Fulcro di questo volume è la tesi secondo cui la qualità dei servizi alla persona e il considerarli pratiche "buone" dipendono dalla capacità di generare il capitale sociale degli utenti e delle loro reti di relazioni. Secondo la prospettiva della sociologia relazionale, il capitale sociale consiste di relazioni reciproche basate sulla fiducia e sulla cooperazione. Tali caratteri specifici rendono più probabile che si generi nell'ambito delle organizzazioni di privato sociale in cui i soggetti agiscono sulla base di uno spirito solidaristico e prestano un aiuto centrato sulla relazione di fiducia tra chi eroga il servizio e chi lo riceve. Al contrario, è difficile che si sviluppi capitale sociale nelle organizzazioni pubbliche o di mercato che erogano servizi standardizzati. Attraverso l'analisi dei risultati di due ricerche l'ipotesi di partenza viene solo in parte confermata: il capitale sociale può anche essere l'effetto di azioni promosse da soggetti pubblici che riescono a innescare il lavoro delle reti sociali, mentre può stentare a incrementarsi laddove i soggetti di privato sociale non riescono a promuovere in modo pieno l'empowerment dei destinatari dei propri servizi.
Buone pratiche e capitale sociale. Servizi alla persona pubblici e di privato sociale a confronto
Titolo | Buone pratiche e capitale sociale. Servizi alla persona pubblici e di privato sociale a confronto |
Autore | Elisabetta Carrà Mittini |
Collana | Studi e ricerche |
Editore | LED Edizioni Universitarie |
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Pagine | 162 |
Pubblicazione | 01/2009 |
ISBN | 9788879164115 |