Le poesie sono collegate le une alle altre, oltre che dai “doni” del Salento, da altri segni linguistici, che concettualmente si richiamano, oppure dal medesimo segno utilizzato in diversi significati. Se si lascia al lettore il diletto di individuarli, è però importante osservare che con questo accorgimento la silloge diviene una totalità strutturata: partendo dall’eco dei lieti canti del Salento, con continui rimandi da lirica a lirica essa conduce a un omaggio finale alla luna, protettrice degli innamorati, dopo avere tratteggiato in brevi composizioni, ricche di metafore e dense di contenuto, tre grandi domande dell’umana esistenza: cosa poter fare, in cosa poter credere, in cosa poter sperare. Se riguardo al fare e al credere prevale in Antonio D’Elia il disincanto, riguardo allo sperare egli dichiara “Noi camminiamo per il nostro / sentiero, sappiamo che / domani un’altra vita ci aspetterà.”
I fiori del Salento
| Titolo | I fiori del Salento |
| Autore | Antonio D'Elia |
| Argomento | Poesia e studi letterari Poesia |
| Collana | Le scommesse, 630 |
| Editore | Genesi Editrice |
| Formato |
Libro: Libro in brossura |
| Pagine | 188 |
| Pubblicazione | 06/2021 |
| ISBN | 9788874148325 |
Libri dello stesso autore
Ciò che sei non è. Alla scoperta del nostro sé più ampio con mente anima spirito
Antonio D'Elia, Maria Cagnetta
Wip Edizioni
Dant_tropìa. Approccio retorico ai versi mariani del «sacrato poema». Dante conosciuto attraverso le figure
Michele Bianco
La Scuola di Pitagora