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San Giovanni Battista nella cultura popolare abruzzese. Tradizioni, riti e sortilegi del 24 giugno

San Giovanni Battista nella cultura popolare abruzzese. Tradizioni, riti e sortilegi del 24 giugno
Titolo San Giovanni Battista nella cultura popolare abruzzese. Tradizioni, riti e sortilegi del 24 giugno
Autore
Collana Identità e tradizioni, 17
Editore Tabula Fati
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 88
Pubblicazione 06/2018
ISBN 9788874756681
 
9,00

«E domani è San Giovanni, fratel caro; è San Giovanni. Su la Plaia me ne vo' gire, per vedere il capo mozzo dentro il sole, all'apparire, per veder nel piatto d'oro tutto il sangue ribollire.» Così fa descrivere da Ornella, Gabriele D'Annunzio, il giorno del Battista ne "La figlia di Iorio" (1903). Perché in Abruzzo, così come altrove, nel giorno in cui si celebra la nascita di san Giovanni si verificano fatti prodigiosi: il sole e la luna si bagnano in mare e una nuvola premurosa li asciuga; l'acqua e la rugiada acquistano proprietà miracolose così come le erbe e i fiori che diventano magici e aumentano le loro proprietà terapeutiche; si compiono riti divinatori per trovare marito e per unirsi nel potente e indissolubile legame di comparaggio. Un giorno magico ma anche infausto: le streghe girano per compiere sortilegi; il Santo si vendica su coloro che non hanno rispettato il comparatico e onorato la sua festa. Unico breve e labile momento nel quale si può tentare di sconfiggere Pandàfeche, Stréhe e tutte quelle creature che hanno avuto l'ardire di nascere nello stesso giorno del Cristo.
 
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