Tullio Pironti: Autobiografia
Le fave di Babilonia
Altaii Itikal
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2020
pagine: 215
L'integrazione in un paese straniero richiede un processo lento e faticoso. L'impulso alla sopravvivenza, il desiderio di andare avanti ad ogni costo e ricominciare cozzano spesso contro il richiamo d'un passato che non muore. Tutto quello che si è lasciato dietro di sé, famiglie e amicizie, urla e desidera essere ascoltato. La scrittura, come qualunque altra forma creativa, permette di dipanare i fili d'una memoria con cui il presente s'intreccia inestricabilmente. "Le fave di Babilonia" nasce da questo doppio bisogno: andare avanti e allo stesso tempo dare una voce ai propri cari. Sono brevi schizzi, che, come abbozzi d'una scultura, tratteggiano un ricordo, un episodio che testimoniano non solo del destino ancora vivo e sanguinante di chi l'ha vissuto in prima persona, ma della difficile vita d'un popolo, quello iracheno, piegato ed umiliato dalla dittatura, dalle guerre intestine e dall'occupazione. Chi scrive è un'intellettuale, un'artista, una donna ch'è stata a contatto con le menti più brillanti del proprio paese e non solo. Nel quotidiano, sempre sul filo del rasoio, la gioia semplice per un piatto di fave o per un tè iracheno assume allora un valore eroico, di resistenza alla crudeltà, alla barbarie. L'esilio diventa più sopportabile, la memoria ha un potere salvifico. I ricordi sono incisi non solo nell'anima, ma anche nel corpo, nella carne. La sofferenza finisce per travolgere l'intero essere. Una malattia devastante colpisce l'autrice e la lotta ricomincia, un nuovo fronte si apre e lei viene chiamata alla resistenza. Ne viene fuori il ritratto d'una figura coraggiosa, una donna indomita, che non s'arrende di fronte a nulla e a nessuno, nemmeno al Na'ib Saddam Hussein, il Dittatore. Fino al punto da telefonargli e dirgli apertamente in faccia quello che pensa.
Una vita per l'ortopedia
Vittorio Monteleone
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2020
pagine: 260
Vittorio Monteleone, uno dei chirurghi ortopedici più apprezzati nel panorama medico mondiale, ci racconta, in questo libro, gli aneddoti più rilevanti della sua vita privata e professionale. Parte da lontano, il professor Monteleone: scrive di quando, ancora ragazzo, dovette lasciare Sannicandro Garganico (piccolo comune della Puglia) per inseguire quello che, da sempre, era il suo sogno: diventare un chirurgo ortopedico. Ci racconta della sua ostinazione, dei contrasti col padre (che avrebbe preferito vederlo iscritto alla facoltà di Economia e Commercio), delle interminabili giornate passate sui libri, delle passeggiate nel centro di Roma durante le pause dallo studio. E poi dell’incontro con Rita, compagna vita e madre dei suoi figli, della specializzazione a Napoli, dei sacrifici di un giovane medico che, sin da subito, ha dimostrato di avere la stoffa per arrivare lontano. La sua carriera è stata un crescendo di successi e di soddisfazioni: il primariato all’Ospedale Incurabili, poi al San Paolo e infine al Cardarelli, le borse di studio in Francia e in Svezia, i contatti e le collaborazioni con i più grandi ortopedici europei e mondiali, che gli hanno permesso di diventare un medico all’avanguardia, in grado di padroneggiare le più moderne ed efficaci tecniche operatorie. Come uomo politico si è battuto per la riqualifica di un territorio (quello dell’Italia meridionale) troppo spesso trascurato e abbandonato a se stesso, a causa di una politica sanitaria nazionale poco attenta alle esigenze reali dei cittadini. Una sezione a parte, infine, è dedicata, nel libro, alle parole dei suoi allievi. Parole di stima, di affetto, di gratitudine sincera. Quello che emerge è il ritratto di uomo dai modi forse troppo schietti e diretti, ma dal cuore grande; un uomo che ha saputo osare, che ha saputo sfidare l’ordine prestabilito delle cose, pur di mettere le sue conoscenze mediche al servizio di chiunque ne avesse bisogno. Un uomo che non si è mai fermato, che non ha mai smesso di studiare, di migliorarsi, guidato dalla convinzione, che mai per un momento il destino lo avrebbe allontanato dalla passione per l’ortopedia.
