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D'in su la vetta della torre antica. Giacomo Leopardi e Carmelo Bene sospesi fra silenzio e voce

D'in su la vetta della torre antica. Giacomo Leopardi e Carmelo Bene sospesi fra silenzio e voce
Titolo D'in su la vetta della torre antica. Giacomo Leopardi e Carmelo Bene sospesi fra silenzio e voce
Autore
Editore Grafiche Rusconi
Formato
Formato Libro Libro: Copertina rigida
Pagine 172
Pubblicazione 01/2016
Numero edizione 2
ISBN 9788890623356
 
16,00

 
0 copie in libreria
Neonati, quasi rischiano di soffocare sotto il peso dei numerosi nomi. Ben sei, Leopardi: Giacomo, Taldegardo, Francesco, Selesio, Saverio, Pietro. Quattro, il genio salentino: Carmelo, Pompilio, Realino, Antonio. Sono ancora all'alba della fanciullezza, ed eccoli chierichetti a servir messa. Non conoscono ancora tutte le gioie del corpo, ma sanno l'infinita varietà delle sue sofferenze. Leggono Omero e Shakespeare e riscrivono le loro opere alla luce delle proprie esigenze. Sono alcune delle caratteristiche comuni a entrambi, eppure non le sole che Giuseppe Leone viene individuando in questo suo saggio di approfondimento del pensiero, della poetica e dell'arte teatrale di due geni fra i più rappresentativi dell'età contemporanea. Partendo da un luogo come la torre (quella Campanaria di Recanati che rimanda al Passero solitario di Leopardi e degli Asinelli di Bologna che evoca la Lectura Dantis di Carmelo Bene), Leone legge l'opera dei due grandi attraverso i contrasti scrittura/oralità, silenzio/voce, significante/significato, che furono alla base delle performance teatrali dell'artista salentino, ma che non sono stati meno determinanti nello sviluppo dell'opera leopardiana.
 
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