Morganti Editori: Facezie d'autore
Il taccuino di Martino da Madrisio. Memorie e ricette di uno speziale
Paolo Morganti
Libro: Libro in brossura
editore: Morganti Editori
anno edizione: 2015
pagine: 160
Martino da Madrìsio è uno degli amati personaggi dei romanzi storici di Paolo Morganti, ambientati nel Cinquecento. È lo speziale-alchimista, amico fraterno di pre' Michele Soravìto, il prete goloso che prima di lui ha scritto un diario gastronomico-esistenziale. Lo speziale e alchimista Martino da Madrìsio, uscito dalla penna e dalle pagine dei romanzi del suo creatore, si racconta in questo spin-off letterario. Il suo taccuino segreto si trasforma in un originale diario in cui egli traccia la sua autobiografia, soffermandosi sugli episodi salienti della sua esistenza: la nascita, la famiglia, gli studi in monastero e all'università, le investigazioni accanto a pre' Michele, gli amici e l'amore per Mèliga Macchialatto, la mugnaia benandante. A differenza dell'amico pievano, che prima di lui ha scritto un diario farcito di Fede e di golose ricette, Martino, da Maestro di Spezieria e di Alchimìa, frappone al racconto della vita favole alchemiche e numerose ricette, gastronomiche ma anche cosmetiche e per il sollievo dello spirito.
Le memorie di pre' Michele. Facezie e ricette di un prete goloso
Paolo Morganti
Libro: Libro rilegato
editore: Morganti Editori
anno edizione: 2015
pagine: 144
Inizia con questo primo libro una serie di divertimenti letterari in cui alcuni scrittori prelevano dai loro romanzi i personaggi più riusciti, o li attingono dalla storia o ancora dalla letteratura, per dar loro vita autonoma. In un colto ed esilarante 'come se', Morganti fa redigere un diario gastronomico-esistenziale a pre' Michele, uno dei protagonisti più amati dei suoi libri ambientati nel 1500. Il pievano, smessi i panni d'investigatore dell'occulto, si è dedicato alla scrittura e mette nero su bianco, sé stesso. Pre' Michele è stato mandato dal Vescovo in Carnia ufficialmente per sostituire il prete del paese. Ufficiosamente si trova là in punizione per il suo peccato di gola. Il prete, lontano dall'amico speziale Martino trova il tempo per iniziare a scrivere un primo diario, in cui racconta al Buon Dio e all'angelo custode la sua vita presente e passata. È un diario che gli assomiglia: scrive di cibo, filosofeggia sulla vita, offre pillole di sacra saggezza cristiana e racconta, come in uso nel Rinascimento, brevi facezie, spiritose e dense di morale. Questo primo diario, ritrovato da Paolo Morganti nella soffitta della parrocchia, è stato da lui rivisto e corretto.