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Milieu: Banditi senza tempo

On the brinks. Memorie di un irriducibile irlandese

On the brinks. Memorie di un irriducibile irlandese

Sam Millar

Libro: Libro in brossura

editore: Milieu

anno edizione: 2016

pagine: 328

Tradotto in diversi paesi, "On The Brinks" è il racconto in prima persona delle due vite di Sam Millar, dall'attivismo nell'Ira alla partecipazione a una delle più famose rapine della storia americana. Del resto di spunti narrativi nella vita di questo ex militante dell'Ira divenuto scrittore crime di successo ce ne sono tantissimi. Dall'infanzia difficile nei quartieri cattolici di Belfast, alle lotte nel carcere di Long Kesh al fianco di Bobby Sands, dalla militanza nell'Ira, l'esercito repubblicano irlandese, fino al colpo milionario e in parte misterioso alla Brinks, nella New York degli anni novanta. Oltre all'indubbio interesse storico per le vicende narrate, che ripercorrono tutte le tappe più importanti del recente conflitto secolare tra cattolici e protestanti, c'è lo scoperta di uno scrittore che in forza del suo precorso esistenziale così burrascoso, racconta il mondo criminale e lo strada come pochi, con uno sguardo e una scrittura veloce e cruda, senza compromessi.
16,90

Memorie di un ladro filosofo. Quando il furto diventa un'arte

Memorie di un ladro filosofo. Quando il furto diventa un'arte

Vincenzo Pipino

Libro: Libro in brossura

editore: Milieu

anno edizione: 2015

pagine: 216

Ladro filosofo, Fantomas della laguna, Sindacalista delle carceri, Re dei ladri, i soprannomi si sprecano per Vincenzo Pipino, che ha il vezzo di farsi chiamare "ladro gentiluomo" e può vantare nel suo curriculum ricco di imprese avventurose di aver portato a segno il primo e unico colpo a Palazzo Ducale di Venezia ma anche di aver messo le mani - due volte - sulla galleria privata di Peggy Guggenheim. Senza dimenticare il famoso furto del Canaletto in casa Falck, alle Zattere. La sua recente carriera di scrittore si deve almeno in parte a Toni Negri. Pare sia stato proprio il filosofo padovano a indirizzarlo verso la scrittura: "Sono rimasto affascinato dalla sua saggezza", ha dichiarato più volte. Risulta infatti impossibile rimanere indifferenti davanti all'ironia dissacrante e alla capacità innata di affabulare di Pipino. E si rimane ovviamente rapiti anche dal tema dei sui scritti: furti, fughe, notti brave, episodi sepolti nella memoria popolare e nei segreti del vecchio milieu malavitoso, spesso ai limiti dell'incredibile. Il suo primo libro "Rubare ai ricchi non è peccato" ha fatto molto discutere. Pipino torna ora con altri ricordi sulle sue imprese veneziane ed europee, interrogando e interrogandosi, alternando memorie di vita e citazioni da Shakespeare, Brecht e Jacob.
15,90

Il Gobbo del Quarticciolo e la sua banda nella Resistenza

Il Gobbo del Quarticciolo e la sua banda nella Resistenza

Massimo Recchioni, Giovanni Parrella

Libro: Copertina morbida

editore: Milieu

anno edizione: 2015

pagine: 205

La storia di un ragazzo, con una lieve protuberanza sulla spalla destra poi ingigantita dalla sua fama e dalla leggenda popolare, che si trovò giovanissimo tra i protagonisti della lotta delle borgate romane contro il fascismo. Dopo l'8 settembre 1943 Giuseppe Albano, il Gobbo del Quarticciolo, partecipò alla Resistenza, rendendosi protagonista di azioni di grande temerarietà, fino a essere imprigionato nelle celle di via Tasso. Dopo il 4 giugno 1944, giorno della liberazione di Roma, accadde però qualcosa di inaspettato: Albano si coinvolse in imprese di criminalità comune come estorsioni, collaborazioni con la polizia e doppi giochi tra i partiti della sinistra e associazioni paragolpiste. Il Gobbo - che finì per credersi un potente boss della malavita e un abile manovratore - fu in realtà assai più spesso manovrato, in un gioco troppo difficile e scorretto per essere compreso da un ragazzo che, benché considerato il "nemico pubblico numero uno" a Roma, aveva solo 18 anni. La ricostruzione della vita del Gobbo, basata sull'analisi delle più disparate versioni attribuite alle sue gesta, e arricchita da racconti e testimonianze inedite di persone che lo conobbero, accompagna il lettore nella comprensione di una personalità ingenua e complessa al tempo stesso. Nella parte conclusiva si rivela un colpo di scena che conduce a una verità storica fino a oggi inimmaginabile.
14,90

