Ubulibri: I libri bianchi
Corpus Jan Fabre. Annotazioni su un processo di creazione
Luk Van den Dries
Libro: Libro in brossura
editore: Ubulibri
anno edizione: 2008
pagine: 365
"L'opera di Fabre è, grazie a una costanza e a una coerenza ammirevoli, una delle forme esemplari del teatro della nostra epoca. Si tratta di un teatro 'radicale' e profondo. Qualcuno, però, a torto, legge come provocazione ciò che, in quest'opera, spinge a interrogare radicalmente l'essere umano. (...) L'opera di Fabre è principalmente tragica - e naturalmente oggi il tragico è limitrofo anche al grottesco, alla satira, all'alienazione inquietante. Se nel dramma tradizionale l'essenziale si svolgeva tra i corpi, in questo teatro 'post-drammatico' il centro dell'azione si è spostato verso il cuore del corpo. Fabre ci mette dinanzi alla possibilità di osservare e pensare i corpi come entità metafisiche, lui stesso vede il corpo umano come la scena di un conflitto tragico. Gli scheletri statici, il calcare e le ossa conducono una guerra sorda contro la carne, il pallore e i fluidi corporali. Freud parlava di un istinto di morte e di vita. Alla fine del percorso, la morte -questo scheletro con la falce alla spalla - trionfa, ma fino a quel momento questa guerra continua e, per questo, gli spettacoli di Fabre non smettono di offrire immagini allo stesso tempo forti, profonde e fisiche. (...) Un libro che affina la vista e l'udito per quest'opera esteticamente singolare, che dimostra a fondo ciò che oggi il teatro riesce a incarnare." dall'introduzione di Hans-Thies Lehmann
Teatro delle Albe Suburbia. Molti Ubu in giro per il pianeta. 1998-2008
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Ubulibri
anno edizione: 2008
pagine: 221
Il moto "epidemico" che contraddistingue il Teatro delle Albe ha dato vita, tra il 1998 e il 2008, a quattro spettacoli distinti ma accomunati dalla stessa materia prima: l'Ubu re di Alfred Jarry, parabola grottesca del potere e della violenza. Un percorso che, intrecciando visionarietà e pedagogia, ha coinvolto - a partire da / Polacchi - gli adolescenti di quattro periferie, da Ravenna a Chicago, da Dakar a Napoli. In questo volume interviste, racconti, diari di bordo, nodi di poetica e di teoria - oltre a un dvd con quattro film - indagano quella possibilità di ricongiungimento tra il teatro e la società contemporanea messa in atto da un gruppo di costituzione afro-romagnola e vocazione "asinina". E un collage fotografico a colori illustra, tra cornici e siparietti, la storia di questo teatro spericolato, fatto di memorie pasoliniane e spostamenti patafisici.
Regina contro Queensberry. Il primo processo di Oscar Wilde
Libro: Libro in brossura
editore: Ubulibri
anno edizione: 2008
pagine: 173
Oscar Wilde fu protagonista, nel 1895, di tre processi che lo portarono alla rovina. Il primo fu da lui intentato ai danni del Marchese di Queensberry, padre del suo intimo amico Lord Alfred Douglas, che lo aveva accusato di "posare a sodomita". Il secondo fu intentato contro di lui dalla Corona e ripetuto in quanto la giuria non aveva raggiunto un verdetto unanime. Infine Wilde venne giudicato colpevole dei reati di sodomia e di gravi indecenze e condannato a due anni di reclusione con l'aggiunta di lavori forzati. Tre anni dopo la scarcerazione Wilde morì in miseria a Parigi. I verbali dei processi non vennero mai pubblicati ufficialmente perché ritenuti scabrosi e compromettenti. I resoconti arrivati sino a noi, attinti dai giornali dell'epoca che riportavano i passaggi salienti dei processi, risultano lacunosi e solo l'eccezionale ritrovamento di un manoscritto dei verbali completi del "Processo Queensberry", presso la British Library nel 2000, ci consente oggi di rivivere quel drammatico evento in cui tuttavia Wilde diede prova del suo famigerato acume. E la trascrizione in veste teatrale che Paolo Orlandelli ha fatto del testo ne rende più agevole e diretta la lettura.
