Palingenia: Le fondamenta
Lo strappo del tempo nel mio cuore. Memorie
Hertha Pauli
Libro: Libro rilegato
editore: Palingenia
anno edizione: 2025
pagine: 352
Attrice di teatro d’avanguardia a Vienna, scrittrice e agente letterario per autori banditi dai nazisti, Hertha Pauli è una figura speciale all’interno della letteratura dell’esilio. Intuendo di essere in pericolo quando i nazisti annessero l’Austria nel 1938, con Karl Frucht, l’amico di una vita, saltò su un treno diretto a Parigi. Anche altri – poeti, editori, giornalisti – andarono in esilio e si unirono alla piccola colonia di emigrati che si incontravano nei caffè parigini. Tra loro Joseph Roth, Walter Mehring, Franz Werfel, Heinrich Mann e il meglio dell’intellighenzia di lingua tedesca e della cultura mitteleuropea del tempo. Giorno dopo giorno, l’autrice racconta la vita dei membri di questa comunità cosmopolita, le discussioni politiche, le paure e le speranze, le tragedie che li hanno lacerati, i loro amori e la minaccia sempre incombente. Quando i nazisti marciano sulla capitale, devono fuggire di nuovo, sotto una pioggia di bombe, verso il Sud e la zona libera. A Marsiglia, Hertha incontra altri esuli caduti nella stessa trappola che, come lei, cercano di raggiungere l’America a tutti i costi. E lì avranno un incontro decisivo con il giovane americano Varian Fry… Come in un racconto cinematografico, Hertha Pauli ci consegna una testimonianza di grande intensità, dove lo sguardo sempre lucido è insieme toccato da una grazia incantevole. E dove a ogni dettaglio ci attraversa un fremito, perché la Pauli sta evocando l’enormità della tragedia della Storia, ma conservando sempre un fondo di suprema, contagiosa leggerezza.
«Un libro che divorerei». Pareri di lettura
Giuseppe Pontiggia
Libro: Libro rilegato
editore: Palingenia
anno edizione: 2024
pagine: 320
Lettore appassionato, vorace e onnivoro, pertinace bibliomane, Giuseppe Pontiggia era come fatalmente predestinato a quell'invisibile ruolo di consulente editoriale che, per decenni, affiancò alla pubblica attività di scrittore. Ma anche il «parere di lettura» assurge, in Pontiggia, al rango di vero e proprio genere letterario. Lo dimostra questo libro, dove per la prima volta si offre ampia testimonianza di una parte tutt'altro che secondaria della sua opera, relegata finora all'interno di fondi e archivi editoriali. Un Pontiggia inedito e 'privato' nel quale ritroveremo però tutti i suoi inconfondibili tratti: la scrittura sapientemente calibrata e la perentoria precisione di giudizio («Sono libri decorosamente didascalici, ma una pagina di Singer basta a cancellarli»); la contagiosa passione letteraria («...si impone senza enfasi e sottolineature, con la naturalezza serenamente sconvolgente dei classici»); la soave spietatezza di fronte a certi compiaciuti manierismi («È un grande scrittore mancato, un ectoplasma di Broch»); le personali, irriducibili inclinazioni («Il tema esercita su di me una seduzione erotica cui mi è difficile resistere e non mi sento sicuro nel giudizio»). Infine, la prodigiosa duttilità, che gli permette di spaziare con disinvoltura, e con la medesima competenza, dalla narrativa ai classici, dalla poesia alla saggistica. E, soprattutto, un rigore che non cede mai al dogmatismo: «La bellezza della scrittura sta nell'assenza delle regole».