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Laude cortonesi dal secolo XIII al XV. Volume Vol. 4

Laude cortonesi dal secolo XIII al XV. Volume Vol. 4
Titolo Laude cortonesi dal secolo XIII al XV. Volume Vol. 4
Volume Vol. 4
Curatori , ,
Argomento Poesia e studi letterari Letteratura: storia e critica
Collana Biblioteca della «Rivista di Storia e Letteratura Religiosa». Testi e documenti, 5
Editore Olschki
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine IV-208
Pubblicazione 01/1985
ISBN 9788822233639
 
45,00

 
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Cortona, nell'ambito della fioritura laudistica dei primi secoli, ha una posizione di eccezionale rilievo. Non soltanto il più noto fra i suoi laudari - e cioè la prima serie delle laude tradite dal ms. 91 della Biblioteca Etrusca di Cortona - è in assoluto il più antico di quanti siano giunti sino a noi, ma a esso seguono, lungo il secolo XIV e i primi decenni del successivo, altre sillogi organiche costituite in servizio o della stessa fraternità di laudesi che promosse la formazione della prima, o di altre, pure fiorite nella città tosco-umbra. Tale cospicuo corpus viene pubblicato per la prima volta nella sua integrità, in edizioni condotte sui testimoni manoscritti, fornite di ampie introduzioni e di apparati di varianti, adeguatamente commentate sotto il rispetto filologico-letterario e storico-religioso. Né è trascurato l'aspetto musicologico, dato che quarantaquattro delle quarantacinque laude costituenti la prima serie del Cortonese 91 e due della serie successiva sono corredate di musiche - ben note d'altronde, e più volte trascritte in notazione moderna - nelle quali s'identificano le prime mirabili testimonianze della melodia italiana. Inoltre nel secondo tomo del secondo volume, ancora in preparazione, è compreso un ampio glossario riferentesi alle cinque raccolte laudistiche adunate nell'opera. Il corpus laudistico cortonese, monumento della nostra più antica poesia religiosa in volgare, trova così una sistemazione degna e rispondente alle esigenze della moderna filologia.Cortona, nell'ambito della fioritura laudistica dei primi secoli, ha una posizione di eccezionale rilievo. Non soltanto il più noto fra i suoi laudari - e cioè la prima serie delle laude tradite dal ms. 91 della Biblioteca Etrusca di Cortona - è in assoluto il più antico di quanti siano giunti sino a noi, ma a esso seguono, lungo il secolo XIV e i primi decenni del successivo, altre sillogi organiche costituite in servizio o della stessa fraternità di laudesi che promosse la formazione della prima, o di altre, pure fiorite nella città tosco-umbra. Tale cospicuo corpus viene pubblicato per la prima volta nella sua integrità, in edizioni condotte sui testimoni manoscritti, fornite di ampie introduzioni e di apparati di varianti, adeguatamente commentate sotto il rispetto filologico-letterario e storico-religioso. Né è trascurato l'aspetto musicologico, dato che quarantaquattro delle quarantacinque laude costituenti la prima serie del Cortonese 91 e due della serie successiva sono corredate di musiche - ben note d'altronde, e più volte trascritte in notazione moderna - nelle quali s'identificano le prime mirabili testimonianze della melodia italiana. Inoltre nel secondo tomo del secondo volume, ancora in preparazione, è compreso un ampio glossario riferentesi alle cinque raccolte laudistiche adunate nell'opera. Il corpus laudistico cortonese, monumento della nostra più antica poesia religiosa in volgare, trova così una sistemazione degna e rispondente alle esigenze della moderna filologia.
 
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