Libretti di ballo e i tre volumi di musica manoscritta della Biblioteca del Conservatorio Santa Cecilia in Roma – documenti finora pressoché inesplorati – costituiscono la base documentaria di un ampio lavoro di analisi concepito su diversi percorsi di ricerca (archivistica, musicologica, coreologica, drammaturgica, biografica, musicale) e mirato alla ricostruzione del ballo al Regio di Torino dagli anni Venti agli anni Sessanta del Settecento. Il risultato è sorprendentemente interessante anche perché il faro puntato su Torino ha gettato luce su tutto il panorama italiano con le sue tradizioni ereditate dalla Commedia dell’arte e l’intricata rete di collegamenti con l’estero, che ha costantemente innescato processi di scambio e di contaminazione tra danza francese e danza italiana. Ne sono una prova le musiche dei due balletti contenute nel CD, dove l’ingegno italiano del giovane Gasparo Angiolini dialoga in modo arguto con il linguaggio aristocratico viennese, e lo charme rococò del Dauberval allievo di Noverre si contrappone all’impeto dei danzatori grotteschi italiani.
Il ballo a Torino 1748-1762. Dalla «Raccolta de' balli fatti nelle opere del Real Teatro»
Titolo | Il ballo a Torino 1748-1762. Dalla «Raccolta de' balli fatti nelle opere del Real Teatro» |
Curatore | Flavia Pappacena |
Argomento | Arti, cinema e spettacolo Danza e altre arti dello spettacolo |
Collana | Le Chevalier Errant. Studi sulla musica degli Antichi Stati Sabaudi e del Piemonte, 12 |
Editore | LIM |
Formato |
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Pagine | 383 |
Pubblicazione | 12/2019 |
ISBN | 9788855430111 |