Il rapporto tra il musicista Dmitrij Sostakovic e Stalin è di grande complessità e fascino. Dopo la Rivoluzione d'Ottobre il giovane compositore era l'enfant prodige delle avanguardie, il fiore all'occhiello della nuova Unione Sovietica. Ma quando Stalin prese le redini del regime sovietico e impose il realismo come sola estetica, Sostakovic e la sua opera divennero sospetti. Il musicista rimase in qualche modo un artista "ufficiale", ma non ebbe vita facile, in un ambiente dove altri grandissimi artisti - come Mandel'stam, Bulgakov e Pasternak - subivano continue persecuzioni o finivano i loro giorni nelle cantine della polizia segreta o in Siberia. Per il musicista fu molto difficile restare fedele alla propria ispirazione: la sua fu una lotta incessante, implacabile, a tratti commovente, per la propria sopravvivenza: quella fisica, e quella creativa.
Stalin e Sostakovic. Lo straordinario rapporto tra il feroce dittatore e il grande musicista
| Titolo | Stalin e Sostakovic. Lo straordinario rapporto tra il feroce dittatore e il grande musicista |
| Autore | Solomon Volkov |
| Traduttore | B. Osimo |
| Collana | Collezione storica |
| Editore | Garzanti |
| Formato |
|
| Pagine | 365 |
| Pubblicazione | 09/2006 |
| ISBN | 9788811693871 |