Progetto domani
Luca Ronconi
Libro: Libro in brossura
editore: Ubulibri
anno edizione: 2007
pagine: 332
Il libro è il resoconto dell'intero periodo di prove del "Progetto Domani", l'evento teatrale ideato da Walter Le Moli e Luca Ronconi per Torino 2006. Durante otto mesi sessantotto attori, distribuiti in cinque compagnie, sono stati diretti da Luca Ronconi nella messa in scena di cinque testi: due propriamente teatrali, il classico "Troilo e Cressida" di William Shakespeare e il contemporaneo "Atti di guerra: una trilogia" di Edward Bond, a cui si affiancavano "Il silenzio dei comunisti", un carteggio tra Vittorio Foa, Miriam Mafai e Alfredo Reichlin pubblicato da Einaudi, e due testi commissionati per l'occasione: "Lo specchio del diavolo" dell'economista Giorgio Ruffolo e "Biblioetica. Un dizionario" di Gilbero Corbellini, Pino Donghi e Armando Massarenti. Nei capitoli che riguardano il lavoro su "Troilo e Cressida" e "Atti di guerra" lo spazio è occupato interamente dalla voce di Ronconi, dalla sua analisi del testo e dei personaggi, dalle indicazioni date agli attori, dalla descrizione di concetti, di suggestioni, di definizioni, in particolare riguardo alla recitazione, che rappresentano le ossessioni di Ronconi. Viceversa nel resoconto degli altri tre spettacoli, alle parole di Ronconi fanno da specchio quelle degli autori dei testi, non soltanto perché viventi e facilmente reperibili, ma per il desiderio che la voce stessa della materia trattata affiancasse quella più prettamente teatrale del regista degli allestimenti.
Il lavoro del dramaturg. Nel teatro dei testi con le ruote
Claudio Meldolesi, Renata M. Molinari
Libro: Libro in brossura
editore: Ubulibri
anno edizione: 2007
pagine: 279
In questo libro vengono affrontate "sistematicamente", in prospettiva storica e dall'interno del lavoro artistico, la figura e l'attività del dramaturg. Mappe, orientamenti e crocevia storici accompagnano e disegnano le metamorfosi di una figura identificata con felice empatia artistica nell'attore ombra di un teatro che fa della capacità di trasformazione e di riviviscenza dei testi un punto di forza della propria identità. Dalla Germania all'area italofrancese, nella prima parte Claudio Meldolesi mette a fuoco epicentri, teorici e produttivi, del lavoro del dramaturg, indagandone principi operativi e fattori generalizzanti, con particolare attenzione ai risultati che fanno storia, dal lavoro di Heiner Müller su Brecht, a quello di Carrière per Brook. Lo stesso procedimento accompagna l'analisi del polo italiano. Anche qui, esempi e risultati che hanno fatto - e fanno - storia (basti pensare al binomio Gerardo Guerrieri-Luchino Visconti). Nella seconda parte Renata M. Molinari propone gli snodi del percorso personale che l'ha fatta dramaturg a partire dall'esperienza del teatro di gruppo degli anni Settanta. Non una autobiografia, ma l'evolversi di una "consapevolezza di mestiere", attraverso l'ascolto della scena, l'incontro con i maestri e la pratica con i compagni di creazione artistica, primo fra tutti Thierry Salmon. Le schede dedicate a singoli spettacoli sono cosi occasione per mettere a fuoco principi di lavoro, domande teoriche e logiche operative di questa professione.
Tuttestorie. Radici, pensieri e opere di Ascanio Celestini
Patrizia Bologna
Libro: Libro in brossura
editore: Ubulibri
anno edizione: 2007
pagine: 309
"Se il lavoro di Celestini consiste nel portare sulla scena le testimonianze udite nella vita, il mio ha avuto come obiettivo la restituzione, sulla carta, dell'osservazione di un artista e di un uomo a contatto col proprio mondo poetico e reale. A differenza di approcci teorici o filosofici che si propongono di indagare tendenze e elaborare tesi su artisti e poetiche, questo testo nasce dal desiderio di lasciare che sia lo stesso soggetto-oggetto di studio a parlare della propria materia poetica e delle eventuali influenze e contaminazioni della propria opera." (Patrizia Bologna)
Pietre d'acqua. Taccuino di un'attrice dell'Odin Teatret
Julia Varley
Libro: Libro in brossura
editore: Ubulibri
anno edizione: 2006
pagine: 212
Julia Varley, attrice storica dell'Odin Teatret dove è entrata nel 1976, si racconta e ci racconta la sua esperienza, facendoci vivere il suo modo vitale di vivere il teatro. "Sento l'obbligo di mettere per iscritto alcune tracce della mia esperienza sperando che le mie parole non risultino saccenti o diano sicurezze e verità definitive. Vorrei accontentare coloro che mi hanno chiesto di scrivere pur consapevole di non essere in grado di abbattere la barriera tra realtà e testo. (...) So che non si può insegnare, solo imparare. So che la strada è lunga e che ognuno deve tradurre e tradire ogni consiglio con una pratica personale. Mi riprometto di scrivere ricordando quello che ho spesso ripetuto nei seminari. Rimarrà sempre un residuo, qualcosa di non detto. Accetto questa responsabilità nell'illusione che queste pagine possano essere utili a un'attrice in cerca della sua voce. Comincio a scrivere spinta dal bisogno di dialogare con il passato, di forgiare parole di orientamento e di vedere anche nomi di donne nei libri di storia del teatro: una storia che danza con una forza vulnerabile e soggettiva."
