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Milieu: Banditi senza tempo

L'istinto di morte

L'istinto di morte

Jacques Mesrine

Libro

editore: Milieu

anno edizione: 2017

pagine: 292

17,90

La vera storia del bandito Giuliano

La vera storia del bandito Giuliano

Tommaso Besozzi

Libro: Libro in brossura

editore: Milieu

anno edizione: 2017

pagine: 240

La vera storia del bandito Giuliano è l'unico libro pubblicato da Tommaso Besozzi, e ripercorre la vita del famoso bandito dai primi anni giovanili nella Montelepre della guerra fino alla sua morte avvenuta nel luglio del 1950. Besozzi seguì da vicino quegli avvenimenti. Si era recato in Sicilia come inviato dell'Europeo il giorno stesso della notizia dell'uccisione di Giuliano, e il suo articolo, poi divenuto famoso come "Il reportage perfetto", è stato il primo in cui veniva smentita la versione ufficiale fornita dai carabinieri. Nove anni dopo Besozzi, pubblica il suo unico libro, un testo che per la scarsa diffusione è rimasto praticamente inedito. Riproporlo a tanti anni di distanza e salvarlo dall'oblio editoriale in cui era finito ha una doppia valenza: storica innanzitutto, perché ripercorre la parabola del bandito siciliano proprio a settant’anni dalla strage del Primo maggio 1947 a Portella della Ginestra di cui Giuliano fu uno degli esecutori materiali; ma anche culturale, perché ci porta a riscoprire una delle più illustri firme del nostro giornalismo, maestro tra gli altri di Enzo Biagi e Oreste Del Buono. Il compito di riattualizzare la figura di Besozzi spetta a Enrico Mannucci, il suo biografo ufficiale, che ripercorre nella seconda parte del volume la sua travagliata vicenda umana e le sue grandi inchieste, portandoci nel mondo delle redazioni giornalistiche tra anni cinquanta e sessanta, dove il confine tra cronaca, ricostruzione storica e narrazione pura era spesso sottile, quando non invisibile.
15,90

The General. Martin Cahill, storia e leggenda della malavita irlandese

The General. Martin Cahill, storia e leggenda della malavita irlandese

Paul Williams

Libro: Copertina morbida

editore: Milieu

anno edizione: 2016

pagine: 286

In un'Irlanda sconvolta dal conflitto tra cattolici e protestanti, anche il mondo criminale deve fare i conti con uno scontro durissimo che costringe tutti a schierarsi. Tutti tranne Martin Cahill, gangster istrionico e solitario che tra anni settanta e novanta ha dato vita a diversi traffici illeciti e rapine in banca cercando di fuggire di volta in volta da polizia, militanti dell'Ira e mercenari dell'Ulster. In una Dublino popolare e sempre vitale emerge The General, gangster astuto e meticoloso, la cui carriera ventennale copre un raggio d'azione che si spinge fino a Londra e a Manchester. Autore di colpi e rapine sensazionali quanto ingegnose, Cahill è stato per anni un intoccabile, fino a quando un proiettile sparato dall'Ira ha posto fine al suo impero. Una storia dell'Irlanda moderna vista da una prospettiva inedita, per un libro che si legge come un thriller, ma che è terribilmente vero. Uno spaccato di storia sospeso tra cronaca e leggenda, un affresco criminale che non ha eguali, tanto da aver ispirato negli anni diversi adattamenti cinematografici, con protagonisti del calibro di John Boorman, Brandan Gleeson, Jon Voight, Kevin Spacey, Colin Farrell. Un vero classico di storia della malavita.
15,90

