Aracne: Le vie del diritto
La famiglia e il diritto alla discendenza. Aspetti giuridici e interpretativi in Roma antica
Luigi Sandirocco
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2020
pagine: 100
La famiglia romana ha un'identità molto precisa e consolidata ma un profilo originario ancora nebuloso e controverso. Le sue radici affondano nel mito più arcaico, in una pluralità di dimensioni. Probabilmente gli itinerari di indagine non sono ad excludendum, ma hanno invece diversi punti di contatto che consentono adesso di fornire una visione ulteriore del fenomeno e di quello che la famiglia ha costituito e rappresentato nella storia giuridica di Roma per il destino di uomini, donne e infanti.
Ricerche sulla storia degli schiavi pubblici ateniesi
Mariagrazia Rizzi
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2019
pagine: 192
Il volume presenta la traduzione italiana della monografia di Oswald Silverio, "Untersuchungen zur Geschichte der attischen Staatssklaven" (Monaco di Baviera, 1900), insieme alla riedizione dell'opera originale e a una nota di lettura tesa a mettere in luce il lavoro dell'autore nel panorama degli studi dedicati agli schiavi pubblici greci. Completano il libro l'indice delle fonti e la bibliografia, assenti nel testo originale, nonché un apparato bibliografico aggiornato su un tema che, negli ultimi anni, ha visto un crescente e rinnovato interesse da parte di molti studiosi di materie giuridiche e storiche.
Il mito del potere. Teodora e Giustiniano tra pubblico e privato
Luigi Sandirocco
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2019
pagine: 296
Il volume inquadra storicamente i riflessi giurdici del ruolo e dell'azione di Teodora (497-548): Augusta dell'Impero Romano d'Oriente. Non un profilo biografico, quanto piuttosto un'indagine interpretativa su un'imperatrice che la storia ci ha consegnato sempre a tinte forti ma indefinite: ora acriticamente esaltata, ora acremente vituperata (come in Procopio di Cesarea), quasi mai tramandata dalle fonti in un ritratto completo e aderente ai fatti. L'autore analizza e porta in primo piano la sua funzione di donna contigua a un potere esercitato o influenzato attraverso il coniuge, l'imperatore Giustiniano I il Grande (482-565). Alla basilissa sembrerebbe potersi attribuire un ruolo nella produzione normativa giustinianea, nonché nella politica interna e in quella estera. Proprio a lei potrebbero essere ricondotte alcune scelte legislative di Giustiniano in materia religiosa e sui diritti delle donne.
Problemi di giusriprudenza epiclassica. Il caso di Aurelio Arcadio Carisio
Maurilio Felici
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2018
pagine: 180
Aurelio Arcadio Carisio è, con Ermogeniano, il giurista più vicino ai compilatori giustinianei che si servirono delle sue opere in un modo altamente significativo, al punto di arrivare a trasmetterci l'esercizio della carica di magister libellorum, tramite un'inscriptio nel Digesto. La lettura dei libri singulares del giurista offre, quindi, la possibilità di valutare l'apporto personale del giurista dell'età epiclassica. De officio praefecti praetorio, de muneribus civilibus, de testibus costituirono, infatti, temi di studio del tutto originali nel panorama della giurisprudenza romana. Alcuni dati testuali e più di uno spunto interpretativo inducono a congetturare alcune tappe della carriera di Arcadio Carisio nell'alta amministrazione imperiale: e che ciò sia avvenuto durante il regno di Diocleziano, subito dopo l''epoca terribile' dei Soldatenkaiser.
