Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

La bella rima che fiorisce tra i versi. H. F. Longfellow e Dante

La bella rima che fiorisce tra i versi. H. F. Longfellow e Dante
Titolo La bella rima che fiorisce tra i versi. H. F. Longfellow e Dante
Autore
Argomento Poesia e studi letterari Letteratura: storia e critica
Collana Orsa maggiore
Editore Francesco D'Amato
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 160
Pubblicazione 12/2023
ISBN 9788855251105
 
16,00

 
0 copie in libreria
Ordinabile
«Un giovane di statura media, scuro, malinconico, pensoso in volto. Ha grossi occhi, il naso aquilino, il labbro inferiore pronunciato, folti i capelli e la barba, nera e crespa. Il suo incedere è sicuro e solenne. Indossa una tunica lunga e morbida, sandali ai piedi e in testa una berretta dalla quale due fasce larghe scendono fino alle spalle. Questi è Dante». Dante, di Henry Wadsworth Longfellow, fu scritto agli inizi del 1838 – durante gli anni dell'insegnamento universitario a Harvard – e pubblicato, per la prima volta, nella ristampa (datata 1857) del volume di testi in prosa Outre-Mer, come capitolo degli Essays on the Italian and French Languages and Poetry. Le stesse pagine furono successivamente riproposte – in forma autonoma di saggio – nell'edizione definitiva della versione della Divine Comedy che Longfellow consegnò alle stampe nel 1867; collocate in apertura del quarto volume, insieme con altre "literary illustrations" a corredo dell'opera resa in lingua inglese. Sulla falsariga di una biografia romanzata, Longfellow arricchisce il 'ritratto dantesco' con precisi riferimenti al tempo in cui il poeta fiorentino visse, «un'epoca di violenza, quando a prevalere era la legge della forza»; ricostruisce la tradizione letteraria italiana antecedente a Dante, dal «primo dei poeti italiani» Ciullo d'Alcamo fino a Guido Guinizzelli e a Guido Cavalcanti; rimanda alle sue opere più importanti, con particolare attenzione alla Divina Commedia. Alla traduzione italiana del saggio di Longfellow si aggiungono, in questo volume, sette sonetti d'ispirazione dantesca: i sei componimenti che il poeta americano premise alle Cantiche della sua Divine Comedy e un ulteriore 'ritratto' in versi del "Toscano", che «pellegrino» va «per i regni oscuri».
 
Questo sito è protetto da reCAPTCHA e si applicano le Norme sulla Privacy e i Termini di Servizio di Google.

Libri dello stesso autore

Chi ha cercato questo ha cercato anche...

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.