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Primo Levi e il piemontese. La lingua de «La chiave a stella»

Primo Levi e il piemontese. La lingua de «La chiave a stella»
Titolo Primo Levi e il piemontese. La lingua de «La chiave a stella»
Autore
Argomento Poesia e studi letterari Letteratura: storia e critica
Editore Savej
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 90
Pubblicazione 04/2018
Numero edizione 2
ISBN 9788899048044
 
13,00

 
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Nel 1978 Primo Levi pubblica "La chiave a stella", in cui, attraverso la voce diretta del protagonista Tino Faussone, racconta la storia di un abile e giramondo operaio specializzato. Levi trae ispirazione dalle esperienze e dalle persone incontrate durante le sue trasferte come chimico a Togliattigrad, per raccontare il lato umano del lavoro, la soddisfazione dell’uomo che trova nella propria professione realizzazione e arricchimento. Allegre e soffuse di ironia, le avventure di Faussone, pur non venendo riportate in dialetto, sono narrate in un italiano addomesticato che lascia intravedere tutta la sua origine piemontese. Nel suo saggio "Primo Levi e il piemontese. La lingua de 'La chiave a stella'" Bruno Villata va proprio alla ricerca di tutti quei fenomeni quali prestiti, calchi semantici, interferenze e altri, che Primo Levi ha inserito nella sua opera come testimonianza del massiccio cambio linguistico dal dialetto alla lingua ufficiale avvenuto in Italia a metà Novecento.
 
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