Monte Università Parma: Fuori collana
Remo Gaibazzi e la scrittura nelle arti figurative
Calzolari, Tedeschi
Libro: Libro in brossura
editore: Monte Università Parma
anno edizione: 2022
pagine: 239
Remo Gaibazzi (Stagno di Roccabianca-PR, 1915-Parma, 1994) è stato un pittore che ha respinto le sirene del mercato e che ha scelto di vivere in provincia, seppure in una città come Parma ricca di ambizioni culturali: proprio per questo la sua opera è rimasta relativamente poco conosciuta, anche se non è stata affatto intellettualmente isolata e provinciale, com’è testimoniato dalla sua straordinaria carriera artistica, che lo ha visto passare dalla giovanile attività di caricaturista, amico di Guareschi e di Zavattini, a una pittura originale, ma sintonizzata sulle ricerche pittoriche più avanzate della fine del Novecento. Questo volume, catalogo della mostra Remo Gaibazzi e la scrittura nelle arti figurative. Variazioni nella ripetizione: 1979-1994 (Parma, Palazzo del Governatore, 20 maggio-15 luglio 2022), è incentrato sugli ultimi quindici anni dalla vita dell’artista, periodo durante il quale egli utilizzò sistematicamente, e in modo personale, la scrittura. Nella seconda sezione le opere del parmigiano dialogano con quelle di artisti affini, come Roman Opalka, Dadamaino, Alighiero Boetti etc. Il volume, particolarmente curato anche per quel che riguarda le immagini (i lavori di Gaibazzi sono difficilissimi da fotografare), oltre ai saggi di Francesco Tedeschi e Giorgio Zanchetti, presenta un testo di Andrea Calzolari che ripercorre cronologicamente la vicenda intellettuale degli ultimi anni del pittore.
Fuochi oltre il ponte. Rivolte e conflitti sociali a Parma (1868-1915)
Margherita Becchetti
Libro: Copertina morbida
editore: Monte Università Parma
anno edizione: 2022
pagine: 392
A separare Parma nuova e l'Oltretorrente non stavano solo il torrente e le divergenti condizioni urbane ma, si può dire, un intero mondo che rendeva i loro abitanti diversi e lontani in tutto, nello stile di vita e nelle abitudini, nel linguaggio e nei gesti, nel viso, negli abiti e negli ideali. Qualcuno dice vi si parlassero anche due dialetti diversi. I ponti univano e al contempo dividevano due città profondamente diverse. Questo volume ricostruisce la vita quotidiana in Oltretorrente e la tumultuante sequenza di episodi di ribellione di cui i suoi abitanti furono protagonisti dall'unità d'Italia alla vigilia della Grande guerra. Proteste così vigorose da far guadagnar loro la fama di gente rissosa e ribelle.
ACI Parma 100. 1921-2021 cento anni dell'Automobile Club Parma
Libro: Copertina morbida
editore: Monte Università Parma
anno edizione: 2021
pagine: 140
«Con questa pubblicazione andremo a ripercorrere in larga parte la storia e le vicende sportive, spesso intrecciate con quelle umane, dei nostri Soci, vero cuore pulsante dell'Automobile Club Parma - di cui condividono princìpi ispiratori e finalità -, ambasciatori, con le loro gesta di illuminante esempio, dei più alti e nobili valori di lealtà, correttezza, non violenza, fair-play. Lo sport dell'automobile viene genericamente annoverato tra gli sport individuali, dimenticando che dietro ai risultati sportivi di un conduttore, di un equipaggio o di un costruttore si cela in realtà un grande lavoro di squadra, fatto sì di sacrifici e rinunce, ma anche e soprattutto di visione e condivisione di un progetto comune, da realizzarsi in amicizia e con professionalità. È dal lavoro di squadra che nascono l'intuizione e il guizzo vincente, è dalla serenità originata dalla fiducia nel team che si ottiene la performance migliore. È proprio a chi lavora dietro le quinte, in ombra, prezioso ingranaggio della complessa macchina organizzativa, che va per primo il nostro sentimento di gratitudine; insieme a loro, i conduttori e i meccanici che partecipano alle competizioni senza velleità di vittoria, ma con il desiderio di condividere con altri amici e appassionati le emozioni e l'adrenalina che solo il nostro sport può dare. Ma a cosa serve il nostro sport? È una domanda che tanti si pongono o si sono posti, alla quale non si riesce a dare una risposta, in quanto lo sport motoristico non è un'attività prettamente muscolare ed è ritenuto da alcuni ancora troppo rischioso, nonostante il grande progresso ottenuto nel campo della sicurezza. La risposta più bella a questo quesito ci è stata donata dal grande giornalista e scrittore Dino Buzzati nel 1955 in un editoriale pubblicato sul "Nuovo Corriere della Sera", in occasione della scomparsa del pilota Alberto Ascari durante la prova di una vettura da corsa sul circuito di Monza, e di cui trascriviamo, a mo' di dedica, un breve ed emozionante passaggio.» (Dall'Introduzione)
Raccontami... Sette novelle buone
Plautilla Brizzolara
Libro: Copertina morbida
editore: Monte Università Parma
anno edizione: 2021
pagine: 63
Nata nel silenzio del confinamento pandemico, la raccolta di novelle rielabora il vissuto, fatto di paure e di domande, che ha attraversato piccoli e grandi. Il linguaggio curioso e stupito dei personaggi - in carne ed ossa o in rame, stucco, colori o pelo! - conduce il lettore a divenire attore, sceneggiatore, impresario di un mondo che popola il cuore di tanti, ma non trova parole per raccontarsi. Riferimenti a fatti e persone del Vangelo, liberamente interpretati, collocano alcune novelle nell'humus palestinese.
