, né posteri. Disegniamo, invece, il volto di una scuola inedita che recuperi i perché interrogativi, che insegni a cogliere la profondità e la relazione tra le cose, che consenta di scoprire il valore del passato e della memoria e al contempo di inventare il mai visto e l’inaudito. “Interrogare, intelligere, invenire”: queste, dunque, le tre ‘i’, i fondamenti su cui costruire la formazione. Per teste ben fatte piuttosto che teste ben piene, come auspicava Montaigne, si deve frequentare il pensiero dei classici, fondativo e al tempo stesso antagonista del presente. Si comprende allora il significato della frase di Manara Valgimigli: «La scuola la fanno i maestri, non i ministri». Per tanti ha significato cambiare le sorti della loro vita perché è solo nel rapporto tra maestro e allievi che si sprigiona il campo di energia dell’educazione. Un’utopia? Una necessità vitale. Possiamo bearci dei trionfi della tecnica, ma è necessario che l’interrogazione di Socrate riequilibri lo slancio di Prometeo.
Una storia criminale del mondo. Colonialismo e diritti umani dal 1492 a oggi
Eugenio Raúl Zaffaroni
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 248
I diritti umani hanno una ‘storia breve’ e una ‘storia lunga’. Quella ‘breve’ l’hanno scritta i Paesi del Nord, ricchi e sviluppati, e comincia con la seconda guerra mondiale. Quella ‘lunga’ inizia invece nel 1492, con la cosiddetta ‘scoperta’ dell’America e la creazione europea di un sistema coloniale e criminale. Un sistema fondato su omicidi di massa (50 milioni di morti solo nelle Americhe), sulla privazione di diritti e sulla deumanizzazione. Zaffaroni propone un percorso critico legato ai molteplici modi in cui il colonialismo ha trovato espressione fattuale e ideologica, mettendo in discussione il suo rapporto con i diritti umani, originariamente celebrati come un trionfo proprio dalla stessa civiltà che ha teso la mano al patriarcato, alla misoginia, alla discriminazione, al razzismo e al classismo. Dallo smembramento dell’Africa al tardo colonialismo finanziario contemporaneo, passando per il colonialismo britannico in India e Oceania o quello francese in Indocina, i crimini dell’espansione americana e russa, i massacri delle repubbliche dell’ex Unione Sovietica e i crimini degli Stati Uniti e della Russia, i massacri delle repubbliche oligarchiche americane, le guerre in Congo, Algeria, Madagascar, Camerun, Malvinas, Iraq, Libia e Balcani, Zaffaroni porta alla luce questa ‘storia lunga’, occultata per giustificare tali atrocità con la sedicente superiorità della cultura colonizzatrice. Oggi, più che mai, dobbiamo riscattare la memoria di questi crimini e riconoscere che fanno parte della storia dei diritti umani. Le guerre e i conflitti esplosi di recente (dall’Ucraina a Gaza) ci mostrano che i diritti umani come categoria giuridica avranno un futuro solo se usati come strumento di lotta giuridica dei popoli, in grado di emanciparli da una posizione di subordinazione geopolitica.
La voce delle donne. Pioniere e ispiratrici del giornalismo italiano
Valeria Palumbo
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 240
Già prima dell’Unità, per tutto l’Ottocento e sempre di più poi nel Novecento, furono numerose le italiane che vollero essere giornaliste, a tutti gli effetti e correndone tutti i pericoli, affrontando gli ostacoli di una misoginia ostinata e feroce. In questo la monarchia cosiddetta liberale e il fascismo si passarono il testimone e perfino la Repubblica, in barba alla sua Costituzione, fece fatica a cambiare passo. Di questo racconta questo libro: della scalata per appropriarsi di una voce pubblica, ma anche della libertà di movimento, del potere contrattuale, dell’autorevolezza che il giornalismo impone. L’esempio veniva dall’estero, da nomi grandissimi come George Sand e Nellie Bly. Ma, benché in Italia gli ostacoli furono spesso ceppi, molte furono anche da noi le protagoniste di un’epopea che è incredibilmente ricca di figure, alcune delle quali molto note: da Matilde Serao a Flavia Steno, da Olga Ossani a Oriana Fallaci. Era ora di raccontare questa storia e chiedersi se la parità di genere è stata raggiunta e grazie a quali battaglie.
