Libri di Jorge L. Borges
Finzioni
Jorge L. Borges
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2015
pagine: 192
«L'esile volume di 146 pagine sfidava la nostra immaginazione di diciottenni innamorati delle visioni di Jim Morrison e di William Blake con una visionarietà ironicamente erudita, minuziosa fino a sembrare perversa e abbastanza vaga da spingerci a cercare di decifrarla come una lingua straniera. Ora "Finzioni" torna in una nuova e splendida versione italiana accresciuta dai tre racconti che Borges vi aggiunse... E a percorrere di nuovo i sentieri biforcuti dell'argentino, a rileggere certi memorabili attacchi, ci si accorge non solo che il loro potere pacatamente incantatorio è immutato, ma in qualche modo si è ramificato, come in un racconto di Borges. Che cosa è successo? Solo che quasi tutta la letteratura degli ultimi quarant'anni, da Calvino a Pynchon a Molina a infiniti altri, si è confrontata o scontrata con l'universo onirico e lievemente delirante scaturito da "Finzioni".» (Giuseppe Montesano)
Finzioni
Jorge L. Borges
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2014
Un falso paese scoperto "nelle pagine di un'enciclopedia plagiaria", Uqbar, e un pianeta immaginario, Tlön, "labirinto ordito dagli uomini" ma capace di cambiare la faccia del mondo; il "Don Chisciotte" di Menard, identico a quello di Cervantes eppure infinitamente più ricco; il mago che plasma un figlio nella materia dei sogni e scopre di essere a sua volta solo un sogno; l'infinita biblioteca di Babele, i cui scaffali "registrano tutte le possibili combinazioni dei venticinque simboli ortografici... cioè tutto ciò ch'è dato di esprimere, in tutte le lingue" e che sopravviverà all'estinzione della specie umana; il giardino dei sentieri che si biforcano; l'insonne Funes, che ha più ricordi di quanti ne avranno mai tutti gli uomini insieme.
Tutte le opere. Volume Vol. 2
Jorge L. Borges
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 1991
pagine: XXXII-1472
Tutte le opere. Volume Vol. 1
Jorge L. Borges
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 1991
pagine: CXXII-1302
Aleph. Ediz. 70° anniversario
Jorge L. Borges
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 160
La storia editoriale di Jorge Luis Borges è in qualche modo anomala. Argentino “di nascita e di temperamento”, come lui stesso amava dire, lo scrittore si distingue per l’enorme erudizione e per un’eleganza nella prosa che ha un sapore quasi europeo. Non è un caso, infatti, che incontri il successo prima in Europa (tra Italia, Francia e Spagna) e solo in un secondo momento in America, spinto dalla crescente ammirazione dei lettori, che lo accostano a figure come Kafka e Joyce. È Feltrinelli a pubblicare, nel 1959, L’Aleph, titolo seminale della sua poetica in cui si riflette un’idea di letteratura come frattale dell’immaginazione, confine tra intuizione e poesia. È una raccolta di racconti che non smettono di essere letti e citati, a partire dal sottile Lo Zahir per arrivare a capolavori come L’uomo sulla soglia e Il morto. Attraversando le architetture paradossali di questi testi, si arriva al racconto che dà il nome al libro, dove la scrittura di Borges ci tuffa pienamente nel dedalo dell’intelletto mettendoci di fronte all’Aleph – oggetto che contiene tutti i luoghi del mondo. Di questo luogo-nonluogo Borges affronta l’impossibilità, e lo fa con una penna che acquista la fermezza dei Vangeli senza rinunciare alla germinazione di immagini, di cortocircuiti, di stimoli per cui si è resa nota in tutto il mondo. “
L'idioma degli argentini
Jorge L. Borges
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2016
pagine: 187
Che ci racconti del "truco", grazie al quale i giocatori, dimesso l'io abituale, diventano "criollos" che "vogliono spaventare la vita a grida"; o di coltelli che cercano i sentieri della morte e del Chileno, signore dell'insolenza, che si dissangua a terra; o dell'origine del tango, la cui patria sono gli angoli delle case rosate dei sobborghi, la protervia domenicale del guappo e il chiasso delle popolane sui portoni; o di una notte serena capace di rivelare miracolosamente il "senso reticente o assente dell'inconcepibile parola eternità"; o della felicità, che "non è meno sfuggente nei libri che nella vita"; o del metodo insospettabile e segreto con il quale Cervantes suscita nel lettore "una reazione di compassione e perfino di collera di fronte alle infinite iniquità che affliggono l'eroe"; o, infine, delle differenze fra lo spagnolo degli spagnoli e quello della conversazione argentina, il Borges di questo libro giovanile, ripudiato e ora finalmente ritrovato, è già, inconfondibilmente, il grande Borges. E solo apparente è l'"aria enciclopedica e guerrigliera", giacché tre direzioni cardinali lo governano: "La prima è un sospetto, il linguaggio; la seconda è un mistero e una speranza, l'eternità; la terza è questo godimento, Buenos Aires".