Trentatré svenimenti. Una domanda di matrimonio, L'anniversario, L'orso di Anton Cechov
Vsevolod Mejerchol'd
Libro: Libro in brossura
editore: Ubulibri
anno edizione: 2006
pagine: 142
Un volume che raccoglie le trascrizioni del lavoro pedagogico e registico di Meejerchold condotto tra il 1934 e il 1935 con alcuni dei suoi attori, guidati attraverso la messinscena di "Trentatré svenimenti". Lo spettacolo è intitolato alla memoria di Cechov e nasce dalla composizione di tre vaudeville dell'autore: "L'anniversario", "L'orso", "Una domanda di matrimonio".
La struttura dei corpi sottili. Il teatro intermediario
Kassim Bayatly
Libro: Libro in brossura
editore: Ubulibri
anno edizione: 2006
pagine: 118
Attore, scrittore, regista, cantante, danzatore sufi, ricercatore universitario, iracheno di Bagdad, autoesiliato in Italia: un'esperienza di vita molto particolare, se non unica, si dispiega in questo libro di Kassim Bayatly con la forza delle cose esemplari. Dal racconto dei primi anni italiani alle prese con le difficoltà dei migranti, all'apprendistato universitario, dalla fondazione del Teatro dell'Arcano, agli spettacoli-rituali, la storia umana e teatrale dell'autore guarda alla feconda tradizione della ricerca di Grotowski e Barba, ma costruisce una personale via al teatro, fatta di esercizio quotidiano e spiritualità, di tecnica dell'attore e mistica del movimento, nei territori dei "corpi sottili" che ricongiungono ognuno a una realtà arcana della vita, più armonica, più profonda, forse anche più felice. Una biografia artistica ma anche un breviario per teatranti fuori dagli schemi, scritto da un teatrante che ha dimostrato concretamente cosa può essere un "ponte" tra mondi che qualcuno vuole ostinatamente tenere distanti.
Il Teatro Vagante di Giuliano Scabia
Libro: Libro in brossura
editore: Ubulibri
anno edizione: 2005
pagine: 282
Filosofo della vita e poeta della scena, Giuliano Scabia è dai primi anni '60 animatore di forme estreme di teatro e anche della provocazione di travestirle da favole da raccontare fuori dai luoghi canonici, trasformando d'incanto i suoi ascoltatori in attori. E dieci anni dopo i ruggenti inizi, ha montato quel Teatro Vagante che col suo carretto nel '75 proponeva un modello di teatro politico e accompagnava il cammino verso la libertà degli ex pazienti del manicomio di Franco Basaglia. Ma da allora il Teatro Vagante non ha mai smesso di viaggiare per boschi e paesi, prendendo nuove facce, convocando uditori di anziani o di giovanissimi, affascinando gli studenti, tornando nei teatri dove era nato.
I teatri di Pasolini
Stefano Casi
Libro: Libro in brossura
editore: Ubulibri
anno edizione: 2005
pagine: 318
Pier Paolo Pasolini è stato studiato da molti punti di vista, mettendo in risalto ora la produzione poetica, ora la prosa e la saggistica, ora la cinematografia e l'impegno politico nel leggere il suo tempo. Ma il suo teatro è stato in genere ritenuto dalla critica qualcosa di minore. Stefano Casi si propone in questo volume di sradicare tale interpretazione, mettendo in evidenza la centralità del teatro nel pensiero e nell'opera dello scrittore, partendo dall'adolescenza friulana vissuta alla ricerca di una drammaturgia sperimentale e di una lingua nuova che la potesse reggere.
Il sogno di una passione. Lo sviluppo del metodo
Lee Strasberg
Libro: Libro in brossura
editore: Ubulibri
anno edizione: 2005
pagine: 150
"Prima delle scoperte del grande regista russo Konstantin Stanislavskij, si pensava che la recitazione fosse fondata o sull'ispirazione o sull'esteriorità. Ora conosciamo un terzo approccio. Questo libro si propone di offrire numerose informazioni che illustrano questo terzo approccio, comunemente chiamato "il Metodo". Ho cercato di riunire questi materiali nell'ordine secondo il quale li ho conosciuti o scoperti, così che il lettore possa comprendere lo sviluppo del Metodo nello stesso modo in cui io divenni consapevole del problema dell'attore e della sua soluzione." (Lee Strasberg)