La casa del nulla

La casa del nulla

Giuliano Naria, Simone Rosella

Libro: Copertina morbida

editore: Milieu

anno edizione: 2014

pagine: 283

"Questo è un documento di storia orale. Queste evasioni, questi omicidi, queste rapine, queste rivolte sono tutte realmente accadute, ma se davvero come le abbiamo descritte non lo sappiamo. Noi riportiamo storie narrate da altri, spesso trasfigurate dal ricordo e dall'entusiasmo di colui che le raccontava. Abbiamo cercato di trasportare nel libro un mondo attraverso i fatti che vi avvengono, i sentimenti che si provano, ma anche, e forse soprattutto attraverso i suoi miti. (...) Molti personaggi sono noti alle cronache e vengono citati per nome e cognome, altri hanno soprannomi che ne svelano e velano l'identità. (...) Insomma, questo libro è un romanzo, non una testimonianza diretta. E come i romanzi racconta trasfigurate, e con qualche licenza, storie realmente vissute." Con queste parole gli autori raccontavano il senso e il metodo usato per raccogliere le storie che compongono l'affresco di memorie de "La casa del nulla", opera sospesa tra storia orale, letteratura carceraria, racconto corale e antopologico. Pubblicato per la prima volta a metà degli anni ottanta da Tullio Pironti, e riproposto in una versione ridotta nel 1997 con il titolo "I duri", "La casa del nulla" ha avuto, come i suoi autori, diverse vicissitudini, ma rimane un testo fondamentale per capire gli anni settanta-ottanta e conserva ancora oggi una freschezza narrativa inossidabile.
15,90

Il ragazzo di via Padova. Vita avventurosa di Jess il bandito

Il ragazzo di via Padova. Vita avventurosa di Jess il bandito

Arnaldo Gesmundo, Matteo Speroni

Libro: Libro in brossura

editore: Milieu

anno edizione: 2014

pagine: 288

Arnaldo Gesmundo, classe 1930, milanese di via Padova, è stato uno dei sette componenti del commando di rapinatori che il 27 febbraio 1958 a Milano assaltò un furgone portavalori in via Osoppo, un colpo passato alla storia come "la rapina del secolo". Arnaldo, soprannominato dalla stampa Jess il bandito, non ha vissuto solo quell'esperienza, la sua esistenza è impregnata di avventura e storia, 50 anni di cronaca italiana e di "etica criminale". Jess si racconta in questa biografia, scritta a quattro mani con Matteo Speroni, autore milanese da sempre attento alla storie provenienti dai quartieri più periferici e vivi della città. Arnaldo, oggi un tranquillo pensionato, ricostruisce la sua vita come metafora di una generazione perduta, dalla Milano popolare degli anni bui del fascismo, all'immediato secondo dopoguerra con via Padova come paradigma sociale di quell'epoca e della città in continuo mutamento. La vita di strada, la vecchia mala milanese, la violenza cruda della guerra, dal rito iniziatico della fuga giovanile a Marsiglia, altro luogo simbolo, alla voglia di rivalsa dei primi furti, fino agli spettacolari assalti alle fortezze del danaro, banche e furgoni portavalori, la sua specialità. Una parte dell'opera ripercorre le terribili vicende di cui fu diretto protagonista nelle galere di tutta Italia dagli anni del boom economico fino alle rivolte carcerarie degli anni settanta. Prefazione di Antonio Di Bella.
14,90

Lo statuto dei gabbiani

Lo statuto dei gabbiani

Horst Fantazzini

Libro

editore: Milieu

anno edizione: 2012

pagine: 352

Da "Ormai è fatta"" alle poesie, vita e opere del Bandito Gentile. In questo volume sono raccolti in forma integrale saggi, lettere, poesie e racconti, un omaggio a Horst Fantazzini a più di dieci anni della sua morte. Prefazione di Pino Cacucci.
13,90

