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artem: Storia e civiltà

Palazzo Sessa. Goethe-Institut a Napoli

Palazzo Sessa. Goethe-Institut a Napoli

Libro: Copertina morbida

editore: artem

anno edizione: 2014

pagine: 128

8,00

Il racconto del cielo. Capolavori dei Girolamini a Lecce. Catalogo della mostra (Lecce, 27 dicembre 2013-21 marzo 2014)

Il racconto del cielo. Capolavori dei Girolamini a Lecce. Catalogo della mostra (Lecce, 27 dicembre 2013-21 marzo 2014)

Libro: Copertina morbida

editore: artem

anno edizione: 2014

pagine: 95

Da Napoli a Lecce, nel cuore pulsante del barocco, Battistello Caracciolo, Jusepe de Ribera, Guido Reni, Andrea Vaccaro, Luca Giordano, Francesco De Mura...: opere cruciali della civiltà artistica meridionale del Seicento e del Settecento, testimonianze di respiro europeo del collezionismo meridionale.
12,00

Gallerie d'Italia. Palazzo Zevallos Stigliano. Guida. Ediz. inglese

Gallerie d'Italia. Palazzo Zevallos Stigliano. Guida. Ediz. inglese

Libro: Copertina morbida

editore: artem

anno edizione: 2014

pagine: 80

Nelle sale rinnovate delle gallerie napoletane, un consistente numero di opere d'arte, per la gran parte provenienti dalle raccolte storiche del Banco di Napoli e della Banca Commerciale Italiana, dà vita a un esemplificativo percorso cronologico delle arti figurative che dal Seicento si spinge fino all'inizio del Novecento, in un campionario suggestivo delle diverse stagioni del gusto. Il palazzo recupera così una funzione che a lungo ebbe nel passato, quale scrigno di una preziosa, rinomata collezione d'arte. Di essa scrisse nel 1692 il canonico Carlo Celano, con parole che sembrano tornare attuali: "una galleria de' quadri delle belle che sono in Napoli, e veramente vi si vedeano bellissime dipinture, et in quantità, de' famosi maestri così antichi come moderni".
9,00

Agropoli. Guida breve

Agropoli. Guida breve

Libro: Copertina morbida

editore: artem

anno edizione: 2014

pagine: 48

La storia urbanistica di Agropoli affonda le radici nell'età del bronzo, quando la rocca e punta San Marco erano sedi di due piccoli villaggi, ma solo nel 592 d.C. La città comincia ad essere registrata nelle fonti documentarie, quando viene citata da papa Gregorio Magno in una nota ad uno dei vescovi dell'entroterra. La costa, ricca di insenature e di approdi naturali, era in realtà celebre da tempo quale buen retiro di molti patrizi romani, protagonisti e fruitori fortunati di ville di delizie altrettanto sontuose delle dimore distribuite su tutto il territorio campano. Popolato nuovamente in epoca medievale, il promontorio viene, opportunamente fortificato, sarà uno scalo cruciale per la flotta bizantina durante la guerra greco-gotica. La città mantiene ancora oggi l'aspetto di roccaforte imponente, con il castello monumentale, dal 2009 parte del patrimonio pubblico, che condensa e rilancia la centralità di Agropoli nel territorio incontaminato del parco del Cilento.
3,00

Agropoli. Kurzführer

Agropoli. Kurzführer

Libro: Copertina morbida

editore: artem

anno edizione: 2014

pagine: 48

La storia urbanistica di Agropoli affonda le radici nell'età del bronzo, quando la rocca e punta San Marco erano sedi di due piccoli villaggi, ma solo nel 592 d.C. La città comincia ad essere registrata nelle fonti documentarie, quando viene citata da papa Gregorio Magno in una nota ad uno dei vescovi dell'entroterra. La costa, ricca di insenature e di approdi naturali, era in realtà celebre da tempo quale buen retiro di molti patrizi romani, protagonisti e fruitori fortunati di ville di delizie altrettanto sontuose delle dimore distribuite su tutto il territorio campano. Popolato nuovamente in epoca medievale, il promontorio viene, opportunamente fortificato, sarà uno scalo cruciale per la flotta bizantina durante la guerra greco-gotica. La città mantiene ancora oggi l'aspetto di roccaforte imponente, con il castello monumentale, dal 2009 parte del patrimonio pubblico, che condensa e rilancia la centralità di Agropoli nel territorio incontaminato del parco del Cilento.
3,00

