Il libro "Napoli: una lingua fantastica e artisti geniali" è una presentazione degli artisti e della cultura napoletana particolarmente originale e interessante. Bella l'idea di presentare Napoli e la sua lingua tramite le interviste di artisti e studiosi napoletani. Pasolini diceva che Napoli è la città meno americanizzata d'Europa, l'ultima tribù d'Italia e aveva ragione: Napoli conserva ancora tradizioni, riti, usanze e sembra non volerle perdere. È affascinante scoprire che in napoletano sono tradotti Shakespeare, l'Achmatova, Poliziano, i classici latini con Gianni Lamagna, Davide Iodice, Rosanna Bazzano e che esiste un vocabolario attentamente curato dal prof. Claudio Pennino. Ho scoperto il grande amore dei napoletani per la cultura russa che fanno dire a Mauro Di Domenico che non si può diventare musicista senza conoscere i musicisti russi o a Rosanna Bazzano che è rimasta affascinata dalla grande forza interiore dell'Achmatova a cui si sente caratterialmente affine e pervasa dalle sue parole e delle sue emozioni come fossero sue stesse e di conseguenza a esprimerle nella mia lingua, una sorta di possessione.
Napoli: una lingua fantastica e artisti geniali. Ediz. italiana e russa
| Titolo | Napoli: una lingua fantastica e artisti geniali. Ediz. italiana e russa |
| Autore | Daniele Ceccarini |
| Editore | Agorà & Co. (Lugano) |
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| Pagine | 98 |
| Pubblicazione | 10/2021 |
| ISBN | 9788889526965 |