Francis Faccia d'angelo. La Milano di Turatello

Francis Faccia d'angelo. La Milano di Turatello

Antonella D'Agostino

Libro

editore: Milieu

anno edizione: 2012

pagine: 272

Francesco "Francis" Turatello è stato per tutti gli anni Settanta il boss incontrastato della mala milanese, le sue bische erano frequentate da cabarettisti, cantanti, rapinatori, ma anche da industriali e politici senza scrupoli. Dai rapporti con la vecchia e nuova mafia, alla faida con il bandito per eccellenza Renato Vallanzasca, fino ai sanguinosi omicidi per la sua successione: una biografia romanzata che racconta in modo duro e avvincente una pagina importante della nostra storia.
16,90

Rubare ai ricchi non è peccato

Rubare ai ricchi non è peccato

Vincenzo Pipino

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Milieu

anno edizione: 2019

pagine: 231

"Ladro filosofo", "Fantomas della laguna", "Sindacalista delle carceri", "Re dei ladri", i soprannomi si sprecano per Vincenzo Pipino, che ha il vezzo di farsi chiamare "ladro gentiluomo" e può vantare nel suo curriculum ricco di imprese avventurose di aver portato a segno il primo e unico colpo a Palazzo Ducale di Venezia ma anche di aver messo le mani - due volte - sulla galleria privata di Peggy Guggenheim. Senza dimenticare il famoso furto del Canaletto in casa Falck, alle Zattere. Risulta impossibile rimanere indifferenti davanti alla ironia dissacrante e capacità innata di affabulare di Pipino. E si rimane ovviamente rapiti anche dal tema dei suoi scritti: furti, fughe, notti brave, episodi sepolti nella memoria popolare e nei segreti del vecchio milieu malavitoso, spesso ai limiti dell'incredibile. Una narrazione a volte tragica, a volte ironica, mai banale, che dietro a un apparente distacco finisce spesso per porre con forza lo sguardo sulle ineguaglianze della nostra società, tra ricchezze incalcolabili e povertà estrema.
17,90

La ballata del Pelé. Una storia di osteria, malavita e nostalgia

La ballata del Pelé. Una storia di osteria, malavita e nostalgia

Roberto Farina

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Milieu

anno edizione: 2018

pagine: 189

Il Pelé ha conosciuto bene la vecchia Milano e le sue osterie. Un mondo ormai scomparso, di cui è diventato il cantastorie. C'erano artisti e operai, prostitute e malavitosi, tutti a bere allo stesso tavolo. I malavitosi erano quelli di una volta: andavano contro ai soldi, non alle persone. Del resto anche gli artisti, le prostitute e gli operai erano quelli di una volta, e anche i juke box, l'odore di cavolo bollito, quello di legno vecchio, di frutta e di tabacco, i bottiglioni di Barbera sul tavolo e la frittata di cipolle sul bancone. C'erano sbornie da un giorno e una notte. C'erano i tramonti straordinari dei Navigli, quando il sole si infilava sciropposo nella Briosca, dove in mille rivoli traspariva la gioia di stare insieme. C'erano il Pinza, il Wanda, Bruno Brancher, Walter Valdi e Didi Martinaz. C'erano Billy Dardes lo zingaro, e Erik Scheller il pittore di strada, c'erano il Gilberto e il Morelli e tanti altri, tra i quali anche Battisti e Mogol (che fecero bene, quel giorno, ad alzare i tacchi). Un viaggio dove si incontrano epica e marginalità, bassifondi e poesia. Nel CD allegato, cantato e suonato da Pelé e da Nadir Scartabelli, ritroviamo le canzoni d'osteria e di malavita. Canzoni saporite, ironiche, combattive e generose come la vecchia Milano.
16,90