La mia vita. Senza parole
Antonio Tessitore, Mario Pepe
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2017
pagine: 93
È il 2014 quando Antonio decide che la sua storia può - e deve - essere raccontata. La mette nero su bianco in un libro, che è stato un piccolo caso letterario. "Ogni volta che chiudo gli occhi", il titolo. Racchiude i sogni e gli incubi di "un leone nella gabbia della SLA", come lui stesso ama definirsi. All'indomani della pubblicazione molti ammalati iniziano a prendere contatto con lui per avere informazioni dirette da parte di chi ha già fatto un lungo percorso clinico - ma soprattutto umano. Antonio diventa un simbolo, un'icona dell'intolleranza verso i soprusi istituzionali, della lotta per i diritti degli ammalati, per la loro tutela e per l'acquisizione degli ausili che possono rendere vivibile una condizione umana che, dall'esterno, sembra di difficile comprensione e sopportazione. Oggi continua quotidianamente la propria missione all'interno dell'"Aisla"-"Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica"- promuovendo eventi, girando scuole, comuni, ospedali, piazze, sempre con un solo obiettivo: diffondere informazioni e raccogliere fondi per la ricerca. Questo libro è il suo diario, è la voce di chi non ha più voce. Questa è la cronaca di un viaggio a cui Antonio ha cercato e voluto dare un senso: per se stesso e per tutti gli ammalati di SLA.
Dentro la vita
Flora Caruso
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2016
pagine: 290
"Il profumo del giallo oro del frumento; quello rosso delle ciliegie e quello ocra delle albicocche; il profumo verde chiaro, con il profumo verde scuro, interrotto a tratti dal bianco profumato delle praticelle e, lì dove c'era la villetta del commendatore, il profumo rosso spinoso delle rose...". È il mondo a colori che racconta Flora, la cui infanzia felice sarà brutalmente interrotta dal sopraggiungere nefasto e inesorabile della cecità - una grave retinopatia congenita, che riempirà gradualmente la sua vita di ombre - e da una violenza sessuale subita nel corso dell'adolescenza, che la farà scivolare in un baratro fatto di una doppia oscurità. Flora, consapevole del progressivo declino verso il buio, inizia così una spasmodica corsa contro il tempo, che la porterà ad accumulare quante più esperienze possibili prima di perdere completamente la vista: due figli, tre mariti, tante amiche, viaggi, sport, attività nel sociale, ma anche conviventi violenti e truffatori. Tutto in meno di venti anni. Un'ubriacatura di vita, che la porterà finanche a sfiorare la farmacodipendenza, in un viaggio - dall'eccesso alla redenzione - destinato a farsi ricordare. Prefazione di Esther Basile.
Diario di prigionia. 23 settembre 1943-24 settembre 1944
Carlo Starace
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2013
pagine: 107
Carlo Starace, napoletano, allora trentottenne, fu rastrellato a Teano il 23 settembre 1943, dove erano sfollati la moglie e i due figli. Il suo racconto si apre con la scena della razzia di uomini. Quel giorno partirono da Teano 6 camion carichi, circa 350 furono gli uomini deportati dal centro, altri 250 circa furono razziati nelle frazioni. La stessa scena avveniva contemporaneamente in tutti i paesi e cittadine della Campania e del Basso Lazio. Si tratta di una storia poco nota e poco raccontata, che emerge invece attraverso immagini evocative di straordinaria efficacia nel testo di Carlo Starace. Dopo l'episodio del rastrellamento il diario ci conduce sul carro bestiame fino alla prima fermata, Memmingen in Germania, poi nel campo di prigionia in Polonia, narra la dura vita nel campo, il freddo, la fame, la violenza ma anche la solidarietà tra i prigionieri, infine con grande onestà rievoca la difficile discussione che avvenne fra gli ufficiali sulla scelta della collaborazione o del rifiuto. Con la maggior parte degli ufficiali prigionieri Carlo Starace rifiutò di firmare l'adesione alla Repubblica Sociale in quanto militare. Rivendicò, però, la sua condizione di smobilitato, venne considerato "lavoratore civile" e destinato al lavoro in una fabbrica di Dresda.