On the brinks. Memorie di un irriducibile irlandese

On the brinks. Memorie di un irriducibile irlandese

Sam Millar

Libro: Libro in brossura

editore: Milieu

anno edizione: 2016

pagine: 328

Tradotto in diversi paesi, "On The Brinks" è il racconto in prima persona delle due vite di Sam Millar, dall'attivismo nell'Ira alla partecipazione a una delle più famose rapine della storia americana. Del resto di spunti narrativi nella vita di questo ex militante dell'Ira divenuto scrittore crime di successo ce ne sono tantissimi. Dall'infanzia difficile nei quartieri cattolici di Belfast, alle lotte nel carcere di Long Kesh al fianco di Bobby Sands, dalla militanza nell'Ira, l'esercito repubblicano irlandese, fino al colpo milionario e in parte misterioso alla Brinks, nella New York degli anni novanta. Oltre all'indubbio interesse storico per le vicende narrate, che ripercorrono tutte le tappe più importanti del recente conflitto secolare tra cattolici e protestanti, c'è lo scoperta di uno scrittore che in forza del suo precorso esistenziale così burrascoso, racconta il mondo criminale e lo strada come pochi, con uno sguardo e una scrittura veloce e cruda, senza compromessi.
16,90

Memorie di un ladro filosofo. Quando il furto diventa un'arte

Memorie di un ladro filosofo. Quando il furto diventa un'arte

Vincenzo Pipino

Libro: Libro in brossura

editore: Milieu

anno edizione: 2015

pagine: 216

Ladro filosofo, Fantomas della laguna, Sindacalista delle carceri, Re dei ladri, i soprannomi si sprecano per Vincenzo Pipino, che ha il vezzo di farsi chiamare "ladro gentiluomo" e può vantare nel suo curriculum ricco di imprese avventurose di aver portato a segno il primo e unico colpo a Palazzo Ducale di Venezia ma anche di aver messo le mani - due volte - sulla galleria privata di Peggy Guggenheim. Senza dimenticare il famoso furto del Canaletto in casa Falck, alle Zattere. La sua recente carriera di scrittore si deve almeno in parte a Toni Negri. Pare sia stato proprio il filosofo padovano a indirizzarlo verso la scrittura: "Sono rimasto affascinato dalla sua saggezza", ha dichiarato più volte. Risulta infatti impossibile rimanere indifferenti davanti all'ironia dissacrante e alla capacità innata di affabulare di Pipino. E si rimane ovviamente rapiti anche dal tema dei sui scritti: furti, fughe, notti brave, episodi sepolti nella memoria popolare e nei segreti del vecchio milieu malavitoso, spesso ai limiti dell'incredibile. Il suo primo libro "Rubare ai ricchi non è peccato" ha fatto molto discutere. Pipino torna ora con altri ricordi sulle sue imprese veneziane ed europee, interrogando e interrogandosi, alternando memorie di vita e citazioni da Shakespeare, Brecht e Jacob.
15,90

Il Gobbo del Quarticciolo e la sua banda nella Resistenza

Il Gobbo del Quarticciolo e la sua banda nella Resistenza

Massimo Recchioni, Giovanni Parrella

Libro: Copertina morbida

editore: Milieu

anno edizione: 2015

pagine: 205

La storia di un ragazzo, con una lieve protuberanza sulla spalla destra poi ingigantita dalla sua fama e dalla leggenda popolare, che si trovò giovanissimo tra i protagonisti della lotta delle borgate romane contro il fascismo. Dopo l'8 settembre 1943 Giuseppe Albano, il Gobbo del Quarticciolo, partecipò alla Resistenza, rendendosi protagonista di azioni di grande temerarietà, fino a essere imprigionato nelle celle di via Tasso. Dopo il 4 giugno 1944, giorno della liberazione di Roma, accadde però qualcosa di inaspettato: Albano si coinvolse in imprese di criminalità comune come estorsioni, collaborazioni con la polizia e doppi giochi tra i partiti della sinistra e associazioni paragolpiste. Il Gobbo - che finì per credersi un potente boss della malavita e un abile manovratore - fu in realtà assai più spesso manovrato, in un gioco troppo difficile e scorretto per essere compreso da un ragazzo che, benché considerato il "nemico pubblico numero uno" a Roma, aveva solo 18 anni. La ricostruzione della vita del Gobbo, basata sull'analisi delle più disparate versioni attribuite alle sue gesta, e arricchita da racconti e testimonianze inedite di persone che lo conobbero, accompagna il lettore nella comprensione di una personalità ingenua e complessa al tempo stesso. Nella parte conclusiva si rivela un colpo di scena che conduce a una verità storica fino a oggi inimmaginabile.
14,90

