AlboVersorio: Paradossi
Arthur Schopenhauer: leggi del cielo e leggi del pensiero
Fabio Vitillo
Libro: Libro in brossura
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2014
pagine: 111
Arthur Schopenhauer riteneva, sulla falsariga di Kant, che una scienza senza filosofia fosse cieca e una filosofia senza scienza vuota. Come la filosofia, per definirsi autentica, necessitava di un inveramento da parte della concretezza della scienza, così la scienza non doveva ridursi alla sola etiologia e alla catalogazione dei fatti mettendo da parte il problema fondamentale dell'essenza del mondo. Dal canto suo, Schopenhauer propendeva per una concezione organica del sapere che armonizzasse la conoscenza scientifica con la comprensione metafisica. Questo lavoro si propone di mettere in luce le relazioni tra il pensiero di Schopenhauer e la scienza astronomica dei secoli XVIII e XIX, al fine di porre in risalto i rapporti tra la metafisica dell'autore e le teorie scientifiche del suo tempo. Nonostante l'ingente presenza di argomenti scientifici all'interno della produzione schopenhaueriana, solo di recente si è iniziato a trattare in modo adeguato e approfondito questo importante tema, in genere poco considerato dalla critica tradizionale.
Ontologia e dramma. Gabriel Marcel e Jean-Paul Sartre a confronto
Luca Aloi
Libro: Libro in brossura
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2014
pagine: 176
A partire dalla seconda metà degli anni '40 si riscontra nell'opera di Gabriel Marcel un significativo rinvio al pensiero di Jean-Paul Sartre, con il quale prende piede quella che Franco Riva ha definito una "costante frequentazione polemica", essendo l'atteggiamento di Marcel improntato viepiù all'aspra critica, alla reiterata denuncia di un'impresa filosofico-letteraria ritenuta socialmente dannosa e teoreticamente infondata. Ripercorrendo le tappe di questo trentennale confronto a distanza, si ricava dunque l'impressione che ad essere in causa siano due visioni del mondo e della condizione umana radicalmente differenti ed inconciliabili, come risulta ad esempio dallo scarto esistente tra la concezione sartriana della libertà come "nulla d'essere" dell'uomo e scelta incondizionata, e quella di Marcel come "ricettività creatrice". Tuttavia, se sul piano metafisico permane un divario incolmabile, è possibile registrare a livello fenomenologico ed esistenziale una convergenza in merito al tema dell'intersoggettività, che assume in entrambi gli autori una connotazione propriamente tragica. Un aspetto, quest'ultimo, che il presente volume tenta di approfondire, con particolare attenzione alla produzione teatrale dei due filosofi. Prefazione di Franco Riva.
Agostino e Pascal nel pensiero di Paul Ludwig Landsberg
Gianfranco Cavarero
Libro: Libro in brossura
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2013
pagine: 144
Paul Ludwig Landsberg: un filosofo che, per quanto poco conosciuto, rappresenta un punto importante nella storia della filosofia europea. È il punto in cui le ispirazioni più originarie e autentiche di Fenomenologia, Esistenzialismo e Personalismo si incontrano, ed escono incomparabilmente arricchite da questo incontrarsi ed interloquire tra loro, così come dall'essere calate nel vivo di una vicenda personale che attraversa il suo contesto storico nella più intensa partecipazione, fino alle estreme conseguenze; e soprattutto, escono arricchite dall'essere innestate in un sostrato più profondo e vivo, quello della filosofia cristiana, attinto e alimentato nel confronto continuo con quelli che sono considerati come due dei grandi maestri di questo pensiero, Agostino e Pascal.
Schelling «contra» Hegel. Il permanere di un'alternativa nella teologia contemporanea
Sergio Racca
Libro: Libro in brossura
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2013
pagine: 209
Le concezioni filosofiche di Hegel e Schelling non possono essere appiattite l'una sull'altra e confuse all'interno di un'unica visione del mondo ma, al contrario, devono essere concepite come risposte differenti rispetto alla domanda intorno al destino del divino: ma che cosa è rimasto, nel pensiero del XX secolo, dell'intensa contrapposizione tra questi due autori? Questo libro si presenta come un tentativo di osservare da vicino il problema, scovando tracce della sua presenza nella grande complessità della teologia protestante del secolo appena trascorso: lungo le pagine di questo lavoro, la teologia radicale, o teologia della morte di Dio, di William Hamilton, Thomas J.J. Altizer c Dorothec Sölle, riproposizione di un pensiero hegeliano volto a 'superare' il divino, ed il sistema di Paul Tillich, rielaborazione del punto di vista schellinghiano indirizzato invece ad affermare una rinnovata presenza del sacro nel reale, vengono dunque a presentarsi come eredi di un dibattito e di una alternativa mai sopiti entro gli sviluppi del pensiero occidentale.
