Una storia peculiare quella del capitalismo italiano. Ripercorrendo la sua evoluzione vediamo che è passato dal decollo industriale delle grandi famiglie Agnelli, Pirelli, Falck, Marzotto, al capitalismo di stato dell'lri, a cui si sono affiancate l'Eni di Mattei e l'Enel; in seguito con le privatizzazioni si è lasciato spazio al terzo capitalismo, spontaneo, molecolare, diffuso sul territorio, in parte anche sommerso, che ha dato vita a sua volta al capitalismo delle società multinazionali di medie dimensioni, Merloni, poi Tod's, Luxottica e altre specializzate nel made in Italy. Un'esperienza di successo: l'Italia era un paese periferico e contadino alla fine della seconda guerra mondiale, ma già nel 1976 era entrata a fare parte del G7. Allora perché la nostra economia è vista come la "grande malata" d'Europa? Sandro Trento con questo breve profilo porta alla luce i punti critici e i nodi ancora irrisolti che rendono difficile l'avvio del paese verso una nuova fase di crescita.
Il capitalismo italiano
| Titolo | Il capitalismo italiano |
| Autore | Sandro Trento |
| Collana | Universale paperbacks Il Mulino, 623 |
| Editore | Il Mulino |
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| Pagine | 211 |
| Pubblicazione | 05/2012 |
| ISBN | 9788815238474 |

