Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Officina: Officina. Etruscologia

Il colore e la materia. Tra tradizione e innovazione nella produzione dell'impasto rosso nell'Italia medio-tirrenica

Il colore e la materia. Tra tradizione e innovazione nella produzione dell'impasto rosso nell'Italia medio-tirrenica

Silvia Ten Kortenaar

Libro: Libro in brossura

editore: Officina

anno edizione: 2011

pagine: 416

"Officina Etruscologia" vuole essere un laboratorio aperto ai giovani archeologi che lavorano nelle Università, nelle Soprintendenze, nelle realtà locali per la conoscenza, la valorizzazione e per la tutela del territorio. Vuole costituire un luogo di incontro e di dibattito capace di garantire l'edizione rapida e diretta di nuovi dati, siano essi frutto di ricognizioni nel patrimonio museale o esito di ricerche sul campo. Grande attenzione vuole essere riservata alle notizie di scavo inedite che possano contribuire alla conoscenza delle manifestazioni artigianali e della cultura materiale delle civiltà etrusca e italica. Con la denominazione "impasto rosso" si definisce una produzione ceramica che ebbe eccezionale diffusione soprattutto nel periodo orientalizzante in particolare in Etruria meridionale, nel Latium Vetus e nell'agro falisco. Si tratta di una classe di vasi caratterizzati dal colore rosso più o meno brillante, ottenuto con particolari accorgimenti tecnici e di cottura e in alcuni casi con la rifinitura delle pareti mediante un ingobbio argilloso arricchito da un'alta percentuale di ossidi e idrossidi di ferro. Questa tecnica, è stata avvicinata alla "Red Slip fenicia", dalla quale secondo alcuni deriverebbe tramite la mediazione di "Pithekoussai" o, a una quota cronologica più alta, tramite influenza diretta di artigiani di origine levantina.
35,00

Tra centro e periferia. Nuovi dati sul bucchero nell'Italia centrale tirrenica
25,00

Rozza ceramica d'impasto. La ceramica ligure nell'età del ferro

Rozza ceramica d'impasto. La ceramica ligure nell'età del ferro

Lucia Mordeglia

Libro: Libro in brossura

editore: Officina

anno edizione: 2016

pagine: 422

La rozza ceramica d'impasto, secondo l'espressione usata da Luigi Bernabò Brea nel 1942 a proposito dei reperti rinvenuti nell'entroterra genovese a Praxelli di Rossiglione proprio per il carattere di impasto grezzo, utilizzato per la realizzazione di forme piuttosto semplici, come olle, ciotole o scodelle, arricchite da motivi decorativi altrettanto essenziali, costituisce tuttavia una sorta di "fossile-guida" per l'identificazione di aree di insediamento o di frequentazione liguri. Questo è l'assunto di base del volume, in cui si propone in maniera il più possibile organica ed esaustiva la catalogazione della produzione fittile nell'Italia nord-occidentale, nel territorio tradizionalmente insediato dagli antichi Liguri, nel corso dell'età del Ferro. Accanto alla rassegna dei dati disponibili nella variegata e dispersa letteratura sull'argomento, con alcuni approfondimenti su contesti ancora inediti, si offre anche una proposta di classificazione di questa produzione vascolare - con una costante attenzione alla distribuzione geografica delle attestazioni - intesa come strumento di lavoro per procedere, su una base documentaria affidabile, nell'approfondimento della conoscenza delle fasi più remote di un territorio e di una popolazione che tuttora presentano aspetti che sfuggono a più chiare definizioni, in primo luogo nell'identificazione delle singole tribù, note esclusivamente dalle fonti antiche, e nel rapporto con le popolazioni contermini.
25,00

Civita Castellana e il suo territorio. Ricognizioni archeologiche e archivistiche

Civita Castellana e il suo territorio. Ricognizioni archeologiche e archivistiche

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Officina

anno edizione: 2013

pagine: 202

La tutela di un sito archeologico della rilevanza di Civita Castellana, l'antica Falerii, deve avvalersi necessariamente di tutti gli apporti possibili che spaziano dalle ricerche archivistiche a quelle bibliografiche, soprattutto per l'area della città antica, oggi intensamente urbanizzata, affiancandosi allo strumento delle ricognizioni nell'ampio territorio segnato dalla presenza di importanti assi viari quali la via Flaminia e la via Amerina e da un articolato tessuto insediativo di età preromana e romana. Il territorio falisco ha alle spalle un'intensa attività di indagine topografica, iniziata tra 1881 e 1887 in relazione alla redazione della Carta Archeologica d'Italia. Alcuni dei documenti elaborati a questo scopo rappresentano ancora oggi una base importante per la conoscenza e la tutela dell'antica Falerii. La Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale, inserendosi in questa tradizione di ricerche, ha condotto nel 1994 una campagna di ricognizioni dell'intero territorio comunale di Civita Castellana. Gli esiti di questa attività, rimasti sino ad oggi inediti, hanno costituito la base per la tutela del territorio ed ora in questo volume vengono presentati al pubblico tutti i dati all'epoca raccolti, aggiornati e arricchiti da nuove scoperte e da ricerche d'archivio.
20,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.