The royal palace in Naples. Brief guide

The royal palace in Naples. Brief guide

Libro: Copertina morbida

editore: artem

anno edizione: 2014

pagine: 176

7,00

The National Railway Museum of Pietrarsa

The National Railway Museum of Pietrarsa

Libro: Copertina morbida

editore: artem

anno edizione: 2014

pagine: 32

Realtà espositiva unica in Italia, per la ricchezza dei materiali conservati e per il fascino della sua ubicazione, il Museo Ferroviario di Pietrarsa è allestito in un complesso di archeologia industriale di grande rilevanza, un tempo sede del reale opificio meccanico e pirotecnico, fondato nel 1840 da Ferdinando II di Borbone: esso fu adibito alla produzione di materiali ferroviari in seguito alla costruzione della prima ferrovia italiana, nel 1839, sulla tratta Napoli-Portici. La visita al museo, inaugurato il 7 ottobre 1989, è un suggestivo viaggio nel tempo tra locomotive, treni, attrezzature da lavoro, cimeli storici, modelli e plastici ferroviari, percorrendo i padiglioni monumentali dell'opificio, in cui quei materiali venivano realizzati e riparati. All'esterno del complesso museale la statua di Ferdinando II, realizzata dallo scultore napoletano Pasquale Ricca e fusa in ghisa nello stesso opificio, e i giardini che si affacciano sullo spettacolo straordinario del panorama sul golfo.
5,00

Il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa

Il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa

Libro: Copertina morbida

editore: artem

anno edizione: 2014

pagine: 32

Realtà espositiva unica per l'Italia, per la ricchezza espositiva dei materiali conservati e per il fascino della sua ubicazione, il museo nazionale di Pietrarsa è allestito in un complesso di archeologia industriale di grande rilevanza, un tempo sede del reale opificio meccanico e pirotecnico, fondato nel 1840 da Ferdinando II di Borbone: esso fu adibito alla produzione di materiali ferroviari in seguito alla costruzione della prima ferrovia italiana, nel 1839, sulla tratta Napoli-Portici. La visita al museo, inaugurato il 7 ottobre 1989, è un suggestivo viaggio nel tempo tra locomotive, treni, attrezzature da lavoro, cimeli storici, modelli e plastici ferroviari, percorrendo i padiglioni monumentali dell'opificio, in cui quei materiali venicano realizzati e riparati. All'esterno del complesso museale la statua di Ferdinando II, realizzata dallo scultore napoletano Pasquale Ricca e fusa in ghisa nello stesso opificio, e i giardini che si affacciano sullo spettacolo straordinario del panorama sul golfo.
5,00

Ottocento in avvocatura dello Stato. Una mostra permanente

Ottocento in avvocatura dello Stato. Una mostra permanente

Libro: Copertina morbida

editore: artem

anno edizione: 2013

pagine: 96

Il museo di Capodimonte ha concesso in affidamento all'avvocatura distrettuale di stato sessanta tra pitture e incisioni, rappresentative del fare arte a Napoli nel XIX secolo. Tra queste, opere di Gioacchino Giusti, Vincenzo Marinelli, Gonsalvo Carelli, Salvatore Fergola, Francesco Sorrentino, Giuseppe Mancinelli, Alfonso Simonetti, Achille Carrillo. Non mancano autori di epoche precedenti, come Antiveduto Gramatica, vissuto a cavallo tra cinque e seicento. Una mostra permanente, occasione di far conoscere al pubblico la ricchezza di un patrimonio artistico, dove tutti i pezzi - anche le cornici dei quadri - sono stati sottoposti a interventi di restauro accurati.
12,00

Ottocento a Capodimonte

Ottocento a Capodimonte

Libro: Copertina morbida

editore: artem

anno edizione: 2013

pagine: 264

Al piano ammezzato dell'ala meridionale del Palazzo di Capodimonte è allestita la nuova Galleria dell'Ottocento, frutto di un intervento recente di recupero, attento ai criteri museografici moderni e alla fruibilità delle opere esposte. In un allestimento evocativo degli interni delle dimore aristocratiche del tempo si ammirano dipinti di scuola napoletana e italiana dai primi decenni del XIX agli inizi del XX secolo e arredi di produzione partenopea realizzati, negli stessi anni, proprio per la Reggia di Capodimonte, e oggi restaurati e ricomposti con attenzione filologica.
50,00

Il racconto del cielo. Capolavori dei Girolamini a Lecce

Il racconto del cielo. Capolavori dei Girolamini a Lecce

Libro: Copertina morbida

editore: artem

anno edizione: 2013

pagine: 96

12,00

La collezione Orilia al museo di San Martino

La collezione Orilia al museo di San Martino

Libro: Copertina morbida

editore: artem

anno edizione: 2013

pagine: 32

Amante della caccia e conteso dai salotti napoletani, negli anni tra le due guerre mondiali, per la sua raffinatezza e il buon gusto, Marcello Orilia discendeva da un'antica e nobile casata di Cava dei Tirreni. Nella sua lussuosa dimora partenopea, in Palazzo Arlotta, con la moglie Maria Teresa de Vito Piscicelli diede vita a un piccolo museo, frequentato da collezionisti e amici e caratterizzato da un gusto collezionistico di stampo moderno. La raccolta comprendeva - oltre che maioliche e porcellane di manifatture europee e italiane prestigiose - ventagli, bastoni alla moda, nonché importanti rivestimenti parietali lignei, provenienti da complessi conventuali napoletani.
5,00

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