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La nostalgia della bellezza

La nostalgia della bellezza
Titolo La nostalgia della bellezza
Autore
Argomento Arti, cinema e spettacolo Arti: argomenti d'interesse generale
Collana Sintomi, 25
Editore Pagine d'Arte
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 56
Pubblicazione 09/2012
ISBN 9788896529201
 
12,00

 
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Si può parlare di "bellezza", in un tempo come il nostro così poco propizio alla contemplazione e così indaffarato in guerre e massacri? La bellezza è roba da esteti, da privilegiati in grado di apprezzarla e godersela - dicono -, non è democratica. "Se si parla di Bellezza si è subito sospettati di kitsch" lo diceva un artista come Balthus. Oggi nessuno sa cos'è la bellezza, e prevale l'opinione corriva e corrente che "è bello quel che piace". Sì, certo, non è facile definire a parole cos'è la bellezza, da quando gli dèi son diventati idee e concetti, metafore e simboli, e non si rivelano più come epifanie. Ma che c'è, distribuita in modi multiformi, sofisticati o mercificati, è senso comune. E che scoprire "quel che piace" sia non proprio così semplice, e in molti casi richieda un senso non comune, su questo non c'è dubbio. "Beauty is difficult". Guardare un'opera d'arte dovrebbe essere una specie di innamoramento, e ci si può innamorare in tanti modi; di un amore intellettuale, sensuale, platonico, cerebrale, contemplativo, eccetera dunque non escludo che anche "capire" può essere una specie di amore. Ma amore dev'essere. E l'amore, anche quello fisico, non vuole troppi pensieri.
 
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