I volti della fides e la tutela impuberum. Dal tutor suspectus al falsus tutor
Alessia Spina
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2018
pagine: 284
Il volume indaga il rapporto tra il valore romano della fides arcaica e la tutela degli impuberi, dalla primigenia relazione, alle ipotesi in cui il legame viene scisso da comportamenti fraudolenti posti in essere dal tutore. Laddove la fraus coinvolga il rapporto con il pupillo le fonti parlano di un crimen di età decemvirale, poi perseguito con un'accusatio suspecti tutoris; in età più recente, la condotta dolosa nei riguardi dei terzi - quella del falsus tutor - è al centro di molteplici previsioni edittali. Le letture giurisprudenziali di entrambe le fattispecie ne ampliano l'applicabilità sino a ricomprendere anche le ipotesi di colpa, in un processo di costruzione della figura del tutor che al requisito della fedeltà affianca quello della diligentia, criterio di valutazione di un ruolo che si avvia a divenire, in età severiana, un vero munus.
Effetti del passaggio del tempo nelle leggi imperiali e nella prassi da Costantino a Giustiniano. Evasione fiscale e possesso, inerzia dei creditori
Paola Bianchi
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2018
pagine: 280
I problemi fiscali della tarda antichità hanno visto il dispiegarsi di differenti modalità di intervento imperiale, fra cui occupano un ruolo centrale le misure assunte per garantire l'identificazione certa del responsabile fiscale in relazione ai tributi gravanti sui terreni. Tra i provvedimenti volti a rendere stabile il possesso di fatto suscita particolare interesse la legge attribuita a Costantino, che ritiene il possesso di beni per un tempo di almeno quaranta anni requisito sufficiente per il riconoscimento della titolarità delle terre e, al contempo, dato certo per l'imputazione fiscale pubblica, pur in assenza di un titolo legittimante. Il volume, dopo aver esaminato una testimonianza dell'applicazione pratica di questa normativa, analizza l'uso del medesimo termine quarantennale nel contesto dei diritti relativi allo status personale, e la successiva estensione alle azioni derivanti da rapporti obbligatori.
Dissipata et diffusa
Antonio Mantello
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2018
pagine: 132
L'opera è composta da quattro studi che ripercorrono alcune tematiche care all'autore: da argomenti "di" diritto romano ad altri "sul" diritto romano. Il volume spazia dunque dalla transactio come modo di estinzione dell'obbligazione, e dalle forme della sua tutela processuale, a una riflessione sullo scopo, sull'utilità attuale e sulle caratteristiche più adeguate dell'insegnamento della storia del diritto nei dipartimenti giuridici, in polemica con alcune tendenze scientifiche che studiano il diritto romano con ottica attualizzante, a un'analisi del percorso scientifico di alcuni Maestri non più fra noi, come Generoso Melillo e Gennaro Franciosi, o ancora attivi, come Francesco Guizzi. Il volume si chiude con due testi, in cui l'autore ribadisce le sue convinzioni contrarie allo studio del diritto romano svincolato dalla conoscenza dei presupposti culturali, filosofici e sociali nei quali i giuristi romani si trovarono a lavorare.
Le prove giudiziarie nel mondo antico. Tra retorica e diritto
Annalisa Triggiano
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2017
pagine: 176
Il volume si propone di sceverare le teorie retoriche sulle prove giudiziarie nell'esperienza giuridica romana di età repubblicana, tracciandone le basi ricostruttive teoriche, contenute nelle prime elaborazioni risalenti all'età greca, per poi tentare di offrire un quadro basato, prevalentemente, sulle opere ciceroniane. Nella trattazione sono analizzate, nel dettaglio, le prove "retoriche" e le strategie per il loro utilizzo proficuo nei processi criminali, escogitate sulla scorta delle riflessioni di Aristotele, così come sono riprese nelle opere retoriche di Cicerone. Nel capitolo finale si è invece analizzata l'opera istituzionale di retorica quintilianea, la quale non risulta aver apportato un sostanziale e rilevante contributo di originalità rispetto ai maestri greci. La modernità dei principi e delle strategie retoriche suggerite in ambito processuale dagli antichi, soprattutto in relazione alla valorizzazione retorica degli "strumenti di persuasione", sorprende e ancora oggi è in grado di suscitare ammirazione in quanti, per professione o per mera curiosità culturale, intendano occuparsi di processi criminali nel mondo antico.
