Le controversie metafisiche sono tornate a occupare lo spazio pubblico. Ma perché le credenze sulle cose prime e ultime ne erano state bandite? Ed è un bene o un male che esse escano di nuovo allo scoperto? Il rischio è che generino dispute non componibili, sostiene chi è convinto che le decisioni politiche debbano osservare le "regole del silenzio" in questioni concernenti verità ultime. Ma - obiettano altri - non si possono silenziare i conflitti di verità, o prescinderne come se a essere in gioco fossero semplici propensioni di gusto o preferenze personali, dal momento che si tratta di radicali disaccordi di principio. Antonella Besussi ritiene che esista la possibilità di combinare la passione metafisica che ci conduce a sostenere una credenza e l'incertezza sul nostro avere ragione che ci porta a volerla mettere alla prova nella discussione pubblica. Non resta quindi che continuare a disputare sulla verità: dissenso su credenze profonde e rispetto reciproco sono tutt'altro che incompatibili, anzi è il loro esercizio che contribuisce a ripoliticizzare una sfera pubblica impoverita di significato.
Disputandum est. La passione per la verità nel discorso pubblico
| Titolo | Disputandum est. La passione per la verità nel discorso pubblico |
| Autore | Antonella Besussi |
| Collana | Programma di scienze umane |
| Editore | Bollati Boringhieri |
| Formato |
Libro: Copertina morbida |
| Pagine | 332 |
| Pubblicazione | 10/2012 |
| ISBN | 9788833958446 |