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Salerno: Ediz. naz. delle opere di P. Aretino

Opere attribuite a Pietro Aretino

Opere attribuite a Pietro Aretino

Libro: Libro rilegato

editore: Salerno

anno edizione: 2023

pagine: 585

Sebbene Pietro Aretino abbia affrontato generi letterari differenti nel corso della propria esistenza, opere "erotiche" come i Sonetti lussuriosi (1525), il Ragionamento (1534) e il Dialogo (1536) hanno costituito a lungo gli scritti più rappresentativi, complici le parole dei detrattori, una tradizione storiografica miope e una oggettiva fortuna editoriale di questi famigerati testi. Imitato già in vita, Aretino aveva raggiunto uno stile che rappresentava un modello, anche per la produzione licenziosa, come suggeriscono gli scritti di alcuni suoi "protetti". La messa all'Indice ha contribuito ad alimentare la sua fama di autore scandaloso: soprattutto dopo la morte dello scrittore, furono realizzate opere di natura erotica, in prosa e in versi, spesso clandestine e talvolta di fattura modesta, che correvano sotto il suo nome. In Francia il termine Arétin, tra il XVII e XVIII secolo, designò perfino un genere letterario, naturalmente legato alla pornografia. Quello del Flagello de' principi è senz'altro un unicum nella nostra letteratura: nessun autore può vantare un numero così elevato di opere attribuite nel corso dei secoli. Nel volume, oltre a essere illustrati alcuni punti nodali di questo singolare caso letterario, sono pubblicate criticamente La tariffa delle puttane di Vinegia, il Ragionamento del Zoppino, il Dialogo intitulato la Cortigiana (meglio conosciuto come il Dialogo di Maddalena e Giulia o La puttana errante) e i Dubbi amorosi: si tratta delle quattro opere più fortunate e significative assegnate – infondatamente – ad Aretino, che, nell'arco di meno di un secolo, consacrano il suo nome come quello dello scrittore erotico per eccellenza. Opere che, tradotte, riprodotte e imitate, in maniera straordinaria e inaspettata apriranno la strada alla produzione licenziosa e libertina del Seicento e del Settecento, in Italia e in Europa. Premessa di Paolo Procaccioli.
89,00

«Inchiostro per colore». Arte e artisti in Pietro Aretino

«Inchiostro per colore». Arte e artisti in Pietro Aretino

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno

anno edizione: 2019

pagine: 360

Il volume, allestito in coedizione con le Gallerie degli Uffizi in occasione della mostra "Pietro Aretino e l'arte nel Rinascimento" (Firenze, Gallerie degli Uffizi, Aula Magliabechiana, 27 novembre 2019-1° marzo 2020), raccoglie studi che si propongono di recuperare, contestualizzare e penetrare criticamente la parola di argomento artistico dello scrittore. Naturalmente a partire da quella consegnata ai sei libri delle Lettere, che tanto spazio hanno concesso agli artisti e ai dibattiti in materia di arte. Una parola notoriamente sonora e di grande efficacia, in grado di attivare dialoghi ininterrotti sia con i protagonisti della pittura e della scultura del pieno Rinascimento (da Michelangelo a Tiziano, a Sansovino, da Sebastiano del Piombo a Giulio Romano, da Tintoretto a Vasari ...) sia con i loro prestigiosi committenti (i papi Medici e Farnese, Francesco I, Carlo V e Filippo II, il doge Gritti, i duchi di Firenze e di Urbino, il marchese di Mantova). I dialoghi che ne risultano e che sono qui ripercorsi danno vita a una cronaca affidabile dei fatti d'arte del secolo prima che le opere e gli autori diventassero oggetto delle sistemazioni storiche e critiche di Vasari. Riflettere su una parola come quella di Aretino, interessata e di parte come poche altre ma mai scontata e tanto meno banale, vuol dire non solo seguire da vicino nel loro svolgimento i grandi dibattiti artistici del Cinquecento, ma poterlo fare da un punto di vista privilegiato, celebrato da subito per acutezza e perentorietà e confermato nella sua autorevolezza dalla fiducia garantita allo scrittore da artisti di primissimo piano. I saggi ricostruiscono rapporti, verificano affermazioni, discutono categorie estetiche e di poetica, recuperano un lessico critico rimasto in piú di un caso definitivo e destinato sempre a grande fortuna. Di fatto disegnano il profilo di un protagonista della civiltà italiana della prima modernità che per questo specifico aspetto della sua attività non ha subito la damnatio nominis et memoriae che ha colpito invece lo scrittore e l'uomo pubblico: cioè quell'altro Aretino che per secoli ha visto negata la sua grandezza e che è stato indicato all'opinione pubblica di tutta Europa, fino a tempi non lontani, come l'incarnazione del negativo del suo e di ogni tempo.
46,00

