Nardini: Le arti e la storia
Il granaio lorenese della fattoria granducale di Alberese in Maremma
Libro
editore: Nardini
anno edizione: 2010
pagine: 108
L'azienda Regionale Agricola di Alberese è situata nel cuore della Maremma Toscana, all'interno dell'omonimo parco naturale, in un territorio in cui la ricchezza del patrimonio ambientale, la bellezza dei paesaggi naturali e di quelli coltivati si fondono con la storia e le tradizioni del luogo. L'Azienda è, oltre che una delle più grandi fattorie agricole italiane all'interno di un'area protetta, anche depositaria di una storia millenaria. Nel suo territorio sono presenti siti archeologici ed edifici storici, ai quali è stata dedicata negli anni particolare attenzione. Dal '96 sono state intraprese diverse opere di restauro che hanno riguardato la Villa Granducale, l'Abbazia di San Rabano, le Torri di Castel Marino e di Collelungo e Magazzini Lorenesi (o granaio) di Spegolaia. Il grande edificio ottocentesco del granaio lorenese, ubicato a pochi chilometri dal mare in località Spergolaia, accanto agli edifici della fattoria, ai recinti e alle stalle da cui ogni mattina i butteri partono per controllare le mandrie ai pascoli, occupa una posizione strategica nel cuore stesso dell'Azienda. Attraverso l'intervento di recupero attuato sono state colte e sfruttate con sapienza le potenzialità dell'immobile che, mantenendo la propria identità storica e la struttura architettonica originaria, è stato convertito in un centro per mostre e convegni, una nuova risorsa per l'intero territorio della Maremma.
Architettura timida. Piccola enciclopedia del dubbio
Marco Ermentini
Libro: Libro in brossura
editore: Nardini
anno edizione: 2010
pagine: 96
Ad uno sguardo fanciullo l'architettura italiana offre molti motivi per ridere di gusto e per meravigliarsi. Questa piccola enciclopedia del dubbio, nel gran deserto delle certezze, è una raccolta di 100 tracce, spie e paradossi descritti con minimi racconti che mandano in tilt i nostri luoghi comuni. Sono semplici strategie in pillole per ricordare che nella nostra epoca frenetica, distratta, seriosa e spietata c'è bisogno di ironia, pazienza, tolleranza, lentezza, gentilezza, umiltà e prima di tutto di timidezza. La timidezza non è una malattia ma una virtù preziosa che ci insegna a maneggiare il mondo con delicatezza ponendoci molti dubbi e chiedendo permesso prima di agire. In un mondo di sopraffazione sfacciata la nonviolenza verso le cose è la più grande forza a nostra disposizione. La vera ricchezza dell'architetto timido è data dal saper intervenire con poco, del quale poco non vi è mai penuria, utilizzando la conoscenza, la conservazione dell'esistente e la stratificazione della nuova architettura con cautela, attenzione, affetto, umiltà e intelligenza. Forse nei progetti è più importante presentare l'elenco delle cose non fatte chiedendoci: e se provassi a non fare questo? Così le azioni della SAA Shy Architecture Association (associazione per l'architettura timida) sono provocatorie (l'invenzione del miracoloso farmaco Timidina), ironiche (la patente a punti per il restauro) e meravigliosamente sconclusionate. Ma spesso giocando si può affermare qualche verità.
Capolavori in museo. Musei e collezioni: i più famosi dipinti da Capodimonte al Guggenheim. Volume Vol. 2
Maria Maugeri
Libro: Libro rilegato
editore: Nardini
anno edizione: 1996
pagine: 432
Architettura nelle Marche. Dall'età classica al liberty
Fabio Mariano
Libro: Libro rilegato
editore: Nardini
anno edizione: 1996
pagine: 520
La vita della Madonna nell'arte
Libro: Libro rilegato
editore: Nardini
anno edizione: 1994
pagine: 208
La stirpe de' Medici di Cafaggiolo
Gaetano Pieraccini
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Nardini
anno edizione: 1994
pagine: 2016
Archeologia nelle Marche. Dalla preistoria all'Età tardoantica
Mario Luni
Libro: Libro rilegato
editore: Nardini
anno edizione: 2004
pagine: 440
Questo volume dedicato all'archeologia costituisce un ulteriore ampliamento della serie sull'arte nelle Marche, voluta da Pietro Zampetti "per avere un'unitaria generale visione delle secolari vicende artistiche che hanno dato un volto storico e culturale alla terra marchigiana". Opera di studiosi, archeologi, sia di Soprintendenza che di varie università marchigiane, esso affronta l'argomento con un approccio in parte storico topografico, in parte monografico sui singoli temi, favorendo la facilità di comprensione e conoscenza del mondo antico nelle Marche.
Immagine del Palio. Storia, cultura e rappresentazione del rito di Siena
Libro: Libro rilegato
editore: Nardini
anno edizione: 2003
pagine: 578
Questo volume presenta nuove suggestive ipotesi sull’origine delle Contrade e sui loro simboli, come sulla loro plurisecolare storia indagata ora principalmente dal punto di vista istituzionale. Altri contributi sono dedicati a quella particolare religiosità mariana tanto radicata a Siena da far intitolare al festa alla Vergine da sempre. I costumi antichi dei cortei storici vengono studiati in maniera organica e complessiva per la prima volta, facendo emergere chiaramente la ricchezza del materiale custodito sia dalle Contrade che dal Comune di Siena. Lo studio qui presentato costituisce quindi un primo fondamentale approccio all’argomento. Lo stesso può dirsi per il corteo che nel suo primitivo intento celebrativo ha visto la realizzazione di importanti apparati scenici, dei quali viene offerto un repertorio delle origini fino alla trasformazione nel corso del primo Ottocento quando da allegorico si fece rappresentativo. Una vastissima quantità di materiale figurativo, anche inedito, presentata nell’Atlante storico iconografico e nel resto del volume, ha confermato quanto già indicato in studi precedenti, ma suggerito anche nuove ipotesi sullo svolgimento, sugli apparati, nonché sulla produzione figurativa legata alla festa, permettendo importanti scoperte e puntuali rettifiche. Il filo conduttore del volume è “l’immagine del Palio”, dove il termine “immagine” è comprensivo di tutte quelle raffigurazioni prodotte dalla festa stessa nel suo secolare divenire storico, nella sua continua evoluzione per rispettare la propria natura di rito coinvolgente tutta la città. L’esperto di cultura palliesca scoprirà proprio nell’impronta iconografica storico-documentaria la novità del programma editoriale del volume, che non ha però disdegnato le immagini fotografiche sia d’archivio che attuali. Questo approccio ha proposto anche una lettura aggiornata delle fonti documentarie, senza precludere una significativa sintesi di quanto mito e realtà hanno condizionato e tuttora condizionano l’approccio umano al Palio, e ciò per inquadrarne unitariamente tutte le manifestazioni.