Più volte sottoposta a disamina secondo i parametri formali del genere letterario la tragedia appare oggi estinta; ma dopo Kierkegaard, Nietzsche e Heidegger la categoria del tragico appare al contrario necessaria ad ogni speculazione etica, teologica e gnoseologica. Nel tragico sorgivo dell'Iliade è già quel grumo concettuale irriducibile che fonda l'esperienza teatrale ateniese e, come dirompente elemento transgenere, pervade la successiva letteratura, non solo teatrale, giungendo fino a Beckett e a noi. Fino alla ritrattazione novecentesca della condanna antica pronunciata dai razionalisti Platone ed Aristotele e ripetuta da seguaci moderni come Hegel, cioè fino al riconoscimento del tragico come carattere occulto e sostanziale del nostro pensiero in Occidente.
Tradizione di tragedia. L'obiezione del disordine da Omero a Beckett
Titolo | Tradizione di tragedia. L'obiezione del disordine da Omero a Beckett |
Autore | Pierpaolo Fornaro |
Editore | Arcipelago Edizioni |
Formato |
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Pagine | 382 |
Pubblicazione | 01/2009 |
ISBN | 9788876953996 |