Matrimoni romani tra diritto e realtà. Monogamia, esogamia, etnogamia
Luigi Sandirocco
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2016
pagine: 176
L’attenzione è incentrata sui princìpi che avrebbero retto le giuste nozze in Roma: monogamia, esogamia e consenso. In nessuna epoca dell’esperienza giuridica romana a un uomo sarebbe stato consentito di avere due o più mogli legittime. Testimonianze del passato lascerebbero presumere che non mancarono, nel corso dei tredici secoli di storia romana, eccezioni che derogavano ai criteri ritenuti generali e condivisi nell'evoluzione storico–sociale. In virtù del principio esogamico, inoltre, il matrimonio era permesso solo tra coloro che appartenevano a distinti gruppi, sia familiari sia gentilizi. Anche in questo caso non sono mancate anomalie rispetto alla condivisione di valori comuni. Reiteratamente, infatti, gli imperatori sono intervenuti a ridisegnare le conseguenze e la loro punibilità. Il consenso, manifestazione dell'affectio maritalis, infine, era elemento essenziale che distinse le giuste nozze dalle unioni di fatto. Tutte le volte che esistevano impediment i soggettivi al vincolo le coppie finivano, però, con l’aggirare l’ostacolo preclusivo ricorrendo a stabili convivenze: concubinato e contubernio.
Legislazione di mercato ad Atene attraverso la documentazione epigrafica. Dalla fine dell’età ellenistica all'epoca imperiale
Mariagrazia Rizzi
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2016
pagine: 184
Il lavoro esamina, per la prima volta congiuntamente, tre fra le più significative iscrizioni ateniesi di carattere economico–giuridico riferibili al periodo compreso tra la tarda età ellenistica e l’epoca della dominazione romana. Si tratta dell’iscrizione agoranomica del Pireo (SEG XLVII 196) contenente una lista di prezzi massimi di vendita di alcuni prodotti di macelleria, dell'epistula di Adriano de re piscatoria (IG II2 1103), volta alla regolamentazione della quantità di pesce e del suo prezzo nei mercati di Atene, Pireo ed Eleusi, e della legge di Adriano de re olearia (IG II2 1100), teso a garantire una certa quantità di olio nei mercati ateniesi a prezzi contenuti, limitando contestualmente le esportazioni del prodotto. Attraverso un confronto fra i tre documenti, sono messe in luce le interazioni tra mercato, istituzioni e legislazione ad Atene nell'epoca di riferimento.
Il giurista e l'eretico. Critica delle fonti e irenismo religioso nella prima età moderna
Mario Fiorentini
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2016
pagine: 644
Vergini vestali. Onori, oneri, privilegi. Riflessioni sul ius testamenti faciundi
Luigi Sandirocco
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2016
pagine: 108
Le sacerdotesse dedicate al culto di Vesta sono espressione di una specialità che le pone al di fuori e oltre le regole che disciplinano ruoli, competenze e diritti della società romana. Il libro analizza le peculiarità che fanno della vestale una figura sui generis non legata a una particolare epoca storica ma intimamente connessa all'idem sentire. Le religiose sono cosa diversa rispetto alle donne del tempo. La religione si pone su un altro piano rispetto alla società ed è essa che tenta di influenzarla, non viceversa. La vestale persiste nell'essere in un microcosmo distinto dall'universo femminile, ma non prescinde totalmente da esso. Colei che è votata al culto coltiva alcune delle virtù proprie della matrona: la prima si dedica alla divinità come la seconda si dedica alla famiglia e al marito, ambedue sono tenute a una condotta morale specchiata, ma tra di esse il confine tra spirituale e materiale non è facilmente permeabile. Le vestali incarnano una spiritualità che è inscindibile dall'identità romana ma, appunto per questo, ciò che è loro proprio non può e non deve essere isolato dal contesto generale.

