Armando Dadò Editore: Letteratura e poesia
Voci e accordi. Cento autori svizzeri dell'Ottocento e del Novecento
Domenico Bonini, Rudolf Schürch
Libro: Libro rilegato
editore: Armando Dadò Editore
anno edizione: 2020
pagine: 562
Isolamento e immobilismo sono stereotipi che - a torto o a ragione accompagnano spesso il concetto di "identità elvetica". Eppure, chi si trovasse a indugiare tra le quattro letterature nazionali, avrebbe modo di sincerarsi dell'indole inquieta e talvolta dissacratoria degli scrittori svizzeri - siano essi poeti, narratori o drammaturghi - e della loro connaturala tendenza a sperimentare nuove forme espressive. Ne è testimone questa antologia, che accoglie testi di cento autori vissuti nel XIX e nel XX secolo: 37 di lingua tedesca, 26 di lingua francese, 23 di lingua italiana, 14 di area retoromancia
Anime di lago
Fabio De Carli
Libro: Libro in brossura
editore: Armando Dadò Editore
anno edizione: 2019
pagine: 116
Nomi Cose Città Fiori
Maria Rosaria Valentini
Libro: Libro in brossura
editore: Armando Dadò Editore
anno edizione: 2016
pagine: 164
Il libro non vuole essere un'autobiografia ma un sesseguirsi di ricordi. L'intento di Maria Rosaria Valentini non è quello di narrare di sé ma di fermare dei ricordi.
Cento anni di poesia nella Svizzera italiana
Giovanni Bonalumi, Renato Martinoni, Pier Vincenzo Mengaldo
Libro: Libro rilegato
editore: Armando Dadò Editore
anno edizione: 2016
pagine: 424
Poesie
Alberto Jelmini
Libro: Libro in brossura
editore: Armando Dadò Editore
anno edizione: 2016
pagine: 108
Poesie
Giuseppe Cattori
Libro: Libro in brossura
editore: Armando Dadò Editore
anno edizione: 2016
pagine: 64
Altri mondi
Gerry Mottis
Libro: Libro in brossura
editore: Armando Dadò Editore
anno edizione: 2016
pagine: 88
Articolato in sei sezioni tematiche, “Altri mondi” scandaglia i fondali di un’esistenza ora contemplativa, ora corrosa da emozioni intense, in un ipotetico viaggio che parte dalle montagne di un mondo conosciuto – la valle Mesolcina e la Svizzera italiana – per sconfinare in esperienze umane e universali quali la solitudine, lo spaesamento, l’ingiustizia, l’amore, la vita e la morte, il sogno e la speranza. In questo peregrinare, Mottis – alla sua terza prova poetica – è sempre attento alle cose minute (le crepe nei muri, una canoa in mare, un portacenere ricolmo, un fiocco di neve, un aquilone al vento), ai personaggi minimi (un professore, un anziano, uno spazzino, un soldato, un’amante in attesa), alle visioni oniriche (un sogno, un arcobaleno, l’infinito) e metafisiche (che tendono alle verità superiori). Con “Altri mondi” l’autore si immerge dunque in quel vivere tra Terra e Cielo, realtà e fantasia, amore e disperazione, servendosi di forme libere ma metricamente calibrate.