Storie della Resistenza tedesca
Tommaso Speccher
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 216
Negli ultimi anni sono stati molti i film e le serie tv che hanno provato a raccontare episodi della Resistenza tedesca al nazismo. Ma è molto complicato raccontare questo movimento da un punto di vista unitario. A Ovest, per decenni, l’unica resistenza a essere diffusamente nominata e accettata fu quella militare del 20 luglio 1944, giorno del fallito attentato a Hitler legato alla figura di Claus Schenk von Stauffenberg. Solo negli anni ’80 ha inizio il recupero della memoria della Rosa bianca (die Weiße Rose) e delle figure di Hans e Sophie Scholl, con l’intento di dare spazio a una resistenza giovanile ed ‘etica’. Emblematica è anche la memoria del gruppo della Rote Kapelle, una rete diffusa di intellettuali, studenti e artisti che vennero celebrati, in quanto comunisti, nella sola Germania dell’Est, ma che furono – per lo stesso motivo – sistematicamente emarginati nel discorso pubblico occidentale. Il recupero della memoria resistenziale è stato, dunque, per decenni in balia dell’interesse politico di turno in un vortice di strumentalizzazione e appropriazione indebita, soprattutto nell’utilizzo delle memorie più accettabili e ‘convenienti’. Questo libro intende raccontare al lettore italiano le storie dei più importanti movimenti della Resistenza tedesca, calandoli nella loro radice epocale.
Questo è quanto. La fisica quantistica in cinque idee
Piero Martin
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 168
La fisica quantistica è probabilmente la più profonda rivoluzione della scienza e del pensiero moderni. Frutto di uno sforzo corale permeato di umanità, ci ha costretto ad abbandonare solide certezze tanto da farsi rinnegare da alcuni tra coloro che l’avevano pensata. La quantistica ci ha permesso di superare i limiti della fisica classica nello spiegare l’infinitamente piccolo e ha schiuso una finestra su un panorama di conoscenze che dà brividi ed emozioni, conducendoci al cuore del mondo. Questo libro non ha la pretesa di trasformare lettrici e lettori in donne e uomini di scienza (fosse così facile!) ma permetterà di stupirsi e godere della meraviglia di una tra le più affascinanti conquiste dell’intelletto umano, attraverso cinque idee fondamentali che sono alla base della rivoluzione dei quanti: discontinuità, identità, futuro, indeterminazione, relazione. Cinque idee intrise di umanità, perché poche branche della fisica sono riuscite a coinvolgere tanti aspetti del nostro vivere in una delle costruzioni più geniali dell’intelletto. In cinque atti unici, alla portata di tutti e di tutte, scopriremo i capisaldi dell’architettura quantistica, che danno forma a tante applicazioni che hanno cambiato e cambieranno il mondo e miglioreranno l’ambiente, dal laser alla medicina, dai computer quantistici alle celle solari.
La casa dell'attesa
Fabio Geda
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 176
Al centro di questo libro c’è una immagine: la casa dell’attesa, quella accanto all’ospedale rurale di Chiulo. Siamo in Angola, sugli altopiani al confine con la Namibia, luogo in cui le donne della provincia vanno a vivere in comunità prima del parto per proteggere sé stesse e i loro figli dagli imprevisti dell’ultimo mese di gravidanza. Fabio Geda racconta il lavoro di un gruppo di medici italiani e le storie di donne e uomini angolani il cui destino è stato trasformato dall’incontro con quei medici e con l’organizzazione cui appartengono, Medici con l’Africa Cuamm. Ma non c’è solo la casa dell’attesa: ci sono le strade di Luanda, la capitale, abitata da oltre dieci milioni di persone, strade piene di giovani che attendono di vendere qualsiasi cosa. C’è la bellezza di un ambiente naturale mozzafiato, abitato da popolazioni che lottano con la siccità e la malnutrizione. C’è il ricordo dei ventisette anni di guerra civile. Ci sono figure straordinarie, a partire da quella di Agostinho Neto, medico, poeta e padre della patria. Alla fine della lettura, ecco che l’immagine dell’attesa diventa universale. Perché questo nostro pianeta assomiglia a una gigantesca casa dell’attesa – in portoghese: casa de espera – dove a dare alla luce il futuro, o anche solo la giornata, fatichiamo tutti. Ma tutti continuiamo a sperare.
