Aletti editore: I diamanti

Grembo Paterno è un viaggio poetico e filosofico attraverso le profondità dell’anima, dell’amore e della spiritualità. Con versi intensi e riflessioni profonde, Mirko Polato esplora il legame tra l’essere umano e il divino, la ricerca della verità e il senso della vita oltre la materia. In un intreccio di immagini evocative e pensieri illuminanti, il libro invita il lettore a riscoprire la bellezza nascosta nelle pieghe del quotidiano, a contemplare l’amore in tutte le sue sfumature e a lasciarsi guidare dalla luce interiore verso una consapevolezza più alta. Un’opera che è al tempo stesso una preghiera e una dichiarazione d’amore per la vita, un canto rivolto all’eternità che si cela negli sguardi, nei silenzi e nelle emozioni più autentiche.

"Un percorso pensato per riscoprire i propri sogni e liberarsi dalle pressioni quotidiane. Le poesie, che spaziano tra passato e presente, seguono l'ordine cronologico della loro scrittura e riscoperta. L'ultima nasce dai titoli dell'indice, a suggellare un viaggio creativo unico. I componimenti esplorano esperienze universali, invitando ogni lettore a identificarsi nei racconti, sia dal punto di vista di chi ferisce che di chi soffre. È un invito a riflettere sulla forza e sulla vulnerabilità, elementi preziosi per abbracciare la complessità dell'animo umano.

Una forma, emozioni in parole. La vita è una continua ricerca di senso degli eventi. In questa epoca difficile approdano alla luce questi versi, quando la comunicazione sembra essere sempre più ardua, misteriosamente complicata da interferenze estranee e involontarie. Il mio modo per condividere con voi in quel meraviglioso scambio silenzioso di emozioni che legano scrittore e lettore in un magico incontro che comunica su frequenze diverse da quelle verbali.

Approcciarsi a una nuova opera di Biancamaria Valeri è come rinnovare una emozione primigenia che sfida la clessidra che custodisce il nostro tempo terreno. Lo stile solido che distende parole sulla pagina bianca accentua la musicalità dei versi, donando alla metrica la possibilità di far emergere con maggiore forza le feritoie da cui sporge l’occhio dell’autrice. “Provvisorio” indaga la nostra finitudine, cercando di cogliere l’istante attraverso la scrittura, la Valeri si sottrae dal conteggio del nostro scorrere entrando in una dimensione “sospesa”, in cui non c’è passato e non si attende il futuro, ma possiamo incontrare l’arcobaleno sentimentale senza urgenze. L’uomo comune si considera immortale finché è in vita, il poeta invece si fa compagnia con questa sottile inquietudine, perché rammenta che il cerchio prima o poi incontrerà l’ultimo arco che lo chiuderà.

La raccolta nasce da una parola giapponese “komorebi” che sta ad indicare la luce che filtra tra gli alberi. Il titolo Riverberi traduce questo significato. Le poesie all'interno della raccolta vogliono essere proprio quella sensazione di raggi e pulviscolo che penetrano nel fitto della boscaglia disperdendo le ombre degli alberi. Le poesie di Riverberi sono rapide immagini, sorte di flash nella mente, piccoli punti luminosi che tentano di squarciare il cupo, l'oscuro della vita.

Episodi ricordi e frammenti di vita del protagonista di questo racconto si susseguono senza un nesso logico né temporale, in un avvicendarsi tra realtà vissuta e immaginazione. Perso e quasi travolto in questo misterioso labirinto esistenziale, faticosamente alla fine lui troverà l'unica possibile via d'uscita.

In questa terza raccolta si scandagliano gli elementi della quotidianità che viene colta dallo sguardo diretto dell'autore. L'autore sperimenta lo stile minimalista ma allo stesso tempo denso in significato ed espressività. L'uso della parentesi offre scorci interessanti e vertiginosi sulle liriche, che vengono così arricchite. Permane il tono immaginifico: il sogno è alla portata di tutti, basta saper aprire gli occhi nel momento opportuno.

"Uno sguardo più attento e riflessivo a cosa significa per ciascuno di noi essere uomo o donna, maschile e femminile, nella quotidianità e in tutti gli ambiti della vita: da quello fisico-esteriore, a quello emotivo-sentimentale e a quello spirituale, e cioè gli aggettivi, il valore, le qualità che già gli attribuiamo e tutte quelle facoltà che dobbiamo scoprire perché già presenti e coltivare consapevolmente, lasciando cadere ciò che non funziona più e che ci ha resi separati dalla vita che scorre in noi e fuori di noi.

Le mie poesie, o pensieri dall'anima come piace definirle a me, nascono spesso dall'osservazione della natura con la meraviglia negli occhi e poi, a volte, arriva da solo il collegamento con la vita quotidiana... oppure, al contrario, da un'esperienza di vita si può passare al mondo della natura perché Tutto è collegato. Ognuno può leggere questo libro secondo il suo sentire: andando in ordine, aprendo una pagina a caso, cercando la pagina con il numero del giorno o un numero a piacimento... parola d'ordine libertà, libertà assoluta! E in quello che leggerai potresti trovare un messaggio proprio per te.

Quando un amore finisce ogni cosa sembra perdere colore. Vivere un sentimento così intenso, vale però la posta in gioco e non importa se e quanto male abbia fatto. L’unica cosa che conta è aver amato, amato davvero. Si impara dagli errori commessi, da quel tremendo senso di vuoto che pervade ogni istante. Dal sonno interrotto, dalle lacrime versate, dall’emozione in una canzone che come d'incanto riporta quel sentimento sulla nostra pelle. Prendetevi cura del Vostro cuore ma non abbiate paura di amare, mai.

«Una metafora della vita». Si potrebbe definire, così, l'opera "L'ascensore per il cielo" di Italia Chianello, poiché le pagine sanno di amore e resilienza, dolore e momenti felici da conservare nei cassetti della memoria per farne ossigeno quando l'aria sembra mancare nelle difficoltà. Un romanzo che percorre il dualismo vita-morte ma rappresenta una testimonianza di come l'animo debba essere ascoltato per poter andare oltre le sfide quotidiane, la pena del distacco, e riprendere in mano le redini della propria vita.