Spagine: Quaderni dell'Associazione Berlinguer
Storie di donne pugliesi e salentine
Mario Toma
Libro: Libro in brossura
editore: Spagine
anno edizione: 2021
pagine: 118
Mario Toma, storico dirigente del Pci pugliese e salentino, si impegna in questo libro a ricostruire il rapporto fra movimento operaio e donne. E’ un tema spinoso. Spesso le donne non lasciano volentieri agli uomini il racconto delle proprie battaglie. Tuttavia in questo caso Toma fa un’operazione che, essendo io testimone di una parte del suo racconto, è di pura verità e che consiste in questo: la sinistra salentina e pugliese è, probabilmente, stata maschilista, come nella cultura prevalente, ma ebbe nel Pci e nel Pci pugliese e salentino eccezioni vistosissime. Toma non fa solo un elenco di biografie, che pure ci sono, di grandi dirigenti femminili della sinistra, ma restituisce un ruolo di primissimo piano alle donne nella costruzione della democrazia e della sinistra nella nostra regione ed anche come contributo nazionale. Ciò che più colpisce nel racconto di Toma è che non c’è settore della vita produttiva e civile che non sia stato saldamente presidiato da lotte e da leadership femminili.
Da Livorno alla Bolognina. Il PCI salentino attraverso i suoi congressi
Mario Toma
Libro: Libro in brossura
editore: Spagine
anno edizione: 2020
pagine: 184
"Mario Toma racconta in questo libro la storia vera del partito comunista salentino. È una storia ricostruita con puntigliosità, affetto, senza fare sconti. Mario è stato un protagonista di questa storia come, dopo di lui, Sandro Frisullo che chiude il libro con la postfazione. Qui sono ripercorse tutte le tappe e, per i più giovani, ci sono le pagine dal ’68 in poi, le pagine scritte dai vostri padri e nonni, che sono assai affascinanti. (...) Il libro di Mario Toma, dal punto di vista dell’analisi storica, riesce a dar conto di successi e di enormi difficoltà di una sinistra e di un comunismo salentino che muovevano i propri passi, prima timidi, poi via via più pesanti in un mondo che, sulla carta, non avrebbe dovuto essere il loro". (Dalla prefazione di Peppino Caldarola)