Gli effetti degli attentati dell'11 settembre 2001 e quelli del conflitto israelo-palestinese mettono in pericolo il necessario incontro tra i credenti nelle relazioni quotidiane. I cristiani non possono lasciarsi guidare dalla paura, né rinchiudersi in se stessi o nella loro Chiesa: devono certamente assumersi il rischio di prendere il largo per incontrare tutti, come discepoli di Colui che è venuto per tutti. Invece, alcuni tra loro si arroccano e si rinchiudono nel timore e nella diffidenza. Gli insegnamenti dei responsabili della Chiesa cattolica e delle altre Chiese, i colloqui, gli studi si moltiplicano. Sono necessari, ma di fronte all'urgenza della attuale situazione in Europa occidentale occorre nuovamente constatare che aveva ragione Paolo VI quando diceva, al Pontificio consiglio per i laici: "L'uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni, che i maestri, e se ascolta i maestri è perché sono anche testimoni". Eccoci di fronte a un testimone: fra Gwenolé Jeusset. Con semplicità e serenità tutte francescane ci regala un soffio d'aria fresca e di speranza. Chiamato a seguire Cristo alla scuola di Francesco d'Assisi, egli ha incontrato musulmani che l'hanno arricchito e disarmato al tempo stesso, rendendolo così più povero, più cristiano e più francescano. Condivide con noi anzitutto il suo itinerario personale, per poi spalancarci le porte del suo cuore e della sua fede...
Itinerari spirituali in terre d'Islam
Titolo | Itinerari spirituali in terre d'Islam |
Autore | Gwenolé Jeusset |
Prefazione | Gérard Daucourt |
Traduttore | Paolo Canali |
Collana | Incontri a Sichar, 2 |
Editore | TS - Terra Santa |
Formato |
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Pubblicazione | 01/2010 |
ISBN | 9788862400886 |