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E sono pronti, da morto, a trattarmi da vivo

E sono pronti, da morto, a trattarmi da vivo
Titolo E sono pronti, da morto, a trattarmi da vivo
Curatore
Argomento Società, scienze sociali e politica Politica e governo
Collana Reference
Editore Reality Book
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 226
Pubblicazione 11/2018
ISBN 9788895284729
 
10,00

 
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“Caro Marco, ecco la rassegna stampa che avevi chiesto. Scusa il ritardo, ma non è facile la ‘connessione’, con là dove ora ti trovi... Qui da noi, poi, i fax sono dei vecchi scassoni di prima del Diluvio, ogni due fogli si inceppano, e soldi per prenderne di nuovi non ce ne sono... esattamente come quando c'eri anche tu. Anzi, anche per il toner s'è dovuta fare una colletta. Ad ogni modo ti ho rimediato un centinaio di articoli; i primi sono di metà marzo: stavi già male, non uscivi più di casa, e la Panetteria era diventata la nuova sede radicale, con Laura, Matteo, Alessio, Antonietta, Elisabetta, Maurizio, Rita, Sergio sempre attorno a te, e la processione di quel mondo politico che non ti ha mai voluto filare perché ti temeva e non voleva ammettere che ‘vedevi’ dove loro si limitavano a guardare (quando andava bene); quel mondo fatto di Renzi-Berlusconi-D'Alema-e-soci, che veniva a renderti omaggio, elogi, riconoscimenti, latte e miele... L'avevi del resto previsto. Me lo ricordo, sai, quel colloquio con Francesco Merlo pubblicato su GQ, novembre 2015. A Merlo che ti dice: ti trattano da sopravvissuto: è vecchio, ha stufato, ha rotto i coglioni, tu rispondi: ‘Lo dicevano anche quando ero giovane. È la prova che non sono poi così vecchio... sostengono che sono torrenziale, ripetitivo, noioso... lo dicevano i comunisti giù nel 1970. E ora dicono pure che sono morto. Da vivo mi trattano come fossi morti; e sono pronti, da morto, a trattarmi da vivo... ‘. Proprio così. L'improntitudine poi raggiunge livelli di incredibile indecenza. Lacrime di coccodrillo, si dice. Tante, le prefiche... Ma sto divagando; tutti comunque hanno visto, sentito, sciacalletti non ne mancano mai. L'ultimo articolo è del 14 giugno, di quello straordinario poeta e scrittore che è Guido Ceronetti, che tu ami molto, e tante volte si è trovato in sintonia con te. È un articolo tra i più belli di questa antologia, pieno com'è di ‘cose’. Credo che l'abbia pensato, in origine, per un grande quotidiano a cui ogni tanto collabora. È finito invece sul Foglio, che corsaro com'è non ci ha pensato due volte a pubblicarlo. Vecchia storia. Ricordi Leonardo Sciascia quando scrive quell'articolo che comincia così: Marco Pannella è il solo uomo politico italiano che costantemente dimostri di avere il senso del diritto, della legge, della giustizia...“ (dalla “Lettera a Marco P.” che funge da introduzione al volume). La rassegna stampa completa degli articoli dedicati a Marco Pannella da tutte le firme più importanti della stampa italiana in occasione della sua morte. Una eccezionale testimonianza della grandezza della figura di Pannella, e al contempo della ipocrisia del nostro Paese.
 
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