La felicità di essere
Nicola Pagliara
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2012
pagine: 120
L'infanzia nella Roma papalina, vissuta tra le grazie di madre, sorelle e nutrici, l'adolescenza triestina e il ricordo vivido della seconda guerra mondiale; e poi Napoli, la giovinezza, l'impegno politico ostacolato e quello professionale della maturità. Nicola Pagliara, classe 1933, si racconta in una serie di "appunti spontanei", come ama dire. Architetto e docente universitario, parla di sé per successioni concrete, quasi passeggiando tra le tappe della sua vita come tra i plastici dei suoi edifìci, a passi lunghi, non troppo ponderati, a mostrare una personalità contraddittoria, che oscilla tra giudizio e sconsideratezza. A parlare è spesso il lessico familiare, che fa capolino nei primissimi ricordi, nascosto nelle pieghe dell'Italia degli anni Trenta, tra la Fixina e le sigarette Serraglio; la lingua inventata dalle sorelle maggiori proietta intera la sua luce su fatti e pensieri che si snocciolano spontaneamente, senza tracciare percorsi esemplari e bilanci di sorta, colorati di affetto nostalgico e immediatezza comunicativa. A riguardarla, la sua vita si trasforma in un progetto e questa autobiografìa diventa lo studio delle sue forme: dell'architetto qui c'è soprattutto la riflessione tradizionale e la passione della ricerca sperimentale, che riescono a creare volumi inusitati, giocando con gli elementi strutturali essenziali. Prefazione di Gilberto Antonio Marselli.
Solo per ingiustizia
Giuseppe Gambale
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2011
pagine: 149
È il 17 dicembre del 2008 quando scoppia il caso "Global Service". Vengono emesse 12 ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari e una in carcere per l'imprenditore Alfredo Romeo. Scoppia la bufera mediática. Dopo soli due mesi le richieste di rinvio a giudizio per tutti gli indagati e il 9 marzo 2009 l'inizio del processo con rito abbreviato dinanzi a Enrico Campoli, giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Napoli. Il 19 marzo del 2010 viene emessa la sentenza di assoluzione con formula piena "perché i fatti non sussistono". Un'inchiesta della Procura napoletana, definita "chimerica" nella sentenza di Campoli, che ripropone con grande attualità il tema delle intercettazioni e del rapporto tra media e giustizia. Un libro-verità in cui si ripercorrono tutte le tappe di una dolorosa vicenda giudiziaria: dai giorni trascorsi da Gambale agli arresti domiciliari fino al processo e all'assoluzione. Le emozioni, i ricordi, la storia degli anni vissuti dall'autore nelle istituzioni. E ancora l'amicizia con Alfredo Romeo, i fatti oggetto dell'inchiesta, analizzati e scandagliati capillarmente, le contraddizioni e le ombre, le tante domande ancora senza risposta.
Una vita di sogni e di pugni. Da scugnizzo a campione nel segno di Muhammad Ali
Franco Esposito, Elio Cotena
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2009
pagine: 116
Nuotatore, podista, pugilatore, organizzatore di boxe: una storia con i connotati dell'avventura. Classe 1945, napoletano di Mergellina nato scugnizzo, Elio Cotena sale sul ring per la prima volta a 15 anni. A 32 l'ultimo di 44 combattimenti da professionista. Due titoli italiani tra i dilettanti. Nazionale, medaglia d'oro ai Giochi del Mediterraneo, rappresenta l'Italia ai Giochi Olimpici di Città del Messico, nel 1968. Professionista alla fine dello stesso anno, campione d'Italia dei pesi piuma, conquista il titolo europeo nel 1975, a Napoli. Difende la corona con successo quattro volte. Per anni è il numero 3 della classifica Mondiale. Fisico mingherlino, apparentemente fragile, pochi muscoli e molta volontà, viene ritenuto all'inizio non idoneo alla pratica pugilistica dai suoi primi istruttori. L'esplosiva apparizione nel mondo del pugilato di Muhammad Ali, già Cassius Clay, abbatte antiche convinzioni: anche giovani non dotati di fisico poderoso e gonfi di muscoli possono tirare di boxe e ambire ad una carriera da campioni, se sostenuti da intelligenza, talento, temperamento, tenacia. Perciò, un giorno, lui va fino a Las Vegas per ringraziare di persona Ali. Il suo mito.