Sette città: Dopo Babele
CLIL alla Tuscia. Progetti, prodotti e riflessioni dai corsi di formazione
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Sette città
anno edizione: 2018
pagine: 112
La metodologia Content and Language Integrated Learning (CLIL), rappresenta la frontiera più avanzata della didattica scolastica, riuscendo a conciliare gli approcci più innovativi in ambito pedagogico con l'uso didattico delle tecnologie. L'obiettivo è che i nostri studenti diventino sempre più multilingue: che riescano a acquisire volentieri la loro (in)formazione da fonti diverse, che si sentano a proprio agio in almeno altri due contesti linguistici, che si muovano con naturalezza tra un'espressione linguistica e l'altra. A questo fine si va attuando da anni una rilevante impresa di formazione, (linguistica e metodologica), degli insegnanti della scuola secondaria di secondo grado, ma anche del primo ciclo, cui l'Università della Tuscia partecipa attivamente. Un gruppo dei suoi formatori ha voluto riflettere su tali esperienze in un'ottica pragmatica e funzionale alle esigenze degli insegnanti che si accostano al CLIL. Soprattutto, abbiamo scelto di valorizzare attraverso la pubblicazione su una piattaforma moodle (www.cliltuscia.u) i progetti e i prodotti più significativi di questi anni, frutto della collaborazione tra formatori, insegnanti in formazione e studenti.
Adult learning: experiences and prospects in Europe
Libro: Libro in brossura
editore: Sette città
anno edizione: 2018
pagine: 104
Transediting the president. Ediz. italiana
Anna Romagnuolo
Libro: Copertina morbida
editore: Sette città
anno edizione: 2014
pagine: 184
Il presente lavoro fornirà innanzitutto una ricognizione della letteratura critica prodotta nel settore degli studi del discorso presidenziale, in cui si inquadra tale ricerca. Quindi traccerà, nel capitolo dedicato agli speechwriter, il percorso ideazionale del testo, spesso frutto di un lavoro collaborativo tra il Presidente ed i suoi assistenti. Il capitolo servirà anche ad inquadrare il genere testuale nel contesto storico di produzione e permetterà di accennare ad alcuni aspetti caratteristici di altri discorsi2 del capo dell'esecutivo che contribuiscono a creare la comunicazione presidenziale e dei quali si è tenuto conto anche al fine di cogliere le differenze di idioletto e stile presenti tra gli oratori. Nel capitolo terzo verrà descritta la situazione comunicativa che produce e giustifica il discorso di insediamento, tradotto in italiano non solo come testo ma anche come evento. Come testo, il discorso di insediamento verrà poi esaminato nelle sue caratteristiche retorico-ideologiche nel quarto capitolo.
La navette B1. Ediz. francese
Masha Mattioli
Libro: Libro in brossura
editore: Sette città
anno edizione: 2010
pagine: 60
Perché "La Navette"? Perché se si vuole imparare una lingua - impresa tettonica é opportuno disporre di un mezzo pratico, sicuro foss'anche lento, che per tappe, faccia la spola tra un punto di partenza e uno d'arrivo e, qualora necessario, passi e ripassi per le stesse tratte, approfondendone panorama e carattere ad ogni passaggio. Perché per noi "neo-latini" é un "francesismo", come tale, dunque, una parola "meticcia", entrata nell'uso italiano con il quasi isomorfico "la navetta". E, secondo illustri, per i quali nutriamo sentimenti d'affinità elettiva, "l'avenir est au métissage". Perché parlare per comunicare o, come piacerebbe ai nostri antenati, i Greci, per "dialogare" (nel senso tanto di "annodare concetti", quanto di "sciogliere i nodi") é "intessere un discorso", la lingua come spola che corre a tessere concetti tra trama e ordito (immagine cara, quasi archetipo, alla mitologia africana e mediterranea). Perché é un'idea-sentimento che può, pertanto, ambire di trovare una pur modesta dimora, chissà, germinando, nella grande Terra della "Francophonie".