Opere religiose. Volume Vol. 1

Opere religiose. Volume Vol. 1

Pietro Aretino

Libro: Libro rilegato

editore: Salerno

anno edizione: 2017

pagine: 580

Nel 1551-1552 Pietro Aretino pubblicò a Venezia la riedizione delle sue opere religiose in due volumi dedicati a papa Giulio III, nella speranza di ottenere il cappello cardinalizio. Il primo volume raccoglieva il gruppo delle parafrasi bibliche - inizialmente costituito da "La Passione di Gesù Cristo" (giugno 1534), "I Sette Salmi della penitenza" di David (novembre 1534), "L'Umanità di Cristo" (maggio 1535) e "Il Genesi con la visione di Noè" (1538) -, riorganizzandolo in "Genesi, Umanità" (con il testo della Passione) e "Salmi". Al compendio di storia vetero e neotestamentaria seguiva cosi la parafrasi della poesia penitenziale davidica in un volume che si offriva come alternativa alla lettura della Bibbia. La presente edizione, oltre alle tre opere incluse nell'aldina del 1551, propone in Appendice la Passione. Primo testo religioso dell'autore e oggetto di una profonda revisione testuale, l'opera è in effetti indispensabile alla comprensione dell'elaborazione della prosa sacra aretiniana. Le parafrasi bibliche si fondano sull'idea erasmiana della divulgazione del messaggio evangelico nel rispetto della sua "semplicità", che Antonio Brucioli aveva messo in atto nelle sue traduzioni. Di chiara derivazione erasmiana è anche la centralità della figura di Cristo e del tema della misericordia divina. L'intento edificante, al quale l'esposizione dottrinale appare sempre subordinata, si attua in una prosa che si riallaccia a una cultura religiosa insieme scritta e orale, ispirata in particolare alla predicazione e alla sacra rappresentazione. La scelta della "semplicità" non esclude l'emulazione letteraria: la poesia biblica rinnovata da Sannazaro e da Vida in latino e da Folengo in italiano. Di fronte alla spinosa questione dell'ornamento letterario del testo biblico, l'Aretino non rinuncia all"'invenzione". Mentre l'arte della narrazione serve la nuova sinossi dei Vangeli nella Passione e l'originale costruzione del percorso penitenziale davidico nei Salmi, prolungandosi nel racconto inedito della conversione di Maria Maddalena nell'Umanità e in quello della visione di Noè nel Genesi, l'invenzione stilistica verte su una complessa rete di similitudini e sulla ricerca di effetti che annunciano l'estetica barocca. Questa è la prima edizione critica delle quattro parafrasi bibliche aretiniane. Opere che, lungi dal costituire un aspetto "minore" e un momento separato nella produzione e nella carriera dell'Aretino, sono essenziali alla comprensione del percorso di un autore che ebbe un'influenza duratura sulla cultura europea.
72,00