Abitare la soglia. Percorsi di fenomenologia francese
Claudio Tarditi
Libro: Libro in brossura
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2013
pagine: 195
Questo libro narra di un luogo. Un luogo, tuttavia, dai confini incerti, mobili, sempre soggetti a essere ritracciati; un luogo di passaggio, talvolta oscuro e insidioso, che ci costringe a muoverci come ospiti, "con delicate attenzioni, per non disturbare." Questo luogo è la soglia. Nel tentativo di interrogare questa figura vertiginosa e di sondarne la fecondità per la riflessione filosofica attuale, questo testo s'impegna in un confronto serrato con le prospettive di E. Husserl, J.L. Marion e C. Romano, rimettendo a fuoco le tematiche fenomenologiche del tempo, dell'intersoggettività e dell'evento.
La duplicità dell'uomo. La dialettica antinomica in Kant e Pascal
Marco Brignone
Libro: Libro in brossura
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2012
pagine: 142
Kant e Pascal: due posizioni filosofiche "simmetriche ma irreducibili" scriveva nel 1964 Augusto Del Noce. Questo libro svolge un loro confronto alla luce della dialettica antinómica, ossia di una concezione dell'uomo come essere doppio. Tale tema, decisivo in entrambi i filosofi, non era stato sino a oggi preso in considerazione dalla letteratura critica come chiave interpretativa per accostarli, mentre invece è l'unico che ne consenta un confronto esauriente. Questa ricerca, svolta principalmente sulla base dei testi, si propone perciò di accostare i due filosofi, evidenziando differenze e continuità, attraverso la distinzione di due ambiti nell'uomo, trattata nei suoi aspetti teoretici, etici e religiosi.
Morte e immortalità. Studi su Ludwig Feuerbach
Antonino Amato
Libro: Libro in brossura
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2012
pagine: 140
La riflessione di Feuerbach sulla morte e sull'immortalità investe l'intero arco della sua vita. Lo scopo del saggio, proponendo angoli visuali diversi, è di far emergere la dimensione immanente, priva di destino escatologico, della sua concezione tanatologica. La conclusione a cui giunge Feuerbach è che la morte del singolo individuo rientra a pieno titolo nella cornice immanente della vita e della natura da cui l'uomo, in definitiva, non esce mai e in cui deve fare affidamento soltanto su se stesso. L'invito del filosofo è quindi rivolto, nel quadro di un nuovo umanesimo, a sfruttare pienamente la pienezza d'essere dell'uomo e le molteplici possibilità offerte dalla vita nel rapporto con gli altri. Cadute molte categorie metafisico-religiose, come consolatio per il post mortem dell'uomo si può pertanto ipotizzare una trascendenza non già verticale ma orizzontale', come la 'prosecuzione' nel e del genere umano, il perpetuarsi incessante della vita, il ricordo, la memoria collettiva.
Dostoevskij in Italia. Recenti interpretazioni
Francesca Volpe
Libro: Libro in brossura
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2011
pagine: 153
Fëdor Dostoevskij è un artista, un pensatore con il quale la critica non ha mai smesso di cimentarsi, che rappresenta un tema quanto mai aperto e controverso che ha dato vita a giudizi contrastanti di amore e odio, di ammirazione e timore. L'autrice, riattraversando sessant'anni di storia della filosofia italiana, riconnette il pensatore russo a correnti filosofiche, laiche e religiose che hanno segnato in profondità la cultura del nostro Paese. Le linee di pensiero alcune volte divergenti, spesso affini o per lo meno complementari, sono state sempre concordi nel fare della vasta opera dostoevskijana un banco di prova per la stessa filosofia che si interroga sull'uomo, sul mondo e su Dio.
Il suicidio e la filosofia. Riflessioni su «Of suicide» di Hume
Federico Fontaneto
Libro: Libro in brossura
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2010
pagine: 110
Il tema del suicidio è uno degli argomenti più controversi, problematici e dibattuti non solo in ambito filosofico: esso abbraccia l'intera cultura, ponendo in campo questioni quali le nostre vite, la morte e la libertà individuale. In questo volume, nato da una riflessione sull'intero pensiero di David Hume, viene analizzato, commentato e discusso un saggio del suddetto filosofo scozzese, dal titolo "Of Suicide"; si tratta di uno dei capisaldi sul tema del suicidio e di un testo dall'attualità sconcertante. Il presente libro ne presenta genesi, rapporti con altre opere e argomenti, tutti in difesa della legittimità di togliersi la vita e di una morale non fondata sulla religione. In campo etico spettano all'individuo le decisioni di qualsiasi tipo, comprese quelle ultime.