La casa del nulla

La casa del nulla

Giuliano Naria, Simone Rosella

Libro: Copertina morbida

editore: Milieu

anno edizione: 2014

pagine: 283

"Questo è un documento di storia orale. Queste evasioni, questi omicidi, queste rapine, queste rivolte sono tutte realmente accadute, ma se davvero come le abbiamo descritte non lo sappiamo. Noi riportiamo storie narrate da altri, spesso trasfigurate dal ricordo e dall'entusiasmo di colui che le raccontava. Abbiamo cercato di trasportare nel libro un mondo attraverso i fatti che vi avvengono, i sentimenti che si provano, ma anche, e forse soprattutto attraverso i suoi miti. (...) Molti personaggi sono noti alle cronache e vengono citati per nome e cognome, altri hanno soprannomi che ne svelano e velano l'identità. (...) Insomma, questo libro è un romanzo, non una testimonianza diretta. E come i romanzi racconta trasfigurate, e con qualche licenza, storie realmente vissute." Con queste parole gli autori raccontavano il senso e il metodo usato per raccogliere le storie che compongono l'affresco di memorie de "La casa del nulla", opera sospesa tra storia orale, letteratura carceraria, racconto corale e antopologico. Pubblicato per la prima volta a metà degli anni ottanta da Tullio Pironti, e riproposto in una versione ridotta nel 1997 con il titolo "I duri", "La casa del nulla" ha avuto, come i suoi autori, diverse vicissitudini, ma rimane un testo fondamentale per capire gli anni settanta-ottanta e conserva ancora oggi una freschezza narrativa inossidabile.
15,90

Il ragazzo di via Padova. Vita avventurosa di Jess il bandito

Il ragazzo di via Padova. Vita avventurosa di Jess il bandito

Arnaldo Gesmundo, Matteo Speroni

Libro: Libro in brossura

editore: Milieu

anno edizione: 2014

pagine: 288

Arnaldo Gesmundo, classe 1930, milanese di via Padova, è stato uno dei sette componenti del commando di rapinatori che il 27 febbraio 1958 a Milano assaltò un furgone portavalori in via Osoppo, un colpo passato alla storia come "la rapina del secolo". Arnaldo, soprannominato dalla stampa Jess il bandito, non ha vissuto solo quell'esperienza, la sua esistenza è impregnata di avventura e storia, 50 anni di cronaca italiana e di "etica criminale". Jess si racconta in questa biografia, scritta a quattro mani con Matteo Speroni, autore milanese da sempre attento alla storie provenienti dai quartieri più periferici e vivi della città. Arnaldo, oggi un tranquillo pensionato, ricostruisce la sua vita come metafora di una generazione perduta, dalla Milano popolare degli anni bui del fascismo, all'immediato secondo dopoguerra con via Padova come paradigma sociale di quell'epoca e della città in continuo mutamento. La vita di strada, la vecchia mala milanese, la violenza cruda della guerra, dal rito iniziatico della fuga giovanile a Marsiglia, altro luogo simbolo, alla voglia di rivalsa dei primi furti, fino agli spettacolari assalti alle fortezze del danaro, banche e furgoni portavalori, la sua specialità. Una parte dell'opera ripercorre le terribili vicende di cui fu diretto protagonista nelle galere di tutta Italia dagli anni del boom economico fino alle rivolte carcerarie degli anni settanta. Prefazione di Antonio Di Bella.
14,90

