Prospettiva Editrice: Foglio

Attraverso una vicenda incentrata su un evento epocale per l'umanità, sono affrontate (in maniera solo apparentemente casuale e talvolta ironica, quanto cruda e insolitamente diretta) diverse tematiche sociali, anche scottanti e scomode: la scomparsa dei valori, l'inquinamento, le questioni etiche e morali, il classismo, la politica senza scrupoli, il crollo della democrazia e della voce del popolo, la speculazione finanziaria, le lobby, argomenti messi in antitesi con i semplici sentimenti alla base dell'uomo e della sua essenza, come il fortissimo e struggente sentimento tra i due protagonisti. La storia diviene, dunque, una metafora dell'esistenza umana.

Questo romanzo ha la particolarità di riunire generi narrativi diversi. Infatti partendo dall'attualità scientifica, spinta ma reale, si sviluppa in un ambiente cyperpunk piuttosto soft, per sfociare poi in un fantasy strutturato in modo classico. Presso una prestigiosa istituzione di ricerca si sta tentando di dar seguito ad un esperimento (realmente avvenuto tra il 2020 e il 2021) che potrebbe cambiare lo sviluppo scientifico mondiale. Ma per far questo servirebbe un nuovo materiale casualmente rinvenuto in un frammento di meteorite. Purtroppo sul più bello questo reperto cosmico sparisce, forse rubato. Per cercare di ritrovarlo e rintracciare l'autore del gesto, un giovane ricercatore, Monty Dal Bon, viene inviato nel Metaverso, molto più evoluto dell'attuale e con la caratteristica di non essere solo una evoluzione della realtà aumentata ma un vero e proprio mondo alternativo. In questo Metaverso, sostanzialmente un ambiente cyberpunk da cui il protagonista va e viene grazie a ad uno speciale dispositivo, incontra personaggi particolari che lo aiutano in questa ricerca. Ma nel Metaverso purtroppo non trova la soluzione e quindi Monty deve rivolgere la sua attenzione ad una realtà virtuale ulteriore, creata all'interno del Metaverso stesso. Ed è in questa realtà virtuale nuova, chiamata Esacosmo, si svolge una storia classicamente fantasy a cui il protagonista non partecipa ma assiste e solo interpretando tale vicenda, con l'aiuto dei suoi amici del Metaverso, riuscirà a risolvere l'enigma, ma con l'immancabile colpo di scena finale totalmente impensabile. E la farina del diavolo? Ovviamente va tutta in crusca!

La nebbia che avvolge profeti e prescelti da Dio viene lentamente diradata dall’enorme sapere di Laura Eletti, che con i suoi dubbi e le sue ricerche individua nel ligneo pastorale, la Virga Virtutis, il segno del comando degli Angeli del “Principato” giunto per divina volontà ad Abramo prima, a Mosè poi ed a Giuseppe infine, il padre putativo di Gesù, quando gli eventi costrinsero la sacra famiglia alla pericolosa fuga in Egitto. Potente e misterioso simbolo quanto e forse più dell’Arca dell’Alleanza, il sacro oggetto scatena sanguinose battaglie tra paesi diversi e cellule estremiste per entrarne in possesso, per dominare il mondo, ignari che l’Antico, il principe degli angeli ribelli e caduti sta per scatenare i suoi mostruosi mastini dell’orrore, eco di antiche battaglie celesti già combattute.

Fabio Marella, ingegnere, manutentore, subacqueo e investigatore per caso alle prese con un nuovo delitto. In trasferta ma sempre aiutato dalla sua squadra investigativa, questa volta in videoconferenza, dovrà aiutare una bella poliziotta a scoprire il colpevole di un omicidio che affonda le sue radici nel passato della Sardegna e nella storia del nostro paese. Contemporaneamente scoprirà il valore dell’amicizia anche tra sessi diversi.

Al loro arrivo, un Vigile del Fuoco fu autorizzato a calarsi con estrema cautela all'interno del pozzo sfruttando le maniglie di ferro infisse nella muratura perimetrale per tutta la sua profondità. Nelle operazioni di imbragamento del corpo, il Vigile si accorse che nella mano immersa nella melma, il cadavere stringeva un grosso oggetto metallico. Ricevuta specifica autorizzazione alla preventiva rimozione, il Vigile prelevò l'oggetto e lo appoggiò delicatamente sul pavimento; subito dopo riprese l'operazione di estrazione del cadavere che anch'esso venne poi adagiato sul pavimento. Più del cadavere, ad attrarre la nostra istintiva curiosità fu l'oggetto metallico che venne quindi sommariamente ripulito per comprenderne esattamente la fattezza. A prima vista sembrava trattarsi di una specie di croce formata da due pugnali o piccole spade apparentemente in argento tenute assieme al centro da un grosso cuore probabilmente d'oro.