Operette politiche e satiriche

Operette politiche e satiriche

Pietro Aretino

Libro: Copertina rigida

editore: Salerno

anno edizione: 2014

pagine: 493

Dopo le sei giornate dei dialoghi della Nanna (1534 e 1536), a distanza di pochi anni e ancora nella libera Venezia Pietro Aretino mette a punto altri due scritti che sfruttano l'impianto dialogico, il Ragionamento de le Corti (1538) e il Dialogo del giuoco (1543), testi finora relegati in una relativa marginalità eppure meritevoli di considerazione, e non solo per la tensione linguistica e stilistica che li attraversa. Il Ragionamento porta a perfetto compimento l'aspra critica dell'istituto corte, secondo modalità di scrittura consuete per il Flagello, mentre al contempo mira, in maniera sottile e con una strategia resa cauta dalla posta in gioco, a inserirsi all'interno del dibattito politico suscitato dal convegno che nel 1538 vide riuniti a Nizza l'imperatore Carlo V, il re di Francia Francesco I e il papa Paolo III, ovvero i rappresentanti delle maggiori corti della cristianità. Dentro le mura amiche del giardino di Francesco Marcolini quattro interlocutori si confrontano sul tema della corte e della vita cortigiana; con il risultato che a appena dieci anni dalla pubblicazione del Cortegiano di Castiglione si avvia una riflessione che tenta di incrinare il modello già classico della corte e quello del cortigiano. Percepito da subito in stretta connessione con il Ragionamento, il Dialogo è frutto della conoscenza dettagliata della passione per il gioco delle carte dimostrata da figure di primo piano dello scenario cinquecentesco cosi come da personaggi semi-sconosciuti.
45,00

Poemi cavallereschi

Poemi cavallereschi

Pietro Aretino

Libro: Copertina rigida

editore: Salerno

anno edizione: 2013

pagine: 456

44,00

Operette politiche e satiriche

Operette politiche e satiriche

Pietro Aretino

Libro: Copertina rigida

editore: Salerno

anno edizione: 2012

pagine: 389

Aretino e Pasquino rappresentano un'endiadi apparentemente indissolubile. Malgrado le ampie zone d'ombra che gravano sulle prime esperienze romane dello scrittore e sul costituirsi della sua vocazione di poeta satirico, la sua fama è saldamente legata ai testi pasquineschi prodotti in occasione del conclave del 1521, da cui uscì papa Adriano VI. Molto prima del progetto dei libri di Lettere, i testi poetici e prosastici di argomento politico costituiscono per l'autore uno strumento efficace di intervento nella scena contemporanea. Si tratta di una pratica che, pur sottoposta a inevitabili trasformazioni nei modi, non viene sostanzialmente mai meno nell'arco di circa un quarantennio. Proprio la natura "anonima" del codice satirico-pasquinesco rende talvolta controversa l'attribuzione dei singoli componimenti; da testimonianze coeve sappiamo come ciò si verificasse anche per gli intrinseci di Pietro. Ciò che non perde tuttavia di evidenza dal 1521, negli anni convulsi successivi al Sacco di Roma, fino al periodo contrassegnato dall'avvio dei lavori del Concilio di Trento e dall'affermarsi dell'egemonia spagnola, è la volontà aretiniana di confrontarsi con gli interlocutori più prestigiosi del suo tempo. È vero che le testimonianze ci consegnano l'immagine di una pratica che tende a ritrarsi in spazi privati, abbandonando i testi di ampio respiro con i quali il giovane Pietro si illudeva di ritagliarsi un ruolo nel gioco politico internazionale...
36,00

Opere religiose: Vita di Maria Vergine-Vita di Santa Caterina-Vita di Tommaso d'Aquino. Volume 2

Opere religiose: Vita di Maria Vergine-Vita di Santa Caterina-Vita di Tommaso d'Aquino. Volume 2