Lo statuto dei gabbiani

Lo statuto dei gabbiani

Horst Fantazzini

Libro

editore: Milieu

anno edizione: 2012

pagine: 352

Da "Ormai è fatta"" alle poesie, vita e opere del Bandito Gentile. In questo volume sono raccolti in forma integrale saggi, lettere, poesie e racconti, un omaggio a Horst Fantazzini a più di dieci anni della sua morte. Prefazione di Pino Cacucci.
13,90

Francis Faccia d'angelo. La Milano di Turatello

Francis Faccia d'angelo. La Milano di Turatello

Antonella D'Agostino

Libro

editore: Milieu

anno edizione: 2012

pagine: 272

Francesco "Francis" Turatello è stato per tutti gli anni Settanta il boss incontrastato della mala milanese, le sue bische erano frequentate da cabarettisti, cantanti, rapinatori, ma anche da industriali e politici senza scrupoli. Dai rapporti con la vecchia e nuova mafia, alla faida con il bandito per eccellenza Renato Vallanzasca, fino ai sanguinosi omicidi per la sua successione: una biografia romanzata che racconta in modo duro e avvincente una pagina importante della nostra storia.
16,90

Rubare ai ricchi non è peccato

Rubare ai ricchi non è peccato

Vincenzo Pipino

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Milieu

anno edizione: 2019

pagine: 231

"Ladro filosofo", "Fantomas della laguna", "Sindacalista delle carceri", "Re dei ladri", i soprannomi si sprecano per Vincenzo Pipino, che ha il vezzo di farsi chiamare "ladro gentiluomo" e può vantare nel suo curriculum ricco di imprese avventurose di aver portato a segno il primo e unico colpo a Palazzo Ducale di Venezia ma anche di aver messo le mani - due volte - sulla galleria privata di Peggy Guggenheim. Senza dimenticare il famoso furto del Canaletto in casa Falck, alle Zattere. Risulta impossibile rimanere indifferenti davanti alla ironia dissacrante e capacità innata di affabulare di Pipino. E si rimane ovviamente rapiti anche dal tema dei suoi scritti: furti, fughe, notti brave, episodi sepolti nella memoria popolare e nei segreti del vecchio milieu malavitoso, spesso ai limiti dell'incredibile. Una narrazione a volte tragica, a volte ironica, mai banale, che dietro a un apparente distacco finisce spesso per porre con forza lo sguardo sulle ineguaglianze della nostra società, tra ricchezze incalcolabili e povertà estrema.
17,90

La ballata del Pelé. Una storia di osteria, malavita e nostalgia

La ballata del Pelé. Una storia di osteria, malavita e nostalgia

Roberto Farina

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Milieu

anno edizione: 2018

pagine: 189

Il Pelé ha conosciuto bene la vecchia Milano e le sue osterie. Un mondo ormai scomparso, di cui è diventato il cantastorie. C'erano artisti e operai, prostitute e malavitosi, tutti a bere allo stesso tavolo. I malavitosi erano quelli di una volta: andavano contro ai soldi, non alle persone. Del resto anche gli artisti, le prostitute e gli operai erano quelli di una volta, e anche i juke box, l'odore di cavolo bollito, quello di legno vecchio, di frutta e di tabacco, i bottiglioni di Barbera sul tavolo e la frittata di cipolle sul bancone. C'erano sbornie da un giorno e una notte. C'erano i tramonti straordinari dei Navigli, quando il sole si infilava sciropposo nella Briosca, dove in mille rivoli traspariva la gioia di stare insieme. C'erano il Pinza, il Wanda, Bruno Brancher, Walter Valdi e Didi Martinaz. C'erano Billy Dardes lo zingaro, e Erik Scheller il pittore di strada, c'erano il Gilberto e il Morelli e tanti altri, tra i quali anche Battisti e Mogol (che fecero bene, quel giorno, ad alzare i tacchi). Un viaggio dove si incontrano epica e marginalità, bassifondi e poesia. Nel CD allegato, cantato e suonato da Pelé e da Nadir Scartabelli, ritroviamo le canzoni d'osteria e di malavita. Canzoni saporite, ironiche, combattive e generose come la vecchia Milano.
16,90

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