Affinità Elettive Edizioni: Immagini nella Storia
Prospettive sulle rime di Torquato Tasso
Fabrizio Bondi, Ilaria Ottria, Anna Zoppè, Rosario Lancellotti, Martina Dal Cengio, Yaliang Fu, Francesco Vecchi
Libro: Libro in brossura
editore: Affinità Elettive Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 368
Come testimoniato da una bibliografia critica non particolarmente estesa, e attenta soprattutto alla ricostruzione storico-filologica di un corpus, le rime di Tasso costituiscono un’esperienza letteraria complessa e travagliata che acquista la fisionomia di un interessante problema culturale ed ermeneutico. È una storia che si caratterizza per l’impressionante volume di scrittura e per la varietà degli argomenti trattati; una storia legata alle occasioni di composizione (testi legati a momenti specifici della vita del poeta ma anche testi composti su istanza altrui, encomi istituzionali legati a precisi eventi, testi di risposta, testi imitativi, pseudo-traduzioni); una storia che conosce infine un iter editoriale quanto mai accidentato e una continua rielaborazione dei testi da parte dell’autore. Nel corso di tale processo compositivo Tasso si misura costantemente con le forme della tradizione, cercando di rinnovarle dall’interno, in un lavoro poetico teso tra la ricerca di solidi fondamenti teorici e il continuo impulso verso sperimentali fughe in avanti.
Marsia e Glauco. Esegesi, riscritture e visualizzazioni di due miti ovidiani tra Medioevo e Rinascimento
Ilaria Ottria
Libro: Copertina rigida
editore: Affinità Elettive Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 532
Nell'olio su tavola "La favola di Apollo e Marsia" di Agnolo Bronzino, realizzato negli anni 1531-1532 e dedicato a Guidobaldo II della Rovere, duca di Urbino, Marsia compare in due delle quattro scene all'aperto di cui si compone il dipinto; tali scene lo vedono attivo nella contesa musicale con Apollo e vittima dello scorticamento inflitto dal dio come punizione per aver osato sfidare la sua autorità. Evocato da Dante come "exemplum" mitico nell'esordio del "Paradiso", il satiro auleta Marsia è, insieme al dio marino Glauco (anch'esso citato all'inizio della terza cantica della "Commedia" in concomitanza con uno dei punti di maggiore rilievo del viaggio ultraterreno, ovvero il passaggio del pellegrino dalla Terra al Cielo), protagonista di una vicenda che attraversa epoche e generi differenti, a conferma della multiforme evoluzione dei miti classici fra Medioevo e Rinascimento. Fungendo idealmente da trait d'union tra paganesimo e cristianesimo, i racconti tratti dalle "Metamorfosi" di Ovidio assumono una molteplicità di forme e funzioni diverse...
All'ombra dell'Olimpo. Stampe d'arte nelle decorazioni di palazzi gentilizi alla periferia dello Stato pontificio
Alessio Ionna, Giulia Mangialardo
Libro: Copertina morbida
editore: Affinità Elettive Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 118
Nelle decorazioni dei soffitti delle dimore storiche marchigiane non è insolito riconoscere immagini provenienti da alcune riproduzioni a stampa di opere d'arte riconducibili alla mano di artisti consacrati. Ben oltre il confine dell'oggetto incorniciato e appeso alle pareti, del foglio ingiallito custodito gelosamente in una cartellina, la stampa d'arte si configura in questi luoghi come fonte principale per l'elaborazione di temi pittorici riconducibili a storie bibliche e mitologiche, storie di antichi e moderni condottieri e allegorie moraleggianti. La scoperta della fonte visiva e/o della fonte letteraria di queste immagini, spesso resa possibile dal recupero della stampa pertinente, può essere rivelatrice di un gusto particolare, di una moda diffusa, oltre che di una prassi artistica di lunghissima tradizione: ma anche quando frutto di convenzioni, la scelta di un'immagine è sempre profondamente ponderata dal committente, e dunque rivelatrice delle sue più recondite intenzioni. Questo libro parte dunque dall'analisi delle stampe d'arte rinvenute nelle decorazioni di Palazzo Passari di Montegiorgio, di Palazzo Millo in Ancona e di Palazzo Accorretti a Filottrano...
Un «sogno secolare». Il monumento a Ovidio di Ettore Ferrari a Sulmona
Federica Senigagliesi
Libro: Libro in brossura
editore: Affinità Elettive Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 218
Nel 1922 lo scultore romano Ettore Ferrari viene ingaggiato dalla municipalità di Sulmona per realizzare un monumento al poeta latino Publio Ovidio Nasone, che nel borgo abruzzese nacque nel 43 a.C. L’idea di un tributo a Ovidio da parte dei suoi concittadini è però di molto antecedente: già nel 1857 si discute l’idea di una statua commemorativa del poeta, tanto desiderata quanto irrealizzata. Tra comitati promotori e macchinosa burocrazia, il sogno diventa realtà sotto la giunta di Pilade Perrotti, che nel 1925 porta finalmente la città a festeggiare l’erezione del monumento al suo vate, nella centralissima Piazza XX Settembre, dove tuttora si trova. Le carte conservate presso l’Archivio di Sulmona hanno permesso di ricostruire l’intera vicenda, che abbraccia un periodo lungo quasi quattro decenni e arriva fino alle coste del Mar Nero, in Romania, dove un altro Ovidio, anch’esso opera di Ferrari, svetta a ricordare il luogo dove il poeta morì. Questo lavoro ripercorre, tappa dopo tappa, la storia del monumento di Sulmona, avendo come solida base il materiale archivistico, qui presentato in appendice quasi interamente per la prima volta.
Etnicità e conversione. I moriscos nella cultura visuale dell’età moderna
Borja Franco Llopis
Libro: Libro in brossura
editore: Affinità Elettive Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 212
Dopo la conquista di Granada, avvenuta nel 1492 da parte dell’esercito dei Re Cattolici, ebbe inizio il processo di conversione dei musulmani che abitavano la penisola iberica: i cosiddetti cristianos nuevos de moro o moriscos. L’integrazione di questa minoranza religiosa non fu facile: durante più di un secolo, agli occhi della società ispanica, l’immagine e la percezione dei moriscos cambiarono a tal punto che Filippo III decise di espellerli nel 1609. Le rivolte interne, le guerre contro l’Islam nel Mediterraneo e la minaccia dei pirati barbareschi ebbero un ruolo fondamentale nei rapporti tra la comunità dei convertiti e quella dei cristianos viejos. In questo libro si analizza la rappresentazione dei moriscos nel Cinquecento e nel Seicento, indagando in particolare come l’ambiente politico abbia determinato la creazione di un’immagine mutabile e non sempre realistica, che fu soggetta alla propaganda e alla necessità di mostrare il morisco talora come alleato talora come nemico.