Cartografia di un destino. Interviste
Jorge L. Borges
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2012
pagine: 116
Nel settembre del 1976 Borges è a Madrid. Per la televisione della neonata democrazia spagnola è l'occasione giusta per intervistare il grande scrittore argentino. Ne esce una conversazione franca e diretta sull'universo borgesiano, sui codici che lo reggono, sullo stile numismatico che caratterizza e sulla sobrietà e metodicità della sua scrittura. Borges è infatti un vero e proprio collezionista, e la sua mente sembra fondersi con quella del bibliotecario descritto in uno dei suoi più celebri racconti. La letteratura scandinava, l'amore per la lingua tedesca, l'interesse per il taoismo, i suoi viaggi in Europa, il mai sopito fervore di Buenos Aires e il suo deciso antinazionalismo: questi solo alcuni dei temi toccati durante l'intervista, presentata qui per la prima volta al pubblico italiano. Dopo quattro anni, nell'aprile del 1980, Borges ritorna a Madrid, questa volta per ricevere Premio Miguel de Cervantes, il più importante riconoscimento letterario per la lingua spagnola, e concede una seconda, memorabile intervista alla televisione spagnola. L'immagine che filtra è quella di una figura sobria e persino un po' impacciata, ma sempre riluttante a far propri i vezzi retorici tipici dello scrittore alla moda. Eppure l'acume e la vertiginosa intelligenza di Borges, al servizio di uno stile rigoroso e poco incline agli eccessi formali, gli hanno garantito - malgré lui, come ricorda ironicamente -una fama pressoché universale.
Non c'è nessuno allo specchio
Jorge L. Borges
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2012
pagine: 64
Il 23 aprile 1980 Borges riceve il più importante riconoscimento letterario per la lingua spagnola, il Premio Miguel de Cervantes. Il grande scrittore argentino si trova dunque in Spagna e concede un'intervista televisiva, finora inedita per il pubblico italiano, in cui scopriamo un avvincente percorso attraverso la trama dei ricordi, degli affetti, delle passioni e delle idee di uno dei maggiori protagonisti della letteratura contemporanea. L'immagine restituita dalle telecamere è quella di una figura sobria e persino un po' impacciata, ma sempre riluttante a far propri i vezzi retorici tipici dello scrittore alla moda. Eppure l'acume e la vertiginosa intelligenza di Borges, al servizio di uno stile rigoroso e poco incline agli eccessi formali, gli hanno garantito una fama pressoché universale.
Il linguaggio dell'intimità
Jorge L. Borges
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2012
pagine: 64
Nel settembre del 1976 Borges è a Madrid, e per la televisione pubblica della neonata democrazia spagnola è l'occasione giusta per intervistare il grande scrittore argentino. Ne esce una conversazione franca e diretta sull'universo borgesiano, sui codici che lo reggono, sullo stile numismatico che lo caratterizza e sulla sobrietà e metodicità della sua scrittura. Borges è infatti un vero e proprio collezionista, e la sua mente sembra fondersi con quella del bibliotecario descritto in uno dei suoi più celebri racconti. La letteratura scandinava, l'amore per la lingua tedesca, l'interesse per il taoismo, i suoi viaggi in Europa, il mai sopito fervore di Buenos Aires e il suo deciso antinazionalismo: questi solo alcuni dei temi toccati durante l'intervista.
La rosa profonda. Testo spagnolo a fronte
Jorge L. Borges
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2013
pagine: 168
Nell'ottobre del 1973, per esprimere il suo dissenso nei confronti di Perón, appena tornato al potere, Borges abbandona l'incarico di direttore della Biblioteca Nazionale di Buenos Aires; contemporaneamente le condizioni di salute di sua madre, Leonor, cominciano a declinare in maniera inesorabile: morirà nel 1975, dopo una lunga agonia. Precisamente a questo arco temporale appartengono i testi poetici radunati in "La rosa profonda", sui quali, non a caso, il senso della fatalità e di un destino "di brevi gioie e lunghe sofferenze" - strumento di un Altro imperscrutabile - sembra gettare un'ombra lunga.
Letterature germaniche medioevali
Jorge L. Borges, M. Esther Vázquez
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2014
pagine: 228
Il culto delle antiche letterature germaniche non solo ha illuminato la vecchiaia di Borges, il suo "occaso", com'egli stesso dichiara nel 1976, ma è circolato capillarmente in tutta la sua opera, nutrendo la riflessione sulla poesia e sul suo destino. Nessuno come Borges avrebbe dunque potuto accompagnarci con tanta sapienza e leggerezza lungo il vertiginoso percorso che da Ulfila, temerario traduttore della Bibbia in visigoto, e dal "Beowulf" conduce ai "Nibelunghi", ai rapidi ed energici poeti dell'Edda, alle minuziose e realistiche saghe islandesi, alle kenningar dei poeti scaldi, sino all'"ingegnosamente ingenuo" "Heimskringla" di Snorri Sturluson, la coscienza del Nord, il quale organizzò i vecchi miti dispersi "con affetto e ironia". E anche in questo libro, che è una storia letteraria e insieme un'affabile antologia e un fascinoso racconto, Borges non cela l'epicentro della sua passione: gli Islandesi, che invano scoprirono l'America e l'arte del romanzo - destino singolare, e in tutto simile ai sogni.