Da casa del fanciullo e della Madonna di Fontanellato a Centro Cardinal Ferrari. Una storia di fede e di coraggio
Libro: Copertina morbida
editore: Monte Università Parma
anno edizione: 2021
pagine: 209
A Fontanellato (provincia di Parma), a fianco del Santuario della Beata Vergine del Rosario, si erge un imponente edificio, disegnato dall'architetto Lamberto Cusani e costruito per ospitare bambini orfani da tutta Italia. La "grandiosa mole" fu innalzata negli anni Trenta del Novecento grazie alla fede incrollabile, alla tenacia e alla passione del padre domenicano Giacinto Mazzetti e alla generosità di migliaia di piccoli e grandi benefattori sparsi in Italia e nelle Americhe. La Casa del Fanciullo e della Madonna di Fontanellato poté ospitare gli orfanelli solo dal 1948 a causa delle continue requisizioni come campo di prigionia inglese, come scuola per Allievi Ufficiali della Repubblica Sociale Italiana, come ricovero per sfollati e senza tetto. Dal 1948 al 1982 l'Orfanotrofio fu luogo di accoglienza amorevole e di crescita personale per centinaia di bambine e bambini, accuditi ed educati dalle suore imeldine e dai padri domenicani. Dal 1999, grazie alla Compagnia di San Paolo di Milano che desiderava onorare il suo fondatore, e successivamente al Gruppo Santo Stefano, l'edificio, ribattezzato Centro Cardinal Ferrari, è divenuto sede di cura e riabilitazione per gravi cerebrolesi e di accoglienza per le loro famiglie. Attraverso inedite ricerche di archivio, testimonianze orali, ricordi personali e un ricco apparato fotografico, prende vita una affascinante storia lunga un secolo, in cui voci diverse raccontano di entusiasmi e fatiche, successi e sconfitte, speranze e delusioni, celebrando la fede in Dio e il coraggio dell'essere umano di lottare contro le miserie del mondo, di prendersi cura dei più piccoli e dei più deboli per lenire le loro sofferenze e per aiutarli a ricostruire il proprio percorso di vita. All'ombra benevola della Madonna di Fontanellato, si snoda una suggestiva narrazione in cui le vicende della Nazione si intrecciano con le minute storie di un paese della provincia italiana, dove si avverte "nell'aria l'allegria di chi è stato naufrago ed è arrivato a riva".
La famiglia Cervi. Contadini nella Resistenza
Giorgio Casamatti
Libro: Copertina rigida
editore: Monte Università Parma
anno edizione: 2010
pagine: 208
Quella della famiglia Cervi è una tra le storie più tragiche e affascinanti della Resistenza italiana; una famiglia di contadini all'avanguardia e di patrioti che ha duramente lottato per la pace, la libertà e l'uguaglianza sociale, pagando con la vita l'adesione incondizionata agli ideali della democrazia, divenendo così un simbolo dei valori più puri e profondi della lotta partigiana e dell'intero movimento di Liberazione. Grazie all'educazione dei genitori Alcide e Genoeffa Cocconi, i sette fratelli Cervi hanno saputo cogliere, prima di molti altri, l'esigenza di contrapporsi al fascismo, non solo sul piano militare, ma anche su quello politico, etico e culturale. Con la loro condotta morale e le loro coraggiose azioni, che li hanno fatti condannare a morte dai fascisti nel dicembre del 1943, sono stati un esempio per i compagni di lotta e rimangono oggi un mito per intere generazioni. Dal dopoguerra i Cervi vengono ricordati e celebrati a livello nazionale, anche con il museo e il centro studi a loro dedicati: il podere ai "Campi rossi" è una sorta di "luogo di pellegrinaggio" laico. La storia di questa straordinaria famiglia è qui affidata ai racconti di chi ha conosciuto e collaborato con i Cervi, ai ricordi di chi ha vissuto quei momenti drammatici ed eroici. Una narrazione resa ancor più viva dall'ampio corredo di documenti e immagini, spesso inediti, che forniscono nuove chiavi di lettura di una delle pagine più memorabili della Resistenza.