Transediting the president. Ediz. italiana
Anna Romagnuolo
Libro
editore: Sette città
anno edizione: 2010
pagine: 60
La navette a1-a2
Masha Mattioli
Libro: Libro in brossura
editore: Sette città
anno edizione: 2009
pagine: 90
Perché “La Navette”? Perché se si vuole imparare una lingua - impresa tettonica - é opportuno disporre di un mezzo pratico, sicuro foss'anche lento, che per tappe, faccia la spola tra un punto di partenza e uno d'arrivo e, qualora necessario, passi e ripassi per le stesse tratte, approfondendone panorama e carattere ad ogni passaggio. Perché per noi “neo-latini” é un “francesismo”, come tale, dunque, una parola “meticcia”, entrata nell'uso italiano con il quasi isomorfico “la navetta”. E, secondo illustri, per i quali nutriamo sentimenti d'affinità elettiva, “l'avenir est au métissage”. Perché parlare per comunicare - o, come piacerebbe ai nostri antenati, i Greci, per “dia-logare” (nel senso tanto di “annodare concetti”,quanto di “sciogliere i nodi”) - é “intessere un discorso”, la lingua come spola che corre a tessere concetti tra trama e ordito (immagine cara, quasi archetipo, alla mitologia africana e mediterranea). Perché é un'idea-sentimento che puo', pertanto, ambire di trovare una pur modesta dimora, chissà, germinando nella grande terra della "Francophonie".
Tra centro e periferia. In-torno alla lingua portoghese: problemi di diffusione e traduzione
Libro: Copertina morbida
editore: Sette città
anno edizione: 2007
pagine: 176
Il volume è una raccolta interdisciplinare di contributi che mettono a fuoco il rapporto geo-culturale tra centro e periferia. La lingua portoghese agisce all'interno di questo tema come lente attraverso la quale osservare alcuni fenomeni relativi alla traduzione vista come flusso di mediazione. Intorno al portoghese si toccano così questioni linguistiche e traduttologiche che riguardano non solo l'Europa ma anche il mondo arabo e le letterature post-coloniali di oltre Oceano.
Inter Media. La mediazione linguistica negli audiovisivi
Alessandra Spadafora
Libro: Copertina morbida
editore: Sette città
anno edizione: 2007
pagine: 110
Lezioni sulla coesione (the presupposing and the presupposed)
David Pratesi
Libro
editore: Sette città
anno edizione: 2003
pagine: 172
Uno studio teorico e pratico-applicativo della coesione, sottosistema del più ampio sistema testo, comporta necessariamente lo sviluppo di significativi livelli di consapevolezza in un ambito, quello della riflessione metatestuale, che è spesso lasciato all'intuizione del soggetto-comunicante. Scopo di questo libro è di promuovere un più profondo, e, al tempo stesso, più immediato senso della lingua, assegnando alla performance dell'apprendente un carattere più native-like.
Linguaggio ed emozioni in Edmund Burke
Daniele Niedda
Libro: Copertina morbida
editore: Sette città
anno edizione: 2003
pagine: 96
Edmund Burke (1729-1797) conclude la ricerca intorno al bello e al sublime con una preziosa riflessione sul linguaggio. Preparata dalle reazioni di teologi e filosofi irlandesi al Saggio lockiano, la semantica emotiva elaborata nell'Enquiry (1757-1759) costituisce uno dei primi esempi di antirappresentazionalismo linguistico e una fonte essenziale nella tradizione del pragmatismo anglo-americano. Oltre ad argomentare tale ipotesi, questo studio avvicina il pensiero di Burke alle teorie linguistiche che da Humboldt a Wittgenstein hanno esibito la natura doppia, paradossale, del linguaggio e di ogni conoscenza umana, per tornare infine a un tema classico della cultura del Settecento europeo: il gusto.
La comunicazione turistica. Strategie promozionali e traduttive
Renzo Mocini
Libro: Libro in brossura
editore: Sette città
anno edizione: 2011
pagine: 127
Le guide turistiche hanno sempre svolto un ruolo chiave nel processo di valorizzazione delle mete di viaggio, tracciando itinerari e indicando i luoghi da visitare. Senza le loro narrazioni molte località non sarebbero diventate così importanti e frequentate. L'analisi linguistica e semiotica condotta su un ricco corpus di guide permette di mettere in luce le strategie informative, persuasive e promozionali di questo particolare genere comunicativo. La veste spesso plurilingue della guida turistica estende l'analisi anche alle problematiche della traduzione, operazione delicata in quanto nel testo di arrivo non solo dovranno essere trasposti elementi semantici e sintattici ma dovrà anche essere mantenuta la stessa finalità pragmatica e lo stesso effetto perlocutivo.