Pietro Aretino

Libro: Copertina rigida

editore: Salerno

anno edizione: 2011

pagine: 734

Con i tre scritti di materia agiografica qui raccolti, Pietro Aretino chiude la stagione delle opere religiose nel segno della committenza di Alfonso d'Avalos, marchese del Vasto e governatore di Milano. Dopo i Salmi, l'Umanità di Cristo e il Genesi (riuniti nel primo tomo di questo stesso volume), le Vite di Maria Vergine, di santa Caterina d'Alessandria e di san Tommaso d'Aquino costituiscono, oltre che l'estremo e illusorio assalto alla porpora cardinalizia, anche lo strumento, talora sottilmente ricattatorio, per sollecitare la corresponsione delle rate della pensione che Aretino vanta sulle casse milanesi. Composte e date alle stampe in successione nello stretto giro di anni che va dal 1539 al 1543, le Vite rappresentano uno snodo fondamentale nel percorso di ricerca stilistica ed espressiva su cui Aretino ha orientato la riscrittura della materia sacra sin dalle prime parafrasi bibliche. Lo scopo primario resta quello di coinvolgere emotivamente il lettore, restituendo alla sensibilità e al gusto cinquecenteschi alcuni momenti topici della storia religiosa; ma differente è qui la declinazione degli espedienti artistici adoperati nella narrazione degli eventi sacri. Il patetismo a tinte forti, il descrittivismo pittorico e l'impiego diffuso della similitudine assumono nelle agiografie una coloritura peculiare che si vena per larghi tratti delle tonalità più cupe dell'ascetismo, il tutto sempre all'interno di una trama retorica energicamente strutturata.
65,00

Cortigiana (1525-1534). Volume 5\1

Cortigiana (1525-1534). Volume 5\1

Pietro Aretino

Libro: Copertina rigida

editore: Salerno

anno edizione: 2009

pagine: 416

L'opera, in cinque atti, si regge sulle burle dell'astuto maestro Andrea ai danni di un aspirante cardinale senese, e quelle arrecate a Parabolano, giovane napoletano innamorato di una nobildonna romana che, raggirato dal servitore Rosso, passerà invece la notte con una fornaia. Ma la trama non è più che un pretesto: Pietro Aretino, con un'ironia beffarda, irridente e dissacratoria, denuncia le bassezze, l'ipocrisia e le contraddizioni della corte romana. Fitti rinvii all'attualità, accenni pasquineschi a questa e a quella personalità pubblica fanno di Roma e della sua quotidianità la vera protagonista della commedia, e proprio in questo sta la forza e la modernità dell'opera. La commedia ha un ritmo vivace anche grazie all'uso della lingua letteraria ricalcata sul parlato, teatralmente efficace, concreta e nel contempo ricca di allusività. Il volume raccoglie la prima (1525) e la seconda (1534) stesura dell'opera, precedenti alla censura dell'Indice.
48,00

Il marescalco-Talanta-Lo ipocrito. Volume Vol. 5/2

Il marescalco-Talanta-Lo ipocrito. Volume Vol. 5/2

Pietro Aretino

Libro: Libro rilegato

editore: Salerno

anno edizione: 2009

pagine: 508

49,00

Teatro

Teatro

Pietro Aretino

Libro: Copertina rigida

editore: Salerno

anno edizione: 2005

pagine: 300

42,00

Lettere scritte a Pietro Aretino

Lettere scritte a Pietro Aretino

Libro: Copertina rigida

editore: Salerno

anno edizione: 2004

pagine: 504

Un'opera pubblicata nel 1550-1551 quando l'illustre destinatario - cui si prospettava una brillante carriera prelatizia - chiamò a raccolta i suoi corrispondenti che negli anni, ma soprattutto negli ultimi mesi, ne avevano celebrato la persona e l'opera, proclamandone la provvidenzialità. I temi dell'epistolario sono i consueti - la politica, l'arte, la letteratura, ma anche le amicizie e gli affetti - a dare un'idea della fitta rete di rapporti indispensabili per mantenere viva e tonica, di decennio in decennio, la "praesentia Aretini". Geniale interprete della realtà in cui visse, l'Aretino fu inventore di un vero e proprio genere letterario, quello epistolografico.
50,00

Lettere scritte a Pietro Aretino

Lettere scritte a Pietro Aretino

Libro: Copertina rigida

editore: Salerno

anno edizione: 2003

pagine: 488

Questo volume è la raccolta epistolare che Pietro Aretino stesso fece pubblicare nel 1541 per esibire il ventaglio dei suoi prestigiosi e potenti corrispondenti.
48,00

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