Palestina. Cento anni di colonialismo, guerra e resistenza
Rashid Khalidi
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 416
Nel 1899 il sindaco di Gerusalemme, Yusuf Diya al-Khalidi, rimase molto colpito dalla richiesta del movimento sionista di creare in Palestina un focolare nazionale ebraico. Si decise a scrivere una lettera proprio al fondatore del sionismo, Theodor Herzl, e lo avvertì dei pericoli che si sarebbero presentati. Concluse la sua nota dicendo: «In nome di Dio, lasciate in pace la Palestina». È così che Rashid Khalidi, pronipote di al-Khalidi, inizia questa ampia storia, il primo resoconto generale del conflitto raccontato da una prospettiva esplicitamente palestinese. Attingendo a una grande quantità di materiali d’archivio e ai resoconti di generazioni di membri della sua famiglia – sindaci, giudici, studiosi, diplomatici e giornalisti – Khalidi ribalta le interpretazioni accettate del conflitto, che tendono, nella migliore delle ipotesi, a descrivere un tragico scontro tra due popoli che rivendicano lo stesso territorio. Questo libro ripercorre invece cento anni di guerra coloniale contro i palestinesi, condotta prima dal movimento sionista e poi da Israele, ma sostenuta da Gran Bretagna e Stati Uniti, le grandi potenze dell’epoca. Originale, autorevole e importante, “Palestina” non è una cronaca vittimistica, né tralascia gli errori dei leader palestinesi. Piuttosto, analizzando in dettaglio le forze che si sono schierate contro i palestinesi, offre una nuova visione illuminante di un conflitto che continua ancora oggi.
Liberi e uguali. Manifesto per una società giusta
Daniel Chandler
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 416
Daniel Chandler – partendo dalle idee di uno dei più grandi filosofi dei nostri tempi, John Rawls – disegna una società più giusta e libera e indica un’agenda ambiziosa e concreta per realizzarla. Nella prima parte del libro, Chandler espone con grande chiarezza l’idea di Rawls di una società insieme equa e libera, in cui tutti i cittadini vedano rispettate le fondamentali libertà personali e collettive e abbiano nei fatti le stesse opportunità di fare una buona vita. Nella seconda parte espone invece i provvedimenti che si possono realizzare nei diversi ambiti della vita individuale e collettiva, rifacendosi alle esperienze concrete di vari paesi e a molte proposte articolate uscite in questi anni. Si compone così una agenda ampia e variegata, che va dall’istruzione alle leggi elettorali, dai congedi parentali al reddito universale, dal salario minimo alla partecipazione dei lavoratori alla gestione delle aziende, dalla tassazione dei patrimoni più alti ai limiti nell’uso delle emissioni di carbonio. «Nella storia,» – scrive Chandler alla fine del libro – «i sogni utopici di una società migliore sono sempre stati la linfa vitale del progresso. Molto di ciò che oggi diamo per scontato – la libertà dalla schiavitù, il suffragio universale, l’esistenza dello Stato sociale – un tempo non era altro che il parto dell’immaginazione di riformatori sociali idealisti. I partiti progressisti hanno bisogno di guidare anziché seguire, di riacquistare un senso di autonomia politica e di presentare una tesi sostanzialmente morale del perché e del come si possa cambiare la società in meglio. I valori morali sono sempre stati importanti in politica, e oggi forse lo sono più che mai».
Scudi umani. Una storia dei corpi sulla linea del fuoco
Neve Gordon, Nicola Perugini
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 288
Da oltre centocinquant’anni, cioè almeno dalla guerra civile americana, gli scudi umani sono al centro di accesi dibattiti legali, politici e morali. La nascita del diritto internazionale e lo sviluppo tecnologico non sono stati capaci di arginare il fenomeno. Anzi: bombe intelligenti, droni e algoritmi sembrano averlo reso ancor più pervasivo. Dai conflitti mondiali al Vietnam, dai Balcani alla guerra al terrorismo, fino ad arrivare a Mariupol e Gaza, gli scudi umani si sono via via moltiplicati, rendendo sempre più precaria la posizione dei civili nei teatri di battaglia, più sacrificabili le loro vite. Venuta meno ogni finzione umanitaria, le leggi che regolano i conflitti armati si sono dimostrate uno strumento letale nelle mani dei più forti. Ma oltre a chi si è visto d’un tratto trasformato in un’arma di guerra, c’è anche chi ha scelto liberamente di fare del proprio corpo un’arma di pace. Attivisti pronti a sacrificarsi per difendere i più deboli, ambientalisti e manifestanti si sono schierati sulla linea del fuoco per opporsi alla violenza e denunciare le forme di disumanizzazione. Ricostruendo questa duplice natura degli scudi umani, Gordon e Perugini mettono in crisi le nostre idee su guerra, etica e giustizia, spronandoci a immaginare una politica nuova, che possa definirsi davvero umana.