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Dal Palladio al Sacco di Baghdad. Le eredità culturali attraverso luoghi, istituzioni e politiche utilitaristiche

Dal Palladio al Sacco di Baghdad. Le eredità culturali attraverso luoghi, istituzioni e politiche utilitaristiche
Titolo Dal Palladio al Sacco di Baghdad. Le eredità culturali attraverso luoghi, istituzioni e politiche utilitaristiche
Autore
Argomento Società, scienze sociali e politica Società e cultura: argomenti d'interesse generale
Collana Il mare, 106
Editore La Caravella Editrice
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 294
Pubblicazione 12/2020
ISBN 9788868273576
 
16,00

 
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Esiste una linea sottile a collegamento di episodi diversi fra loro. Un tracciato e verità che tutti dovrebbero conoscere, architetti e non. Tra i personaggi centrali di questa ricognizione, Henry Wotton, ambasciatore e divulgatore nonché proto-agente 007 al servizio segreto di Sua Maestà James I, re d'Inghilterra. Wotton acquisisce i disegni del Palladio, ne divulga i Quattro Libri e nel 1624 pubblica "The elements of Architecture". Ma la missione che il sovrano ha in mente per il disinvolto ed intellettualmente inquieto diplomatico supera di gran lunga la fantasia. La portata, devastante. La potenza, ben oltre quella delle fictions sull'M16... Uno strappo rescinde il nesso con la prospettiva storica del proprio legato culturale. Un colpo di piccone l'annienta. Azioni alterne accomunano il progetto mondialista dell'Occidente sviluppato con il globalismo religioso del mondo islamico attraverso il proprio braccio armato jidahista. "Dal Palladio al sacco di Baghdad" è un'indagine nel nucleo nichilistico dell'Occidente attraverso cui transitano le eredità culturali e dove si annidano i maggiori pericoli per la società civile e per i diritti dell'uomo. Si chiarisce il linguaggio profetico di "Ornamento e Delitto" (Adolf Loos, 1908), il senso vero dei pericoli dell'arte e della condanna che pronunciò Platone nella Repubblica (380 a.C.), si demistifica lo stereotipo che la bellezza salverà il mondo. Vengono prese le distanze dalla funzione di fruitori di una versione estetizzante della vita, dal ruolo di organizzatori di una sostenibilità a carattere edonistico in seno al milieu del nostro tempo
 
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