Olschki: Edizione nazionale delle opere di Arrigo Boito
Basi e bote
Arrigo Boito
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2025
pagine: 284
Unica commedia lirica di Arrigo Boito dedicata all’amato «vernacolo venezïan» e alle maschere della tradizione, Basi e bote fu a lungo nota per frammenti, diffusi in contesti estranei alla naturale destinazione dell’opera. Nel 1914 l’edizione integrale fissò un testo dallo statuto ambiguo. L’incompiutezza della musicazione, tentata da Boito ma firmata solo nel 1927 da Riccardo Pick-Mangiagalli su libretto adattato, si somma alla fluidità della storia testuale. Del testo, però, i contemporanei colsero subito la vivacità linguistica, esaltandone la brillante efficacia degli accostamenti sonori, metrici e rimici: pregi riconosciuti dalla critica moderna, alla quale pure Basi e bote è apparsa ‘eccentrica’ tanto da porla a margine nella produzione dell’autore, complici anche trama e personaggi. L’opera, al contrario, può e deve essere legittimamente collocata all’interno del percorso artistico e della poetica boitiani, dei quali costituisce snodo coerente. Questa prima edizione condotta con criteri moderni approfondisce tale lettura, offrendo una panoramica completa dei materiali a stampa e degli autografi noti, con uno sguardo anche agli estemporanei appunti musicati da Boito.
Il libro dei versi
Arrigo Boito
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2024
pagine: 274
Tra i testi fondamentali della scapigliatura milanese, Il Libro dei versi, unica raccolta poetica di Arrigo Boito, contiene poesie-manifesto come Dualismo, A Emilio Praga e A Giovanni Camerana. Silloge breve ma fin troppo complessa e stratificata, volutamente oscura e più volte incompresa, è un raffinato diario degli eccitati anni della giovinezza del colto e malizioso poeta, tra icone della modernità, orrido, sensualità peccaminosa, victorhughiani Quasimodi delle fantasticherie, in una giostra di morti, macerie, rottami, canto di una bellezza alterata, putrescente, imbruttita, aggressiva, in cui riconoscere una diversa concezione estetica, debitrice di Baudelaire ma anche intimamente dantesca. Questa nuova edizione critica, che apre l’Edizione nazionale delle opere di Arrigo Boito, offre per la prima volta, insieme a quello della princeps del 1877 (ripubblicata con modifiche nel 1902), l’inedito testo autografo, che fissa al meglio la poetica ribelle e demolitrice, ironica, stravagante e aspra che ha generato quei versi, composti tra il 1862 e il 1869, nel pieno della militanza scapigliata dell’autore.