Rubare ai ricchi non è peccato

Rubare ai ricchi non è peccato

Vincenzo Pipino

Libro: Libro in brossura

editore: Milieu

anno edizione: 2017

pagine: 238

"Fantomas della laguna", "Arsenio Lupin della Giudecca", "Re dei ladri", i soprannomi si sprecano per Vincenzo Pipino, che ha il vezzo di farsi chiamare "ladro gentiluomo" e può vantare nel suo curriculum ricco di imprese avventurose di aver messo a segno il primo e unico colpo a Palazzo Ducale a Venezia ma anche di aver messo le mani, due volte, sulla galleria privata di Peggy Guggenheim. Nella sua galleria virtuale figurerebbero tra gli altri un Picasso, un Magritte, un Balla, un Kandinskij, un Braque, due De Chirico, due Klee, due Malevich, due Ernst, due Moore sottratti abilmente e restituiti in cambio delle "spese di trasporto", in un'eterna sfida tra guardie e ladri dai risvolti a volte ironici e a volte misteriosi. Pipino racconta con umorismo dissacrante storie di arte e di vita cui risulta impossibile rimanere indifferenti. Furti, fughe rocambolesche, notti sui tetti, episodi sepolti nella memoria popolare e nei segreti del vecchio milieu veneziano, spesso ai limiti dell'incredibile, degni del più fantasioso dei crime movie e in procinto di essere consacrati a Hollywood.
14,90

Fuga da Fresnes. Storia del bandito bergamasco che doveva uccidere Berlusconi

Fuga da Fresnes. Storia del bandito bergamasco che doveva uccidere Berlusconi

Emiliano Facchinetti

Libro: Libro in brossura

editore: Milieu

anno edizione: 2015

pagine: 313

C'è un vecchio adagio che recita: "bergamaschi, terra di muratori e rapinatori". A cavallo tra anni Settanta e Ottanta, tra le tante batterie di banditi all'assalto di banche e portavalori, tra politica e criminalità, la mala bergamasca era tra le più temute e rispettate. Un vento fuorilegge che soffiava forte tra quelle terre aspre, come la Val Cavallina da cui proveniva il nucleo storico della Banda dei bergamaschi. Figure epiche tra cui spicca Pierluigi Facchinetti, bello e dannato fino alla leggenda, che prima di morire a 31 anni sotto una pioggia di proiettili con una Colt in pugno, si era lasciato alle spalle le polizie di mezza Europa. Nemico pubblico numero uno in Svizzera, Francia, Olanda per sequestri, omicidi e rapine, ricercato e temuto da doganieri e gendarmi. Protagonista di diverse evasioni, una in particolare destinata a entrare nella storia, quella dal penitenziario di Fresnes, vicino a Parigi, per tutti l'Alcatraz francese. Una storia molto conosciuta a livello internazionale quella di Facchinetti e quasi rimossa da noi, soprattutto per le circostanze misteriose legate al progetto di rapire Silvio Berlusconi per conto di una importante banda criminale francese. Un progetto fallito, a seguito del quale tutti gli elementi della banda saranno eliminati in maniera misteriosa. Emiliano Facchinetti, fratello di Pierluigi, con cui ha condiviso alcune delle vicende narrate nel libro, racconta la parabola della banda bergamasca fino al tragico epilogo...
15,90

Il bandito dell'Isola

Il bandito dell'Isola

Ezio Barbieri, Nicola Erba

Libro

editore: Milieu

anno edizione: 2013

pagine: 240

Noto come il bandito dell'Isola, quartiere milanese un tempo abitato da malavitosi, Ezio Barbieri è stato il nemico pubblico numero uno del dopoguerra. Nel 1945, in una Milano affamata e semidistrutta, con Sandro Bezzi dà vita alla banda della Aprilia nera, ancora oggi una delle bande mitiche per tutti gli appassionati di noir e storie criminali. A bordo di una scattante Lancia Aprilia sfuggivano alle forze dell'ordine dopo aver rapinato banche e facoltosi industriali, scorrerie in stile Robin Hood che spesso terminavano con la distribuzione di parte del bottino tra gli abitanti del quartiere. Dopo una serie di evasioni e la morte violenta di Bezzi, Barbieri si ritrova protagonista, suo malgrado, della più grande rivolta carceraria del secondo dopoguerra, la Pasqua Rossa di San Vittore. Condannato a trent'anni comincia una lunga odissea nei peggiori penitenziari d'Italia e solo nel 1971 inizia in Sicilia una nuova vita da uomo libero, come stimato commerciante di vini. Alle soglie dei novant'anni Barbieri ricostruisce per la prima volta la sua vita avventurosa, dalla Milano del dopoguerra all'odissea nelle nostre peggiori carceri, una biografia ricca di aneddoti sui personaggi cult della storia criminale italiana.
14,90

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